Lo
standard uniformologico sovietico
E' un luogo comune quello che descrive il sistema di
standardizzazione produttivo sovietico, durante la Seconda Guerra
Mondiale, come disorganizzato e precario. Al contrario fu efficiente
e permetteva di produrre le medesime uniformi con lo stesso tipo di
lavorazione e materiale, cosa non raggiunta nell'Esercito americano
che basava i suoi rifornimenti su produzioni di aziende private e
concorrenti fra loro.
Elmetto longevo
Prodotto dal 1940 in poi, l'elmetto indossato dal figurino é stato
impiegato dalle forze prima sovietiche e poi russe fino a pochi anni
fa. Alcuni reparti ancora oggi lo hanno in dotazione.
Altri soggetti correlati
|
|
Le uniformi dell'Armata Rossa
nel 1943
Le uniformi sovietiche non sono spesso oggetto di studi
approfonditi, per cui non é poi semplice reperire materiale in
merito. Nel corso degli anni, però, ho accumulato diverse
informazioni utili per la realizzazione di soggetti dell'Armata
Rossa.
Nel 1943 le uniformi erano praticamente le stesse che vennero
impiegate durante la difesa del territorio nel 1941 ("Operazione
Barbarossa") e le stesse fino alla fine del conflitto nel 1945. In
merito a quel periodo, si rimanda la lettura dello speciale sulla
Battaglia di Berlino nella
sezione uniformologica sovietica.
In breve, l'ufficiale appartiene alla fanteria in quanto il profilo
sulle spalline é di colore rosso. Le stelle su ogni spallina sono in
numero di tre in posizione triangolare. Il soggetto non ha nessuna
decorazione di sorta, il che fa supporre che si tratti di un
ufficiale proveniente da qualche "epurazione" presso un altro
reparto di fanteria (la cosa avveniva spesso per gli ufficiali e
comportava la perdita di ogni decorazione precedentemente
acquisita). Essendosi svolta nel luglio del 43, in piena estate,
l'ufficiale indossa una camicia (in russo "rubaha"); pantaloni dello
stesso cotone e stivali in cuoio (di buona qualità rispetto alle
comuni convinzioni che descrivono tali capi come di basso profilo
rispetto, per esempio, a quelli tedeschi).
Vista la generalità dell'uniforme, il soggetto di VERLINDEN può
essere riconvertito in numerose varianti delle forze russe. Alcuni
esempi: modificando il colletto e aggiungendovi le opportune
decorazioni di guerra, é possibile ottenere un ufficiale dell'NKVD
("Commissariato del Popolo per gli Affari Interni", ovvero la
polizia segreta nda) oppure un ufficiale di truppe corazzate
sostituendo solo al testa con una che indossa il classico casco
protettivo nero con le strisce imbottite.
Il soggetto era prodotto appunto da VERLINDEN
nei primi anni 90,
aveva una serie di difetti scultorei che potevano e possono (se ne
trovate una copia in vendita) essere corretti
senza troppo lavoro. Per prima la testa, da sostituire con HORNET o
WARRIORS, poi le mani specie la destra che mostra una certa
"vecchiaia" scultorea e per finire lo snellimento dei pantaloni le
cui pieghe sono a mio avviso troppo ampie.
La colorazione é quanto mai semplice e non richiede doti
particolari. Le casacche sovietiche non erano prodotte con tessuti i
cui colori seguissero pantoni precisi, per cui si é liberi di creare
un verde con il gusto personale; consiglio un verde oliva a cui
aggiungere dell'ocra e del bianco. Un'ambientazione ricca di
dettagli, magari della vegetazione o un angolo di casa, può rendere
molto bello questo pezzo tanto semplice quanto indispensabile per
una bella e completa raccolta di soggetti dell'Armata Rossa.
Riferimenti bibliografici: si
consiglia di consultare il volume di Andrew MOLLO "Le Forze armate
della Seconda Guerra Mondiale", edito dall'Ist. Geografico De
Agostini. Questo bellissimo libro é ancora reperibile in molti
remainder o librerie che trattano testi usati. |