NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2009-2010

Fallschirmjäger, 1. Division - "Die schlacht um Sizilien"
Studio uniformologico, figurino 50 mm (Prodotto da VERLINDEN PRODUCTION)

Modellismo

Pittura e grafica

Cinefoto

Genova per Noi

Galleria 2° Conflitto mondiale

Documentazione 2°conflitto mondiale

Fallschirmjäger, 1. Division, il soggetto
Sotto il comando del Maggiore Schmidt, questo paracadutista tedesco venne inviato in Sicilia il 12 luglio del 1943.
In quella calda estate le forze italo-tedesche, comandate da Von Senger e Guzzoni, furono protagoniste nell'operazione di difesa della Sicilia contro l'operazione di sbaco anglo-americana denominata "Husky".
Lo scopo base era quello di difendere i ponti sul Simeto: il Ponte di Primosole e il Ponte dei Malati.
Il 16 luglio, dopo una strenua resistenza, le forze dell'Asse si ritirarono sotto il fuoco della 4th Tank Brigade e della 151st Durham inglesi.
La conquista della Piana di Catania segnò l'inizio dell'invasione dell'Italia da parte delle forze alleate.

Il figurino
Il soggetto da me riprodotto è proprio uno dei fallschirmjäger della 1a Divisione. La confezione della Verlinden Production "Fallschirmjäger" (cod. 1255) offre due possibili modelli di paracadutista tedesco. Io ho scelto quello di destra, dato che il tipo di giubba scolpito è più simile ai modelli in dotazione nel 1943. Ho sostituito la testa originale con un'altra, sempre Verlinden, ma dotata di bustina e non di elmetto dato che mi sembrava poco veritiero far indossare un elmetto in pieno luglio (e gli amici siciliani lo possono confermare). Le braccia le ho ricavate da un altro kit Verlinden Prod. che devono comunque subire diverse modifiche prima di poter essere incollate al busto (vedere in particolare i polsini). Per i pantaloni ho eseguito un piccolo lavoro di autocostruzione. Partendo da due gambali anonimi, li ho adattati con piccole aggiunte di Milliput fino ad ottenere pantaloni simili a quelli (in teoria) impiegati dai parà tedeschi nel Mediterraneo. Gli scarponi sono prodotti da Verlinden Prod, e prelevabili in diversi kit. L'equipaggiamento è ricavato da varie parti di altri figurini e da accessori in polistirene: elmetto (Heller), porta documenti (Accademy), borraccia (Tamiya), custodia mirino (Dragon), custodia razzi di segnalazione (VP), coltello (Italeri), fucile GW 43 (Dragon). Le colorazioni sono tutte ad acrilico, compresi gli incarnati. I colori sono in genere spenti dato che il soggetto si trova in una zona arida e polverosa, il tutto deve essere estremamente opaco e quindi ho evitato riflessi troppo vivi o caricati. A proposito degli incarnati, il soggetto si trova in Sicilia e per giunta in luglio; questo significa che una improvvisa abbronzatura caratterizza il viso e le mani. Carnagioni pallide ed emaciate le ho, quindi, evitate accuratamente. Un filo di barba lunga, a mio modesto parere, non guasta; questi uomini, per diversi giorni, avevano da combattere e poco tempo restava per la toilette personale.
La "Splittermuster 41" non è difficile da realizzare, occorre usare un pennello triplo zero e il colore molto diluito; questo richiederà molto tempo dato che il pennello porta poco colore e in aggiunta, essendo quest'ultimo molto diluito, sarà anche poco coprente. Ma il risultato, giuro, sarà una superficie morbida e non pesante, non meno una geometria precisa e con schegge ben distribuite. Comunque, se è la prima volta che dipingete questo schema mimetico, fate diverse prove su vecchi figurini; in special modo verificate la vostra padronanza nel definire gli angoli di ogni chiazza di colore. Le marche impiegate per la colorazione sono state diverse: Vallejo, Tamiya e Maimeri (famosi sono i barattoli in vetro da 125 ml, una bella quantità!). Per l'ambientazione ho reciclato una colonna greca, prodotta dalla Kirin, e una bicicletta che è di provenienza Italeri.


 


 
 

 
 
 

 

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