Galleria 2° Conflitto mondiale
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I Crack-Babies contro gli Yankee
Battersi contro dei ragazzini fu un'esperienza che mai e poi mai i soldati
americani avrebbero immaginato di dover affrontare.
Non che loro fossero molto più "anziani" ma la Divisione Hitlerjugend era
davvero un insieme di ragazzi della leva 1926: diciotto anni pieni di fanatismo,
immaturità, idiozia, disprezzo totale del pericolo anche di fronte alla morte
certa.
I soldati americani li battezzarono subito con l'appellativo di "lattanti" che
venne poi identificato con "Crack-Babies".
Il 6 giugno, la Divisione si trovava già a Dreux, tra Parigi e Caen, e così fu
la prima delle unità Waffen-SS ad entrare in azione. Il 7 giugno, sotto il
comando di Kurt "Panzer" Meyer (SS Standartenfuhrer) si posizionò intorno a Caen
per arrestare l'avanzata del contingente inglese. Il contrattacco tedesco fermò
solo temporaneamente sia la fanteria che i carri inglesi.
Si diceva appunto che fossero ragazzini fanatici guidati da ufficiali e
sottoufficiali senza
scrupoli, pronti per comandare attacchi al limite dell'assurdo.
Un pochino di storia in merito alla costituzione di questa divisione.
Intanto, nel 1943, HITLER autorizza l'arruolamento di volontari con 17 anni
invece dei 20 canonici e così HIMMLER e Artur AXMANN (SS- Reichjugenfuhrer)
istituiscono una vera e propria divisione da integrarsi nelle SS combattenti.
Il loro quartier generale a BEVERLOO che si trova in BELGIO.
Per rimpolpare l'unità, vennero poi trasferiti dalla 12.SS Panzer LSAH circa
1000 dei propri uomini migliori.
Per capire meglio quanto fosse il grado di indottrinamento ricevuto e subito da
questi giovani, occorre rileggere una intervista pubblicata da SIGNAL (N.19, 1944) e
rilasciata dal Brigadefuhrer Fritz WITT, uno dei comandanti di questa divisione e che morì
durante i giorni dello sbarco in Normandia.
Kurt Meyer (CO SS-Panzergrenadier Regiment 25), Fritz Witt (SS
Brigadefuhrer) and Max Wünsche (CO SS-Panzer-Regiment 12) - (Foto
Bundesarchiv).
"...vedete?
Io sono un vecchio soldato (36 anni, N.d.A.), e, fin dal giorno in cui assunsi il comando di
questa divisione, credevo di avere un'esperienza guerresca non comune.
Ma questi ragazzi, che ora comando, non solo mi hanno strappato ammirazione ma,
non esito a dirlo, mi hanno per giunta insegnato che cosa sia [il] vero spirito
aggressivo.
Spesso mi danno delle preoccupazioni, perché, con il loro slancio
irrefrenabile scappano addirittura incontro al nemico per le più pazze
imprese, facendo stupire una volpe vecchia come me.
Ieri mi trovavo in un settore violentemente martellato dall'artiglieria.
Ad un tratto vedo, su un praticello due soldati della mia divisione che, tra
ischerzo e sul serio, avevano impegnato una partita di lotta. Circa 800 metri
più avanti si stava avvicinando un carro armato SHERMAN.
Gridai a quei due: siete diventati matti? Che storie sono codeste?
Si piantarono sull'attenti e mi toccò sgridarli perché si mettessero al riparo.
Ubbidirono, gettandosi dietro un lieve avvallamento, e poi mi dissero ciascuno
per conto suo: Brigadefuhrer! Sono stato io il primo a scoprire il carro armato,
e tocca a me schiantarlo con il pugno anticarro. Intanto lo SHERMAN si era
avvicinato fino a 300 metri: ordinai quindi a quei due di fare fuoco
simultaneamente".
Il figurino
Di nuovo un vecchio pezzo di VERLINDEN (codice 1380, se mai vi venisse voglia di
acquistarlo).
Il figurino ha subito pochissime modifiche: la testa (sempre di produzione
VERLINDEN), la mano sinistra della HISTOREX e la fondina per la Luger è di
DRAGON.
Il pezzo é in resina, la pulizia è un tantino complicata dalla presenza delle
pieghe della casacca mimetica. Il corpo aveva una porta caricatori per MP40, già
attaccato al cinturone; la qualità della colata non mi soddisfaceva per cui ho
preferito asportarlo e riscolpire la parte della casacca e della tasca. Niente
d'impossibile, solo un paio d'ore di attento e paziente lavoro con il supporto
di una piccola quantità di stucco.
La mano destra in teoria dovrebbe tenere il manico di un Panzer Faust. Via! Volevo
dare un filo di dinamicità al soggetto, per cui ho preferito sostituirla
affinché sembrasse impegnato a urlare ordini ai suoi ragazzini.
Stavolta la mimetica della
casacca l'ho resa lisa dall'estenuante uso: polvere, solarizzazione, sfregamenti
contro tutto; quindi le parti in rilievo sono risultate assenti delle chiazze
verdi e marroni. In un primo tempo avevo pensato (male) di utilizzare la tecnica
del "dry-brush" per schiarire. Ma il risultato é stato mediocre. Ho sverniciato il
pezzo e ricominciato tutto daccapo (sigh...). Le sfumature delle pieghe sono state così
realizzate: colorazione del fondo in verde oliva con del giallo base. Vi ho
dipinto le macchie mimetiche. Dopo di che ho iniziato a coprirle con il colore
base molto diluito e schiarito con del colore giallo del tipo AFRIKA KORPS con
aggiunte progressive di bianco. I passaggi che ho indicato devono essere delle
velature non coprenti e, man mano che il colore diviene chiaro, le stesse devono
coprire una superficie sempre più piccola. Alla fine, sull'estremo delle pieghe,
deve esservi un lieve accenno del verde oliva reso ormai quasi bianco.
L'ambientazione
Ormai mi sono fissato con le ambientazioni del tipo "lo stretto necessario". Mi
riprometto però di cambiare filosofia nella creazione degli sfondi (magari una
sezione di mezzo corazzato o qualche postazione di combattimento). Per questa
ennesima volta, speriamo l'ultima, un ambiente naturale ma con accenni di diverso
fogliame e colorazioni. L'idea, spero si sia concretizzata, era quella di ricreare il
bocage normanno.
Bibliografia
- Ken Ford "Parigi
é vicina, la disfatta tedesca a Falaise", Osprey Publishing - 2002.
- Andrew Mollo "Uniforms of the SS, VOL.6", Windrow & Green - 1992.
- Andrew Mollo " Le Forze armate della Seconda guerra mondiale", Ist. G.De
Agostini 1982.
- Henri Landemer "Le Waffen SS",
Silva & Ciarrapico Editori - 1972.
- Autore sconosciuto ""Crack-Babies" la Divisione corazzata Hitlerjugend
(articolo), SIGNAL n.19 1944.
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