NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2009 - 2012

TROMPETTE de CHAVEAU - LEGERS
LANCIERS POLONAIS DE LA GARDE.
Tenue de route, ESPAGNE 1808 - 1814.

Soggetto, scala 54mm (Ottobre 2003).

Modellismo

Pittura e grafica

Cinefoto

Genova per Noi

 

Altri soggetti correlati:

 


 

 

Bibliofrafia
Hemir Bukhari/Angus Mc Bride "Napoleon's Guard Cavalry" , OSPREY 1993.

Cambia la tattica nella guerra napoleonica
La Guerra Peninsulare Iberica (Peninsular War) é stata già più volte oggetto di miei lavori. Nell'ottobre del 2003 decisi di dare seguito alla conversione di un pezzo METAL MODELES, allora, appena uscito sul mercato.
Le cronache francesi di quegli anni raccontano di una guerra inusuale per le truppe francesi e quelle dei suoi alleati.
Enormi distanze da percorrere lungo tutta la SPAGNA di allora (strade in pessime condizioni e diversi rilievi montuosi irti e privi di ripari naturali), condizioni climatiche spesso avverse, scarse scorte alimentari e per completare il quadro drammatico i continui attacchi dei guerriglieri locali.
Percorrere quelle distanze, in quelle condizioni, logorava uomini e uniformi. Quelli della Guardia certo erano soldati validi ma le loro uniformi non erano esenti dal patire quella situazione estrema. Gli uomini preferivano quindi utilizzare indumenti meno fragili, cinturoni e bandoliere in cuoio scuro di produzione locale. Il volume OSPREY di riferimento riporta appunto una tavola illustrata, di Van HUEN, che mostra una tipica tenuta di marcia di un trombettiere e un cavalleggero dei lancieri polacchi.

Modifica del figurino
Le modifiche apportate riguardano la sostituzione della testa, il braccio destro e l'aggiunta di tromba e moschetto.
Il resto del figurino l'ho modificato con l'uso di stucco e lime varie. Le modifiche di tanti dettagli permettono, a mio parere, di ottenere un figurino originale senza dover avere capacità scultoree da MASTER SCULPTOR & PAINTER. In questo soggetto la giubba dell'uniforme ("kurtka") é stata modificata per ottenerne una di servizio; era meno ricca di dettagli e con l'apertura sul lato destro per poter essere indossata; l'interno in color cremisi era visibile solo in piccola parte dando l'effetto di una filettatura aggiunta. I pantaloni erano in stoffa grezza con rinforzi interni in cuoio, le bande laterali in stoffa blu le ho dipinte per dare l'idea di come dovevano essere i pantaloni da marcia originali. In aggiunta alla tromba, ho realizzato anche una coperta-mantello portata a tracolla.
Tempo addietro, nel mostrare il figurino a dei collezionisti, mi é stata mossa la critica circa la scelta - ardita - di far indossare un cappello bicorno al posto della classica "czapska" coperta da tela cerata nera (simile ad uno shakò la cui sommità era quadrata); da parte mia ho ritenuto più credibile che le condizioni di marcia non consentissero l'impiego di copricapi così delicati a differenza di un bicorno che poteva essere ripiegato e persino riposto nelle bisacce da sella.
Le cordelline da trombettiere non venivano portate  nelle lunghe marce mentre lo erano, in genere, indossate sulla spalla sinistra con l'uniforme da parata o da combattimento; questo dettaglio é risultato dalla visione di diverse tavole illustrate.
Era uso mantenere per il colletto, tra i trombettieri, il gallone argentato su sfondo cremisi.

La colorazione
I colori acrilici li ho scelti poco luminosi e con caratteristica di essere i più opachi possibili. Non é facile ottenere ciò con gli acrilici standard a meno che non si utilizzino aumentando la loro pigmentazione base. Questa può essere incrementata anche utilizzando del medium trasparente apposito o del volumetrico per restauri (quantità molto piccole ovviamente).
Alla fine del lavoro pittorico ho utilizzato pigmenti color terra per dare il senso di molto polveroso agli stivali e ai pantaloni ma anche lievemente agli indumenti e al bicorno, ovviamente in quantità infinitesime visto che i pigmenti macchiano; quelli puri macchiano facilmente e in modo indelebile per cui consiglio sempre la massima parsimonia e di non tentare di correggerli con pennelli inumiditi, specie per asportarne eventuali eccessi.

A olio ho solo dipinto e ombreggiato il viso e alcune parti in metallo come la sciabola e il moschetto.
Per il viso, gl'occhi li ho dipinti ispirandomi a quelli del noto attore italiano Franco NERO. In quei giorni avevo rivisto il film "IL CITTADINO SI RIBELLA" girato a Genova, guarda caso.
Il figurino é stato anche oggetto di un esperimento che però non ha poi sortito i risultati sperati circa la colorazione della corda per la tromba. Volevo dare la doppia colorazione sovrapponendo un filo (rame) dipinto cremisi attorcigliato ad un filo bianco (questo di cotone). Purtroppo le spire non hanno la stessa equa distanza e in alcuni punti i due diametri generano un effetto di fuori scala rispetto al resto del soggetto. Sarebbe fattibile questa tecnica utilizzando un filo bianco di diametro minore ma conseguentemente diverrebbe più complessa la posa di quello color cremisi.

Galleria napoleonica

Documentazione napoleonica

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