NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2009 - 2013

LE DIVISE TROPICALI TEDESCHE IN USO NEL MEDITERRANEODAL 1941 AL 1944.
CLOSE-UP FOTOGRAFICO E DOCUMENTATO
Luglio 2013.

Modellismo

Pittura e grafica

Cinefoto

Genova per Noi

 

 

 

Pubblicazione monografica sulle uniformi DAK e tropicali

Considerata da molti come la pubblicazione base per un primo approccio alle uniformi del DAK, questo volume Osprey oggi è disponibile anche in formato elettronico.

 

Vi sono altre pubblicazioni Osprey il cui costo contenuto permette di avere della valida documentazione di base

 

 

 

Rommel’s Desert army

 

 

 

U-Boat crews 1914-45

 

 

 

The German army 1939-45 (2) North Afrika & Balkans

 

 

 

Altri soggetti correlati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Galleria 2° Conflitto mondiale

 

Documentazione 2°conflitto mondiale

 

 Piccola raccolta di fotografie che mostrano l’impiego di uniformi tropicali da parte delle truppe tedesche operative nello scenario Mediterraneo negli anni tra il 1941 e il 1944

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Le uniformi tropicali nel MEDITERRANEO

Prima foto, scatta a CRETA nel 1941. Le persone immortalate sono l’hauptmann Walter GERICKE e l’oberleutnant Horst TREBES.

 La foto deve essere stata scattata in occasione della decorazione dell’hauptmann, probabilmente nel periodo estivo o nel primo autunno.

 I due ufficiali indossavano uniformi quanto mai personalizzate.

 Quello a sinistra, indossava una camicia in cotone verde oliva, pantaloni sempre in cotone ma del tipo verde spigati, cintura da sottufficiale, elmetto di ordinanza per i paracadutisti (Fallschirmjäger).

 A destra, l’altro ufficiale è quanto mai folkloristico nell’insieme; giacca lunga di ordinanza e per licenza, camicia cotone verde oliva, pantaloncini kaki, calzettoni e scarponi da lancio ma di un modello non di ordinanza, cinturone da ufficiale con la fibbia a due denti.

(Bundesarchiv, Bild 101I-166-0526-05).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Seconda foto, due sottufficiali della LUFTWAFFE posano appoggiandosi a una KUBELWAGEN. Probabili piloti.

 La foto è stata scattata nel giugno del 1942,e ritrae Leutnant - tenente Ernst-Wilhelm Reinert (sinistra) e il Feldwebel – sottufficiale di compagnia Maximilian Volke (destra) vicino alla vettura di Hans-Joachim MARSEILLE, soprannominato "Otto".

 Ambedue indossavano l’uniforme tropicale dell’aviazione che era di color giallo kaki con bottoni in metallo brunito, la giacca (Tropenfeldbluse) in cotone semplice a quattro tasche con soffietti (per il sottufficiale a sinistra) o senza (l’altro sottufficiale), aveva quattro bottoni che potevano essere in metallo verniciato oppure in altro materiale (legno, resina); i pantaloni ampi con tasca sulla coscia, cappello a tesa in colore feldgaru (o grigio ferro?) di tipo continentale.

 Il tenente a sinistra ha la decorazione di croce di ferro di prima classe (portata al collo) e un cinturone in cuoio con fibbia a due denti. Calzava stivaletti da lancio e, stranamente, indossava guanti in pelle di renna color marrone.

 L’altro aspirante ufficiale aveva anch’egli la decorazione di croce di ferro di prima classe ma portata sulla tasca superiore sinistra, cravatta di colore chiaro, cinturone da sottufficiale con fibbia, stivaletti da lancio e guanti in cuoio nero.

 Ambedue parrebbero portare una decorazione o un fregio sopra la tasca superiore sinistra.

(Bundesarchiv, Bild 101I-421-2075-24).

 

 Foto sconosciuta come autore, locazione e data di scatto.

 Potrebbe trattarsi di GRECIA come di ALBANIA se non SICILIA o SARDEGNA.

 Di certo fu scattata nel periodo estivo e in una località del MEDITERRANEO.

 La foto, forse, fu fatta per ragioni di propaganda e forse il secondo soggetto potrebbe essere un medico militare alle prese con la popolazione locale.

 Ufficiali, forse era il loro grado ma non si riesce anche con ingrandimenti ad averne certezza, indossavano due uniformi differenti in tutto ad eccezione del casco coloniale.

 Il primo soggetto indossava una giubba verde oliva con cinturone in cuoio, pantaloncini kaki corti (forse ottenuti tagliando i gambali a pantaloni di ordinanza) e stivaletti tipo paracadutista.

 Il secondo aveva una camicia color kaki, pantaloni di ordinanza sempre di colore kaki, cintura in cuoio alla vita, scarponcini e calzettoni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Invece questa foto, conosciuta come autore, locazione e data di scatto, è relativa alla Campagna di GRECIA del 1941.

 La foto ritrae dei paracadutisti che forse si sono messi in posa per ragioni di solo effetto belligerante.

 Questi si trovano in un uliveto e sono abbigliati alla bene e meglio: giacconi da lancio, elmetti (alcuni con il telino antiriflesso), calzoncini corti e stivaletti da lancio. Proprio in virtù della strana combinazione, tra i giacconi e i pantaloncini, è presumibile che non si tratti di una foto scattata durante un’azione di combattimento. Inoltre, pare strano che costoro puntino tutti contemporaneamente i fucili (o la machine pistole) perfettamente allineati durante il combattimento. Poco tattica la disposizione…

(Bundesarchiv, Bild 101I-166-0525-39).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 L’otto settembre del 1943 l’ITALIA firma l’armistizio con gli angloamericani.

 Iniziarono le azioni tedesche per disarmare i vari reparti di soldati italiani che vi avevano aderito ed erano quindi diventati nemici.

 La foto mostra ufficiali italiani che discutono, con un ufficiale dell’HERNANN GOERING, in merito alla resa dei propri soldati.

 A sinistra vi erano dei paracadutisti che indossavano i giacconi da lancio con la mimetizzazione a “splitter muster 41”, pantaloni kaki con chiusura alle caviglie, elmetti con le relative coperture mimetiche.

 Il primo ufficiale tedesco di spalle, al centro della foto, ha una particolare combinazione di tenuta tropicale: pantaloni ampi di un colore molto scuro ma sicuramente kaki o marrone, giacca tropicale in cotone e cappello da ufficiale in grigio. Questo soggetto è stato preso a modello per una realizzazione di VERLINDEN PRODUCTION.

 L’ufficiale tedesco, a destra, indossava la giacca corta all’inglese con l’allacciatura tramite bottoni sul lato destro, pantaloni alla cavallerizza e stivali.

(Bundesarchiv, Bild 101I-304-0604A-32).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Estate del 1943, questi componenti di equipaggi di una colonna di mezzi corazzati indossano pantaloncini tropicali e pantaloni lunghi in cotone grezzo.

 Le camicie sono di diversi colori: nere, verde oliva e kaki.

 Interessante è anche la varietà di copricapo: bustine, berretti con visiera (feldmutze).

(Bundesarchiv, Bild 101I-305-0652-14).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Foto della liberazione di MUSSOLINI (Operazione QUERCIA).

 Per la propaganda nazi-fascista fu realizzato un intero reportage fotografico in cui appariva Otto SKOERZENY, indicato come l’ideatore e attuatore del piano di liberazione. In realtà gran parte del successo del blitz lo si deve al comandante Herald-Otto MORS con il supporto della sua divisione di paracadutisti LEHRBATTAILON.

 Il Duce era tenuto in arresto presso l’albergo di CAMPO IMPERATORE nel GRAN SASSO in ABRUZZO, era l’estate del 1943.

 Rimanendo in ambito uniformologico, la maggior parte dei soldati e degli ufficiali indossava la tenuta tropicale, che è stata ben descritta e documentata nel numero 184 del settembre 2011 di UNIFORMI & ARMI.

 Alcuni dettagli interessanti: il soldato a destra della foto, preso di taglio, indossa un elmetto di fanteria tipo M1943 nuovo al punto che la decalcomania dell’aquila della LUFTWAFFE appare chiaramente, mentre il soldato alle spalle di MUSSOLINI ha un elmetto classico da parà; il soldato invece all’estrema sinistra della foto ha un elmetto del tipo M1943 agganciato al cinturone decisamente usato e senza fregi. Questa varietà di elmetti fa supporre che una parte dei soldati coinvolti nel blitz erano previsti come truppa da combattimento e non da lancio, temendo forse la presenza di una guardia maggiore da parte di soldati italiani.

(Bundesarchiv, Bild 101I-567-1503C-14).

 

 

 

 

 

 

 Dopo l’otto settembre i Tedeschi iniziarono i rastrellamenti dei soldati italiani che non si arruolavano nelle nuove forze militari fasciste.

 La foto probabilmente è stata scattata nel centro-sud e ritrae paracadutisti tedeschi mentre scortano prigionieri italiani.

Peculiare l’elmetto del soldato tedesco, il quarto da sinistra, che pare quasi di colore bianco.

 In vero, era colorato in giallo sabbia ma probabilmente si era solarizzato al punto di risultare bianco in foto.

(Bundesarchiv, Bild 101I-568-1537-26A).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Sempre il 1943, viene organizzata l’evacuazione delle forze tedesche dall’isola della SARDEGNA e di quella della MADDALENA.

 Il gruppo ritratto è costituito da ufficiali e sottoufficiali della KRIEGSMARINE e della LUFTWAFFE.

 Notare il sottufficiale di Marina (di spalle a sinistra e con il suo offiziersmütze nero) che indossava una giacca tropicale con un risvolto di tessuto sulle spalle; un capo di abbigliamento raro e che difficilmente appare nelle foto d’epoca.

(Bundesarchiv, Bild 101I-304-0627-07A).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ il 1944, ma la data completa non è conosciuta, e lo scatto fatto in ITALIA ha per protagonista il feldmaresciallo Albert KESSELRING insieme a diversi ufficiali della LUFTWAFFE e della divisione Hermann GOERING.

 Gli ufficiali di grado più alto indossano, quasi tutti, il loro offiziersmütze di ordinanza mentre, curiosamente, il feldmaresciallo e il suo staff (autista e guardie personali) no.

 Stesso discorso per i pantaloni e le giacche che qui sono di diverso tipo e periodo.

 Tolto l’ufficiale che è di spalle, il quale indossa la classica uniforme in panno feldgrau, il maresciallo KESSELRING, gl’ufficiali e il restante delle persone presenti, indossano divise estive tropicali con un largo uso dei pantaloni a gamba ampia con la tasca cucita all’altezza della coscia sinistra.

 Un’ultima nota di pura curiosità: nonostante sia il 1944 e quindi con una GERMANIA a corto di materie prime e fabbriche, molti indossano stivali in cuoio di pregevole fattura e all’apparenza ancora in buono stato.

(Bundesarchiv, Bild 101I-316-1195-07).

 

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