NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2009 - 2014

SS Sturmbannführer Fritz KLINGENBERG 2.SS DAS REICH

OPERAZIONE “BARBAROSSA”, RUSSIA 1941

Elaborazione componenti DRAGON, scala 50mm, prima parte

Ottobre 2014.

Modellismo

Pittura e grafica

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Un eroe nella DAS REICH, la realizzazione del soggetto

 Fritz Paul Heinrich Otto Klingenberg nacque nel 1912 a RÖVRSHAGEN nel MECLEMBURGO. Entrato nelle SS-VT nel 1934 (il primo nucleo della divisione DAS REICH), fu uno dei primi ufficiali delle WAFFEN-SS diplomatosi nella SS-JUNKERSCHULE di BAD TÖLZ. Assegnato alla SS-Standarte "Germania", pochi mesi dopo aver assunto questo incarico entrò nello staff di Paul HAUSSER che era stato nominato ispettore delle SS-VT.

 Dopo aver partecipato alla campagna di FRANCIA nel 1940, durante la quale venne decorato con la Croce di ferro di prima e seconda classe, raggiunse la notorietà per aver ottenuto la resa di BELGRADO, nel corso della campagna dei BALCANI, guidando un manipolo di uomini.

Il mattino del 12 aprile 1941, KLINGENBERG e otto uomini della sua compagnia motociclisti (aveva il grado di Hauptsturmführer) raggiunsero la capitale jugoslava dopo aver attraversato il fiume DANUBIO, nei pressi di PANCEVO. Utilizzarono una barca a motore perché impossibilitati ad attraversare il ponte fatto saltare in aria, dal nemico, poco prima. Dopo aver rimandato indietro due uomini con la barca, allo scopo di cercare rinforzi, KLINGENBERG e i suoi sei uomini si trovarono di fronte un reparto di venti soldati jugoslavi che, sorpresi, si arresero senza combattere. Poco dopo, a seguito di un breve scontro a fuoco, riuscì a impossessarsi di due camion militari e di un autobus con cui, aiutato da un civile di lingua croata catturato, raggiunse la città. Il manipolo di coraggiosi e temerari si diresse al Ministero della Guerra jugoslavo, lo trovarono abbandonato e decisero di dirigersi all'ambasciata tedesca dove furono accolti dal delegato militare tedesco, rimasto in città nonostante l'inizio degli scontri a fuoco.

 Alle ore 17 fu issata la bandiera nazista a dimostrazione dell'avvenuta conquista della città. Due ore dopo il sindaco di BELGRADO, recatosi all'ambasciata tedesca, "ufficializzò" la resa della capitale. Solamente il giorno successivo giunsero altre forze tedesche per assicurarsi il controllo totale della città. Per quest’azione KLINGENBERG fu decorato con la Croce di Cavaliere.

 In seguito guidò la 2a compagnia del 2° Battaglione di ricognizione SS fino al 1942, raggiungendo il grado di Sturmbannführer.

Dopo la sua partecipazione alla campagna di RUSSIA fu trasferito, con l’incarico d’istruttore, alla SS-JUNKERSCHULE di BAD TÖLZ.

 Nel gennaio del 1945, con il grado di Standartenführer, assunse nuovamente, dopo averla guidata per un breve periodo nel gennaio del 1944, il comando della 17. SS-PANZERGRENADIER-DIVISION GÖTZ von BERLICHINGEN rimanendo ucciso in GERMANIA, nei pressi di HERXHEIM, il 22 marzo 1945.

 

A destra Klingenberg durante la campagna di Russia nel 1941, a sinistra il SS Gruppenführer Paul Hausser.

Klingenberg era stato da poco promosso al grado di SS Sturmbannführer e nelle foto, di allora, spesso era ritratto con indosso una giubba con mimetica a “foglie di platano”, notare come la Croce di Cavaliere fosse stata resa ben visibile per ragioni di propaganda. (Fonte sconosciuta)

 

Realizzazione del figurino

 Il figurino nasce dopo una lettura di alcuni testi dedicati al periodo ultimo della Seconda Guerra Mondiale in GERMANIA. Tra le varie figure descritte c’era proprio quella di KLINGENBERG, ricordato appunto per la conquista di BELGRADO.

 Le parti scelte, gambe – busto – braccia, provengono da diverse confezioni di DRAGON mentre la testa e la fondina della pistola sono rispettivamente di VERLINDEN e ANDREA MINIATURES.

 Le gambe e gli stivali presentavano diverse imperfezioni. Gli stivali avevano le suole incise grossolanamente, per questa ragione le ho limate via e le ho ricostruite con un foglio di PLASTICARD. I pantaloni avevano diverse pieghe non di mio gusto e che ho tentato di modificare utilizzando dello stucco TAMIYA PUTTY. Purtroppo il polistirene con cui erano realizzati era di una particolare qualità per cui lo stucco non aveva facile presa; pur se fatto seccare a lungo, quando tentavo di limarlo o carteggiare, tendeva a staccarsi dalla superficie su cui era spalmato. A quel punto l’ho rimosso e ho proceduto limando il polistirene già presente. Altro problema che si è manifestato è stato quello per cui la carta smeriglia, che utilizzavo per rifinire le pieghe, tendeva a “impastarsi” dopo poche passate. Per nulla preso né dallo sconforto né dal desiderio di mollare il progetto, per rifinire ho utilizzato delle lame di bisturi tonde. Il polistirene produceva un effetto elettrostatico per cui, a lavoro finito, ho dovuto lavare il tutto abbondantemente con acqua e sapone.

 Il busto e le braccia hanno dato meno problemi e quindi il lavoro è proseguito più spedito, anche se altri problemi si presentavano nell’immediato.

 Il colletto della giacca di panno era stampato senza profondità, per cui ho asportato molto materiale della giubba mimetica. Alcune pieghe erano poco marcate e le ho rese più profonde con una lima e una piccola lama tonda di un bisturi.

 Le braccia, non essendo quelle realizzate per quel busto, le ho dovute ridimensionare intanto perché troppo grandi e poi per farle coincidere perfettamente con le sezioni delle due spalle. Le mani sono quelle originali DRAGON, mi hanno portato via parecchie ore (giuro!) poiché presentavano diverse imprecisioni e un risultato di stampa parecchio mediocre.

 Ho ripulito tutte le tracce di stampa che erano presenti sulla giubba, aggiunti i cordini per stringere la giubba intorno alla vita e al collo.

 Il cinturone degli ufficiali non aveva la fibbia a piastra ma quella con i due denti in vista. Quella che vi ho messo è prodotta da HISTOREX per i figurini napoleonici.

 La fondina della pistola è una copia di quelle prodotte da ANDREA MINAITURES, pezzo che era venduto separato in una bustina da cinque esemplari (non so se ancora in distribuzione oggi). La posizione della fondina l’ho ricavato incidendo il polistirene e poi forando per far maggiore presa con la colla cianoacrilica. Copiando dagli scultori di ALPINE MINIATURES, ho fatto si che la fondina “affondasse” nella giubba mimetica e non rimanesse in superficie com’era tipico dei figurini VERLINDEN.

 Infine la testa con elmetto realizzata in resina. E’ un pezzo VERLINDEN che da diverso tempo conservavo. Gli anni li mostra tutti, per cui era necessario ripulire il viso (specie guance e zigomi) e ricostruire l’orlatura del telino tramite del filo di rame. Avrei voluto correggere anche la fibbia del soggolo ma era in un punto dove sbagliare era un attimo e rischiavo di buttare via la testa.

 

 

Due foto di Klingenberg: con la giubba mimetica, dal disegno a foglie di platano, e con una giubba da ufficiale realizzata da una sartoria privata. (Bundesarchive).

 

Seconda parte, per continuare…

 

Bibliografia:

Gordon Williamson “Storia illustrate delle SS”, NEWTON & COMPTON EDITORI (2001).

Andrew Mollo "Uniforms of the SS, VOL.6", Windrow & Green - 1992.
Andrew Mollo " Le Forze armate della Seconda guerra mondiale", Ist. G.De Agostini 1982.

Andrew Steven & Peter AMODIO “WAFFEN-SS, uniformi ed equipaggiamenti”, ERMANNO ALBERTELLI EDITORE (1990).

Rivista periodica UNIFORMI & ARMI, Giugno1990.

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