NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2010

12.SS Hitler Jugen - Untersturmfuhrer unter SS Obersturmbannfuhrer Joachim Peiper Bastogne, Belgien - Dezember, 1944
Studio uniformologico, figurino 50 mm (Prodotto da VERLINDEN PRODUCTION)

Modellismo

Pittura e grafica

Cinefoto

Genova per Noi

Galleria 2° Conflitto mondiale

Documentazione 2°conflitto mondiale

La battaglia delle Ardenne
Come promesso ritorno sull'argomento riproponendo un figurino realizzato nel 2002.
Rappresenta un ufficiale carrista tedesco in quel terribile dicembre del 1944 nelle Ardenne, dove le forze tedesche tentarono di opporre una stregua risposta al dilagare delle forze americane nel nord dell'Europa. Nella disperata controffensiva tedesca venne in aiuto un tempo inclemente con vento e neve ma soprattutto un gelo siberiano. Ciò impedì, fino ai primi di gennaio, l'avanzata americana e permise alle forze corazzate tedesche di poter attestare le divisioni pesanti sul confine con la Germania.

Nel piano della controffensiva tedesca vennero impiegate:

- la 6ª Armata Corazzata delle SS di Sepp Dietrich (1ª Divisione Panzer SS "Leibstandarte Adolf Hitler", 2ª Divisione Panzer SS "Das Reich", 9ª Divisione Panzer SS "Hohenstaufen", 12ª Divisione Panzer SS "Hitlerjugend"). Il 16 dicembre, inizio dell'offensiva, l'impraticabilità delle strade e gli ingorghi causati dai mezzi in panne e senza carburante bloccarono molte unità della 6ª Armata e solo un distaccamento corazzato della "Leibstandarte" guidato dal tenente colonnello (Obersturmbannführer) Joachim Peiper riuscì a spingersi in profondità per rimanere però, dopo alcuni giorni, tagliato fuori dai rifornimenti e costretto a ripiegare dopo aver abbandonato molti tank e veicoli per mancanza di benzina (da qui l'idea per la scenetta).

- La 5ª Armata Corazzata della Wehrmacht comandata da Hasso von Manteuffel, venne impiegata congiuntamente alla 6ª Armata Corazzata delle SS con il compito "anche" di dare copertura e supporto all'attacco delle unità SS a nord. Le unità della 5ª Armata tedesca sbaragliarono due divisioni di fanteria statunitensi, la 28ª e la 106ª Divisione di fanteria, catturando migliaia di prigionieri e puntando verso ovest. Le operazioni condotte da Manteuffel si rivelarono molto efficaci, tenuto conto che i suoi uomini erano privi di equipaggiamenti e mezzi idonei.

L'estrema risposta americana (stavolta avevano effettivamente sottovalutato questa controffensiva tedesca, anche se in parte prevista dal loro stesso intelligence) puntò sulla tenacia ed il coraggio di alcuni reparti che di risposta, con il loro combattimenti incessanti, rallentarono le colonne tedesche. Proprio Bastogne viene ricordata per la terribile sacca in cui i soldati americani si trovarono a dicembre e che riuscirono ad evitare a costo di vite e di mezzi corazzati (fu proprio il comandante della 101ª Div. Aviotrasportata a pronunciare l'esclamazione "NUTS!" in risposta alla richiesta di resa tedesca). Utile infine ricordare l'azione di soccorso svolta dal Generale Patton (Comandante 3ª Armata Americana) il quale riuscì a rompere l'accerchiamento tedesco il 26 dicembre con due corpi d'armata che in 4 giorni percorsero una considerevole distanza da sud a nord ovest.

La scenetta
La scena rappresenta un ufficiale carrista che scruta l'orizzonte nella speranza che continui il brutto tempo. Al suo fianco un fusto di carburante ormai vuoto a cui è stato attaccato un tubo di gomma per poter prelevare anche l'ultima quantità.
Il soggetto è di serie (VERLINDEN) a cui è stata solo sostituita la testa (WARRIORS). Accessori vari di produzione ITALERI. La caratteristica di maggiore attrazione è data dalla combinazione dell'ambientazione con l'uniforme mista (giacca di ordinanza nera con mimetici invernali a mimetica multi punti).
Ci sono anche piccoli dettagli che rendono ricco il risultato finale: un ferro di cavallo sul cancelletto di un ingresso, la campana di una abitazione e relativo numero di civico, un manifesto di propaganda per l'arruolamento nelle SS del Belgio.

Le uniformi
Qui la scelta si é sviluppata su un'uniforme combinata tra una giacca classica da carrista e dei pantaloni imbottiti con mimetica a multi punti.

L'equipaggiamento e le armi
Solo una Luger con relativa fondina.

Il figurino base
Non ci sono particolari dettagli nella parte del montaggio. Il pezzo é strettamente di serie, tolta la testa e l'aggiunta dei guanti. Questi li ho ottenuti da due mani a cui ho ridotto la rotondità delle dita per farle sembrare come di stoffa schiacciata (utile ispirazione un paio di guanti veri).

Realizzare e dipingere l'ambientazione
Nel quadro della scenetta é stato importante dare poca rilevanza agli oggetti di modo che il soggetto "emergesse". Per ottenere ciò, occorre dipingere a scena con colori opachi e spenti. Ho preferito l'uso del marrone con lavaggi di nero e un leggerissimo dry-brush tramite del verde scuro  Per la neve, ho utilizzato della pasta volumetrica  a cui ho passato sopra delle micro balloons (non mi hanno soddisfatto a pieno dato che tendono ad un effetto opaco, corretto poi con del trasparente lucido di tipo smalto). Il color ruggine deve essere di base per tutte le parti metalliche. Solo i chiodi del cancelletto sono stati evidenziati.

Bibliografia
- Jean-Paul Pallud (Illustrated by D. Parker & R. Volstad) "Ardennes 1944, Peiper & Skorzeny", Osprey Publishing (Edit. 1987).
- D.M. Goldstein/K.V. Dillon/J.M. Wenger "NUTS! The Battle of Bulge, The story and photographs", Prange Enterprises Inc. (Edit.1994).


 


 
 

 

 

 

 

 
 
 

 

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