NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2009 - 2014

Scharführer 12. SS-Panzer-Division "Hitlerjugend".

BATTAGLIA DI FALAISE (NORMANDIA), AGOSTO 1944

Elaborazione componenti DRAGON, scala 50mm

Gennaio 2014.

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Note bibliografiche: nel caso non conosceste i fatti e il periodo relativo alla SACCA DI FALAISE, consiglio come lettura introduttiva il libro di S.A. AMBROSE “CITTADINI IN UNIFORME”, se volete potete continuare ad approcciare all’argomento ma leggendo le testimonianze da parte tedesca con il testo di P. CARREL “SIE KOMMEN!”.

 Per quanto riguarda le uniformi, la collana OSPREY offre un set di volumi monografici sulle uniformi e le mimetiche usate allora dai soldati tedeschi. Tramite i documentari presenti in YOU TUBE sarà molto facile scegliere una vasta gamma di soggetti da riprodurre.

 Le produzioni in 50 mm, sia resina che polistirene, sono numerose e moltissime di alta qualità la cui scelta potrebbe essere solo condizionata dal costo relativo.

 

 

 

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La divisione HITLERJUGEND non ha scampo, NORMANDIA 1944

 Per gli  appassionati di Seconda Guerra Mondiale, sicuramente DRAGON propone una vasta gamma di set che tra loro possono essere combinati per ottenere figurini (50mm) praticamente unici. DRAGON, rispetto ad un solo figurino in resina o metallo, permette di realizzare tante combinazioni ma lo svantaggio è che tali set sono realizzati in polistirene e quindi con limiti, di dettaglio e di rilievo, maggiori rispetto alla resina o al metallo.

 Questo Waffen SS Scharführer é la combinazione di parti prelevate da tre scatole differenti: gambe (set n. 6094), tronco (set n. 6239) e braccia (set n.6201). La testa è di produzione WOLF mentre le mani sono una vecchissima produzione di VERLINDEN. Accessori DRAGON.

 La prima fase consiste nel montaggio delle gambe che corrispondono al pantalone di una tuta da carrista su cui è presente la parte inferiore di una tunica M1943, distinguibile per le due tasche prive dei soffietti. Inoltre le calzature sono scarponcini che allora avevano sostituito il classico stivale a gambale. Le pieghe dei pantaloni le ho riviste quasi tutte, alcune a mio avviso non sono corrette. Tramite lame a punta e a mezzaluna X ACTO (X ACTO è una delle marche più famose ma ve ne sono in circolazione anche della STANLEY) asporto il polistirene in eccesso, levigo le tracce di colata e realizzo ex novo le pieghe necessarie. Le depressioni delle cuciture le rifinisco invece con un semplice ago e alcune lime da dentista.

 Il tronco è piegato in avanti (sarà più naturale la postura finale) e replica sempre la tunica M1943 con spallacci in cuoio.

 Le due parti non combaciano perfettamente, ho dovuto ridurre il giro vita di modo che questo collimasse con la parte delle gambe.

 Le pieghe sulla schiena sono differenti per lato perché, a sinistra, vi sarà un fucile; le pieghe su tale lato saranno corte e più voluminose rispetto alla parte destra.

 A lavoro compiuto, con la colla ben asciutta (del cianoacrilico va benissimo per tale scopo), in genere rifinisco le superfici con carta abrasiva n. 600 e n.1200. Evito le lime, se posso, quando eseguo le finiture dato che queste rigano il polistirene.

 La foto sopra mostra la fine della prima fase (gambe + tronco) e la preparazione delle due braccia con le relative mani.

 Le mani non le incollo mai direttamente sul polso ma in ognuno preparo un foro dove poi infilare e incollare le singole. Vi prego di notare che ogni punto di giunzione lo foro con una punta da mezzo millimetro di diametro di modo che la colla aumenti la sua presa.

 Seconda fase: ho Incollato le braccia, le giberne per un fucile automatico GEWEHR 43, la fibbia del cinturone e l’aquila nazionale sul braccio sinistro (sono fotoincisioni prodotte da ABER, cod. 35 A111), la fondina per una pistola (VERLINDEN), le mostrine e le spalline (realizzate con Plasticard). La parte finale degli spallacci l’ho realizzata con Plasticard dato che quella da fusione era praticamente nulla e non sarebbe stato sufficiente inciderla lateralmente per metterla in rilievo. Per rendere più peculiare la tunica, ho aggiunto una toppa al gomito destro (sempre con Plasticard).

 E sotto le foto del figurino premontato cioè come sarà a fine colorazione. La testa era una provvisoria al momento della foto, ero ancora alla ricerca di una con un volto giovanile ed elmetto con telino mimetico dato che dovevo riprodurre un giovanissimo soldato della temeraria divisione HITLERJUGEND (l’età di questi volontari era compresa tra i sedici e i 25 anni).

  

 Terminato il montaggio, ecco la fase 3: la colorazione quanto mai complessa. La tunica M1943 in colore feldgrau con sfumature accentuate tra verde e grigio. Il nostro comandante di plotone (traduzione di Scharführer) indossa una splendida tuta da carrista, realizzata in cotone e viscosa con stampata una mimetica dalle geometrie a foglie di platano.

 La testa è una WOLF, prodotta per un set di cinque pezzi, ha un telino mimetico con geometrie a foglie di quercia. E la faccia di un ragazzo!

 I colori che ho utilizzato sono stati numerosi dato che i tre capi e gli accessori richiedono a loro volta numerose sfumature se no si rischia di avere un pezzo troppo monotono come cromia.

 Per la tunica ho utilizzato un feldgrau a cui ho aggiunto del grigio per le sfumature chiare, per le parti in depressione ho realizzato dei passaggi con del verde oliva bruciato a cui ho aggiunto del’arancio fluorescente.

 Il pantalone della tuta ha tre colori base che caratterizzano le macchie più grandi: marrone vivo/marrone scuro/verde oliva chiaro. Le tre tipologie di macchie devono essere sfumate nei loro punti di contatto e schiarite in quelli in cui vi corrispondono delle pieghe. Le puntinature le ho realizzate con i medesimi colori e sono applicate con il metodo degli stuzzicadenti.

 Per il telino mimetico ho usato la medesima tecnica ma replicando prima macchie verdi a cui ho aggiunto macchie di marrone scuro.

 Cinturone, fondina, buffetterie e spallacci li ho dipinti con un nero semilucido e del marrone scuro. Ho notato che un semilucido rende le superfici, tipo in pelle, meno ruvide e definisce con brillantezza pacata i contorni.

 Per gli scarponcini ho preferito una colorazione che facesse risaltare l’usura di questi. Ma anche dipinti in nero andrebbero bene.

Il fucile automatico è il GEWEHR 43. Prodotto da DRAGON, non sempre è reperibile tra le armi incluse nelle singole scatole. Per fortuna nel set n. 6239 c’era! La colorazione non è difficile ma l’ho realizzata solo dopo aver aggiunto l’anello per la cinghia (ad altezza della canna) e aver fissato la cinghia stessa al calcio del fucile. Oltre ai colori acrilici, ho impiegato dei colori ad olio per far risaltare i dettagli senza rischiare di appesantire il tutto (gli acrilici tendono a fare volume e a cancellare i dettagli).

 Infine ecco la base. Per dare massima attenzione al soggetto ho scelto un semplice prato (sintetico…) su un piano inclinato lievemente. L’inclinazione serve a far si che il figurino non rimanga troppo curvo su se stesso facendo quindi perdere visibilità alla tunica e al viso.

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