NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2009 - 2012

LE TECNICHE MIMETICHE PER GLI ELMETTI TEDESCHI DAL '40 AL '45
Immagini, documentazione, riferimenti

Modellismo

Pittura e grafica

Cinefoto

Genova per Noi

Galleria 2° Conflitto mondiale

Documentazione 2°conflitto mondiale

Vedi anche...

Soldati dell'HEER qui sono stati ripresi da un loro cineoperatore, il periodo potrebbe essere nel 1940 (Campagna di Francia) oppure nell'estate-primavera degli anni 1941 e 1942.
 Notare il collo della uniforme del soldato al centro, intento a fare finta di fare manutenzione al proprio MAUSER 98K.
 Il soldato di seconda classe a sinistra, quasi coperto dal fucile di un camerata, indossa un elmetto senza copertura di sorta e in vernice semi lucida.

Il soldato qui a destra, ripreso per un documentario di propaganda verso il 1943/44 ha una rete a cui ha aggiunto un spago per trattenerla visto lo stato logoro in cui si trova. La rete quindi era di per se il mimetismo mentre lo spago (ben poco camuffante) aveva il solo scopo di tenerla fissa all'elmetto.

 

 

Le due immagini fanno riferimento al medesimo spezzone di documentario. Parrebbe una ripresa svolta a fine conflitto dato che i due elmetti sono appartenenti a due periodi diversi (a fine conflitto infatti gli elmetti erano un capo dell'equipaggiamento piuttosto difficile da fornire). Nella foto a sinistra, un giovane fante indossa un M1935 la cui visiera é accentuata e il bordo dell'elmetto stesso é di tipo ribattuto. La ventilazione é data da due fori con dei rivetti in rilievo. Vista la giovane età della recluta, pare chiaro che gli venne fornito dell'equipaggiamento di recupero. 
Nella foto di destra, il soggetto, di cui non si riesce a identificare il grado e la specialità, indossa un elmetto del periodo del 1941 che ha meno visiera e i due fori per la ventilazione ottenuti da rivetti ribattuti.

 Ambedue sono sporcati con fango e terra asciutta.

 

 

Campagna di Russia, forse nel 43 durante la controffensiva che porterà alla battaglia di KURSK.
 Le Waffen SS impiegavano in modo massiccio i telini mimetici per i loro elmetti. Le asole in rilievo permettevano di aggiungere della vegetazione naturale ma le loro dimensioni non consentivano la copertura completa dell'elmetto.

 

 

 

 

 

 

Dall'immagine pare proprio che questo mitragliere avesse risolto il problema della copertura con fogliame naturale probabilmente sovrapponendo al telino in stoffa, la rete in cotone.
Il trucco era semplice e permetteva un elevato grado di mimetismo.
 Sia le reti sia i teli si fissavano all'elmetto tramite dei ganci in metallo.

 

 

 

 

 

 

Qui a sinistra é presente un caso particolare di struttura per il mimetismo. Si tratta di un soldato dell'HEER che indossa il telo mimetico a poncho (Splittermuster).
Si trattava di qualcosa non standardizzato e realizzato, parrebbe, con del filo di ferro.
 
A lato invece un telo classico di ordinanza sempre in tela con che probabilmente si é sbiadito perdendo lo stampaggio mimetico. In aggiunta al telo vi è un elastico nero realizzato con la sezione di una camera d'aria.

 

 

 

 

 

Qui, dopo un'attenta e faticosa osservazione delle due immagini, non si può non riconoscere che le tecniche di mimetismo dei soldati tedeschi avevano raggiunto dei risultati sorprendenti dal 43 in poi.
 L'introduzione dei telini e delle giubbe (casacche) mimetiche permise di ottenere un mimetismo così sorprendente per cui era difficile, per esempio, vederli nella boscaglia francese durante la battaglia di NORMANDIA.  Questi scatti sono stati presi da un filmato datato 1944, non é stato però possibile identificare su quale fronte anche se pare presumibile fosse appunto quello francese.
 Le tre foto sotto mostrano un cecchino tra il fogliame, di certo un filmato di propaganda ma utile per vedere nella prima foto la validità del mimetismo di un soldato mentre si nascondeva su un albero, la seconda foto mostra il soldato con telino mimetico e in più la maschera facciale anch'essa mimetica, nella terza foto il soldato utilizza un binocolo che rimane coperto dalla maschera.

 

   

Se le Waffen SS potevano contare su un equipaggiamento mimetico sofisticato, le divisioni di paracadutisti (Fallschirmjäger) dovevano contare solo sul giaccone e delle reti per gli elmetti. Le tre foto sotto mostrano l'uso del retino per l'elmetto da parà e la mimetizzazione artigianale ottenuta con fango. Lo scopo primo di questa mimetizzazione era quello di ridurre la lucentezza propria della vernice che lo ricopriva (la si può notare nella foto centrale).

E per concludere, ecco un confronto fotografico dell'equipaggiamento e delle tecniche per la mimetizzazione degli elmetti tedeschi rispetto a quelli dei loro avversari.
 A sinistra un componente di un commando inglese poco prima dello sbarco in NORMANDIA. L'elmetto da lancio era coperto di una rete sintetica a cui erano legate delle strisce di stoffa color "marrone e verde".
 La foto a destra mostra dei G.I. lungo una strada di campagna francese; nessuno dei loro elemetti ha mimetiche di sorta. Per quanto riguarda gli elmetti americani, solo in seguito vennero prodotti dei teli di copertura in colore verde oliva per la versione "estiva" e di colore bianco per la versione "invernale".
 Le reti per il fogliame furono introdotte sin dal 44 ma non vennero mai utilizzate n misura massiccia.

 

Questo sito Mappa del sito E-mail e contatti Aiuti per navigare Diritti d'autore e copyright Per collaborare a NISE A-F G-O P-Z Creative Commons License