NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2009 - 2014

SS Sturmbannführer Fritz KLINGENBERG 2.SS DAS REICH

OPERAZIONE “BARBAROSSA”, RUSSIA 1941

Elaborazione componenti DRAGON, scala 50mm, seconda parte

Ottobre 2014.

Modellismo

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Un eroe nella DAS REICH, la colorazione del figurino storico

 In questa seconda parte vi mostrerò la colorazione dello Sturmbannführer KLINGENBERG. Per motivi tecnici, ho ingrandito le foto e aumentata la luce in fase di scatto, questo comporta che il viso dia la percezione di essere dipinto con poche sfumature ma, credetemi, è solo un effetto ottico. Impicciolite una delle foto e vi accorgerete di ciò.

 Era il 1941 e da qualche mese era iniziata l’operazione “BARBAROSSA”, l’invasione del territorio sovietico e che sarebbe dovuta arrivare a MOSCA prima dell’inverno.

 Tutti gli effettivi della Divisione DAS REICH, che combattevano in prima linea, furono equipaggiati con giubbe mimetiche (“Tarnjacke”).

 Il soggetto dell’ufficiale delle WAFFEN-SS, KLINGENBERG, è solo lo spunto per approfondire la tecnica di colorazione della mimetica con disegno a “foglie di quercia”. Sicuramente lo Sturmbannführer, eroe della conquista di BELGRADO, sarebbe da riprodurre vicino a un sidecar BMW come narrano le cronache. Questo figurino, scratch nel senso più stretto del termine, è solo una sperimentazione per verificare il punto di massima coesione tra parte artistica e la replica fedele delle giubbe mimetiche a foglie di quercia che, in scale ridotte, non sempre è possibile raggiungere con risultati soddisfacenti.

 

 Nel 1941 l’uniforme completa, per un ufficiale delle WAFFEN-SS, comprendeva la classica feldbluse cui si sovrapponeva la tarnjacke per le azioni di combattimento o comunque come mimetica e per protezione dalla polvere e dalla sporcizia.

 Sin dai mesi di settembre, man mano che l’invasione tedesca penetrava in URSS, le temperature variarono verso il basso e i soldati tedeschi compresero che il loro equipaggiamento era non certo adatto alle temperature russe. Alcuni soldati testimoniarono che, già da ottobre, qualsiasi indumento era indossato pur di ripararsi dal freddo; così sopra le giacche di ordinanza era consuetudine sovrapporre anche le giubbe mimetiche.

 Quasi tutte le foto che ritraggono KLINGENBERG lo mostrano con indosso una giubba dal disegno “foglie di platano”. Questo tipo di mimetica l’ho già sperimentato con discreti risultati, quello a foglie di quercia mi rimane ancora non facile in alcuni passaggi.

 

 Ho provato a fargli indossare una variante. La versione è quella lato estivo in cui verde e marrone dominano.

 Le giubbe vere avevano il colore, di fondo, marrone e sopra macchie verdi con contorni di verde più scuro; quale e là ve ne erano di marrone scuro tendente al nero.

 Come illustrato per un sottufficiale dei carristi, lo SS Oberscharfuehrer Franz STAUDEGGER, io realizzo questa mimetica invertendo i colori.

 Stavolta ho estremizzato le sfumature aggiungendo del giallo base sia al marrone sia al verde. Il verde di fondo è più vivo di tono e lievemente più lucido rispetto a quanto realizzavo in passato. Mi sono accorto, nel dipingere la base di questo soggetto, che un colore più lucido, di fondo, permette di far risaltare i contorni delle singole macchie marroni e gialle.

 Un ultimo esperimento è stato quello di schiarire le macchie di verde piccole impiegando del bianco base direttamente, ovviamente rendendo più chiare le macchioline che sono in evidenza rispetto a quelle che restano tra le pieghe del tessuto (per esempio, vedere le foto del telino dell’elmetto).

 

 La giacca, se si osserva la foto, non aveva cucite le mostrine di appartenenza alle WAFFEN-SS e il grado sul colletto quest’ultimo in panno di colore bruno (un tipo di colletto che sarà anche dagli ufficiali, dal 1943 in poi, abbandonato per quello a risvolti aperti della medesima tinta della restante giacca), probabile che ciò fosse concesso dal regolamento ferreo per tutelarsi dal tiro dei cecchini che in genere miravano più frequentemente agli ufficiali che non ai membri della truppa.

 Per ragioni modellistiche, quindi allontanandomi dal dettaglio strettamente documentale e iconografico, ho aggiunto le mostrine che sono un prodotto fotoinciso dipinto con tecnica a tampone, sono prodotte da EDUARD (cod. TP527 German SS infantry Ranks WWII) e la qualità, di quest’accessorio, non è poi male e forse meglio delle classiche decal o dei trasferibili. Si tratta, a mio modesto avviso, di un prodotto che è ancora in fase di miglioramento, ma, e ne sono fermamente convinto, fra qualche anno la maggior parte dei novelli pittori di figurini storici utilizzerà questo tipo di accessorio. Del resto, oggi non utilizziamo le decorazioni fotoincise sostituendo quelle ricavate direttamente sull’uniforme in fase di scultura? Ne è l’esempio, la croce di ferro che ho posto al colletto e che, fotoincisa, è di gran lunga migliore rispetto a qualsiasi scultura, di questa decorazione, eseguita direttamente sul colletto. Dare spazio al nuovo fa parte delle necessarie qualità di un buon modellista…

 La tarnjacke l’ho arricchita di cordelline a giro vita e al colletto il cui colore è un marrone legno che ho schiarito con del bianco e tratteggiato con del marrone di partenza. Prima di dipingerle, però, le coloro di marrone scuro di modo che poi acquisiscano il massimo della profondità e non sia costretto a rifinirle rischiando di doverle rifinire troppe volte facendo assumere alla cordellina un volume esagerato.

 

 Stivali e cinturone, comprensivo della fondina, li ho dipinti in una tonalità cuoio sul rossiccio e forse sarebbe stato meglio puntare a una sfumatura sul giallo ocra, giusto per dare maggiore distacco con il marrone della mimetizzazione. Ho preferito, però, attenermi al progetto iniziale che prevedeva di fare della sperimentazione pertinente la mimetica a foglie di quercia piuttosto che dedicare troppa attenzione a dipingere in modo esasperato l’intero soggetto.

 Il giallo l’ho utilizzato per schiarire le macchie mimetiche marroni, come precedentemente ho descritto.

 Per gli stivali ho usato un marrone scuro che ho schiarito con del marrone legno e poi con del classico DESERT YELLOW n. 977 di VALLEJO.

 A colorazione terminata, ho invecchiato gli stivali con un passaggio molto lieve, tramite dry-brush, di una miscela di colore VALLEJO n. 826 (SS CAM. MEDIUM BROWN). Per un buon effetto, velato e privo di depositi, consiglio dei pennelli morbidi e non di setola dura, magari potreste riciclarne dei vecchi  che ormai non sono più idonei per dipingere i panneggi.

 

Per tornare alla prima parte dell’articolo…

 

Bibliografia:

Gordon Williamson “Storia illustrate delle SS”, NEWTON & COMPTON EDITORI (2001).

Andrew Mollo "Uniforms of the SS, VOL.6", Windrow & Green - 1992.
Andrew Mollo " Le Forze armate della Seconda guerra mondiale", Ist. G.De Agostini 1982.

Andrew Steven & Peter AMODIO “WAFFEN-SS, uniformi ed equipaggiamenti”, ERMANNO ALBERTELLI EDITORE (1990).

Rivista periodica UNIFORMI & ARMI, Giugno1990.

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