Galleria 2° Conflitto mondiale
Documentazione 2°conflitto mondiale |
Chiusi nella sacca di Falaise
Dopo lo sbarco Alleato sulle spiagge francesi del nord, per le forze tedesche
inizia un lungo e agonizzante periodo di ritirate e tentativi di controffensive.
Dopo lo smarrimento iniziale, che forse sarebbe più corretto indicare come
"disorganizzamento iniziale", i Tedeschi tentarono di formare un fronte tale da
impedire la conquista della penisola del Cotentin, in particolare di lasciar
capitolare CHERBOURG, rallentare lo spostamento a est delle forze anglo-canadesi
(Battaglia di Caen).
I libri di storia raccontano volentieri le imprese eroiche degli assi delle
divisioni panzer, il loro coraggio nello sfidare intere colonne di blindati
canadesi.
Ma come sempre la storia narrata cade in difetto, tralasciando dettagli non
secondari e che furono anch'essi causa per la sconfitta.
Il Comando delle Armate B era ormai un insieme di marescialli e generali pronti
a incolparsi per ogni sconfitta, determinati nel non attirarsi le sole ire di
HITLER (che nel frattempo si era nominato comandante in capo del gruppo di
armate).
ROMMEL venne persino gravemente ferito (luglio) e uscì completamente di scena, al suo
posto il maresciallo Von KLUGE che non ebbe risultati apprezzabili.
Le divisioni SS sempre, più deboli e meno attrezzate, erano state fornie dei famosi carri armati TIGRE REALE;
questi non furono però determinanti per fronteggiare gli Alleati. Da ricordare il famoso ufficiale (SS-Hauptsturmfuhrer,
capitano) del 101° Battaglione SS Panzer: Michael WITTMANN. Dopo gli epici scontri,
di Villers Bocage, rimase ucciso con il suo equipaggio l'8 agosto di quell'anno.
A FALAISE si consumò forse
l'apice della Battaglia di Normandia e la conclusione del'operazione OVERLORD. I
Tedeschi riportano perdite significative sia per il numero dei morti e dei
feriti sia per la perdita delle posizioni sul territorio francese e che
avrebbero garantito loro qualche possibilità di trattare un minimo di accordo di
tregua con gli Americani (agli Inglesi la cosa non passava nemmeno per
l'anticamera del cervello).
Il figurino
Stavolta l'idea di questo "caporale" l'ho avuta mettendo in ordine il non
utilizzato di parti VERLINDEN e DRAGON.
Per la testa mi sono lanciato nella realizzazione di una piccola busta di
stoffa. Questi copricapi erano realizzati con scarti anche di berretti e avevano
lo scopo primo di evitare di sporcarsi i capelli e di picchiare la testa contro
le parti meccaniche del carro.
La pittura delle braghe (pantaloni) è a base acrilica
con alcune sfumature ottenute tramite oli.
I pantaloni hanno la mimetizzazione a "foglie di platano", sono stati dipinti nel seguente modo e
con una precisa successione di colori.
Chiazze
- Chiazze sfrangiate verde
oliva, schiarito con giallo sabbia (40% della superficie totale).
- Chiazze cioccolato scuro (10%
della superficie totale).
Punti
- Verde oliva (3 parti) +
giallo base (2 parti), 45% di tutti i punti.
- Marrone (4 parti) + giallo
base (1 parte), 30% di tutti i punti.
- Cioccolato scuro, 20% di
tutti i punti.
- Giallo sabbia (4 parti) +
giallo base (1 parte), 5% del totale.
Per la giacca modello 1943
(lievemente più corta e con il collo senza finiture di sorta) il colore nero é
stato sfumato con del grigio-ferro e con del rosa antico. Le evidenze delle
pieghe le ho tratteggiate aggiungendo al nero poche parti di bianco-guscio
d'uovo.
L'ambientazione
La base ha un'ambientazione minimalista, lo stretto necessario. Volevo dare la
massima esaltazione al soggetto e no all'ambiente. Gli scontri della sacca d
Falaise si combatterono in mezzo alla campagna (nel cosiddetto "bocage",
WIKIPEDIA da una discreta spiegazione del termine) e tra
piccoli paesi di poche case.
Se avessi utilizzato una base maggiore di cm 4x4 avrei dovuto poi riprodurre un
qualcosa che ormai é stato strausato e stravisto. Pochi ciuffi di erba e
vegetazione, con qualche pietra messa qua e là, mi sono sembrati elementi
sufficienti.
Bibliografia
- Ken Ford "Parigi
é vicina, la disfatta tedesca a Falaise", Osprey Publishing - 2002.
- Andrew Mollo "Uniforms of the SS, VOL.6", Windrow & Green - 1992.
- Andrew Mollo " Le Forze armate della Seconda guerra mondiale", Ist. G.De
Agostini 1982.
- Henri Landemer "Le Waffen SS",
Silva & Ciarrapico Editori - 1972.
- Gary L. Simpson "Tiger Ace",
- Olivier Wieviorka "Lo sbarco in
Normandia", Il Mulino Biblioteca storica - 2007.
|
|