NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2009 - 2012

Ufficiale di fanteria sovietica, primo tenente
Battaglia di KURSK (OST FRONT), luglio 1943
Soggetto, scala 1/32 (1995).

Modellismo

Pittura e grafica

Cinefoto

Genova per Noi

Lo standard uniformologico sovietico
E' un luogo comune quello che descrive il sistema di standardizzazione produttivo sovietico, durante la Seconda Guerra Mondiale, come disorganizzato e precario. Al contrario fu efficiente e permetteva di produrre le medesime uniformi con lo stesso tipo di lavorazione e materiale, cosa non raggiunta nell'Esercito americano che basava i suoi rifornimenti su produzioni di aziende private e concorrenti fra loro.

Elmetto longevo
Prodotto dal 1940 in poi, l'elmetto indossato dal figurino é stato impiegato dalle forze prima sovietiche e poi russe fino a pochi anni fa. Alcuni reparti ancora oggi lo hanno in dotazione.

Altri soggetti correlati

Le uniformi dell'Armata Rossa nel 1943
Le uniformi sovietiche non sono spesso oggetto di studi approfonditi, per cui non é poi semplice reperire materiale in merito. Nel corso degli anni, però, ho accumulato diverse informazioni utili per la realizzazione di soggetti dell'Armata Rossa.
Nel 1943 le uniformi erano praticamente le stesse che vennero impiegate durante la difesa del territorio nel 1941 ("Operazione Barbarossa") e le stesse fino alla fine del conflitto nel 1945. In merito a quel periodo, si rimanda la lettura dello speciale sulla Battaglia di Berlino nella sezione uniformologica sovietica.
In breve, l'ufficiale appartiene alla fanteria in quanto il profilo sulle spalline é di colore rosso. Le stelle su ogni spallina sono in numero di tre in posizione triangolare. Il soggetto non ha nessuna decorazione di sorta, il che fa supporre che si tratti di un ufficiale proveniente da qualche "epurazione" presso un altro reparto di fanteria (la cosa avveniva spesso per gli ufficiali e comportava la perdita di ogni decorazione precedentemente acquisita). Essendosi svolta nel luglio del 43, in piena estate, l'ufficiale indossa una camicia (in russo "rubaha"); pantaloni dello stesso cotone e stivali in cuoio (di buona qualità rispetto alle comuni convinzioni che descrivono tali capi come di basso profilo rispetto, per esempio, a quelli tedeschi).
Vista la generalità dell'uniforme, il soggetto di VERLINDEN può essere riconvertito in numerose varianti delle forze russe. Alcuni esempi: modificando il colletto e aggiungendovi le opportune decorazioni di guerra, é possibile ottenere un  ufficiale dell'NKVD ("Commissariato del Popolo per gli Affari Interni", ovvero la polizia segreta nda) oppure un ufficiale di truppe corazzate sostituendo solo al testa con una che indossa il classico casco protettivo nero con le strisce imbottite.

Il soggetto era prodotto appunto da VERLINDEN nei primi anni 90, aveva una serie di difetti scultorei che potevano e possono (se ne trovate una copia in vendita) essere corretti senza troppo lavoro. Per prima la testa, da sostituire con HORNET o WARRIORS, poi le mani specie la destra che mostra una certa "vecchiaia" scultorea e per finire lo snellimento dei pantaloni le cui pieghe sono a mio avviso troppo ampie.
La colorazione é quanto mai semplice e non richiede doti particolari. Le casacche sovietiche non erano prodotte con tessuti i cui colori seguissero pantoni precisi, per cui si é liberi di creare un verde con il gusto personale; consiglio un verde oliva a cui aggiungere dell'ocra e del bianco.  Un'ambientazione ricca di dettagli, magari della vegetazione o un angolo di casa, può rendere molto bello questo pezzo tanto semplice quanto indispensabile per una bella e completa raccolta di soggetti dell'Armata Rossa.

Riferimenti bibliografici: si consiglia di consultare il volume di Andrew MOLLO "Le Forze armate della Seconda Guerra Mondiale", edito dall'Ist. Geografico De Agostini. Questo bellissimo libro é ancora reperibile in molti remainder o librerie che trattano testi usati.

Galleria 2° Conflitto mondiale

Documentazione 2°conflitto mondiale

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