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Bibliofrafia
Hemir Bukhari/Angus Mc Bride "Napoleon's Guard Cavalry" ,
OSPREY 1993.
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Cambia la tattica nella guerra
napoleonica
La Guerra Peninsulare Iberica (Peninsular War) é stata già
più volte oggetto di miei lavori. Nell'ottobre del 2003 decisi di
dare seguito alla conversione di un pezzo METAL MODELES, allora,
appena uscito sul mercato.
Le cronache francesi di quegli anni raccontano di una guerra
inusuale per le truppe francesi e quelle dei suoi alleati.
Enormi
distanze da percorrere lungo tutta la SPAGNA di allora (strade in
pessime condizioni e diversi rilievi montuosi irti e privi di ripari
naturali), condizioni climatiche spesso avverse, scarse scorte
alimentari e per completare il quadro drammatico i continui attacchi
dei guerriglieri locali.
Percorrere quelle distanze, in quelle condizioni, logorava uomini e
uniformi. Quelli della Guardia certo erano soldati validi ma le loro
uniformi non erano esenti dal patire quella situazione estrema. Gli uomini preferivano
quindi utilizzare indumenti meno fragili, cinturoni e bandoliere in
cuoio scuro di produzione locale. Il volume OSPREY di riferimento
riporta appunto una tavola illustrata, di Van HUEN, che mostra una
tipica tenuta di marcia di un trombettiere e un cavalleggero dei
lancieri polacchi.
Modifica del figurino
Le modifiche apportate riguardano la sostituzione della
testa, il braccio destro e l'aggiunta di tromba e moschetto.
Il resto del figurino l'ho modificato con l'uso di stucco e lime
varie. Le modifiche di tanti dettagli permettono, a mio parere, di
ottenere un figurino originale senza dover avere capacità scultoree
da MASTER SCULPTOR & PAINTER. In questo soggetto la giubba dell'uniforme ("kurtka") é
stata modificata per ottenerne una di servizio; era meno ricca di
dettagli e con l'apertura sul lato destro per poter essere
indossata; l'interno in color cremisi era visibile solo in piccola
parte dando l'effetto di una filettatura aggiunta. I pantaloni erano in stoffa grezza con rinforzi interni
in cuoio, le bande laterali in stoffa blu le ho dipinte per dare
l'idea di come dovevano essere i pantaloni da marcia originali. In
aggiunta alla tromba, ho realizzato anche una coperta-mantello
portata a tracolla.
Tempo addietro, nel mostrare il figurino a dei collezionisti, mi é
stata mossa la critica circa la scelta - ardita - di far indossare
un cappello bicorno al posto della classica "czapska" coperta da
tela cerata nera (simile ad uno shakò la cui sommità era quadrata);
da parte mia ho ritenuto più credibile che le condizioni di marcia
non consentissero l'impiego di copricapi così delicati a differenza
di un bicorno che poteva essere ripiegato e persino riposto nelle
bisacce da sella.
Le cordelline da trombettiere non venivano portate nelle
lunghe marce mentre lo erano, in genere, indossate sulla spalla sinistra con
l'uniforme da parata o da combattimento; questo dettaglio é
risultato dalla visione di diverse tavole illustrate.
Era uso mantenere per il colletto, tra i trombettieri, il gallone
argentato su sfondo cremisi.
La colorazione
I colori acrilici li ho scelti poco luminosi e con
caratteristica di essere i più opachi possibili. Non é facile ottenere ciò con gli
acrilici standard a meno che non si utilizzino aumentando la loro
pigmentazione base. Questa può essere incrementata anche utilizzando del
medium trasparente apposito o del volumetrico per restauri (quantità
molto piccole ovviamente).
Alla
fine del lavoro pittorico ho utilizzato pigmenti color terra per
dare il senso di molto polveroso agli stivali e ai pantaloni ma anche
lievemente agli
indumenti e al bicorno, ovviamente in quantità infinitesime visto che
i pigmenti macchiano; quelli puri macchiano facilmente e in modo indelebile per cui consiglio sempre la
massima parsimonia e di non tentare di correggerli con pennelli
inumiditi, specie per asportarne eventuali eccessi.
A olio ho solo dipinto e ombreggiato il viso e alcune
parti in metallo come la sciabola e il moschetto.
Per il viso, gl'occhi li ho dipinti ispirandomi a quelli del noto
attore italiano Franco NERO. In quei giorni avevo rivisto il film
"IL CITTADINO SI RIBELLA" girato a Genova, guarda caso.
Il figurino é stato anche oggetto di un esperimento che però non ha
poi sortito i risultati sperati circa la colorazione della corda per
la tromba. Volevo dare la doppia colorazione sovrapponendo un filo
(rame) dipinto cremisi attorcigliato ad un filo bianco (questo di
cotone). Purtroppo le spire non hanno la stessa equa distanza e in
alcuni punti i due diametri generano un effetto di fuori scala
rispetto al resto del soggetto. Sarebbe fattibile questa tecnica
utilizzando un filo bianco di diametro minore ma conseguentemente
diverrebbe più complessa la posa di quello color cremisi.
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