NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2009 - 2016 Lance
Corporal (Tenente), Corp of Military Police 46th
N. Midland – W. Riding Napoli
1943 Figurino HORNET, scala
50mm Ottobre 1998 |
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Il ventre molle Winston Churchill definì così l’Italia e il
ruolo che avrebbe avuto durante il Secondo conflitto mondiale. Dopo lo sbarco in Sicilia, il 10 luglio
1943, e la risalita della penisola con lo sbarco a Salerno, l’avanzata ebbe
un rallentamento progressivo in corrispondenza della Valle del Liri e l’assedio
di Monte Cassino. Negli anni successivi, dallo studio di diversi
documenti segreti degli angloamericani, emersero diverse informazioni sulle
modalità con cui fu condotta la campagna militare in Italia; lo scopo primo
era quello di tenere impegnate le forze dell’Asse per distogliere energie e
uomini dal fronte occidentale e da quello dell’est europeo. Due film Ci sono due pellicole molto importanti, e
belle, da vedere per rivivere la campagna italiana da parte degli
angloamericani: La Ciociara (1960, regia di Vittorio De sica) e La Pelle
(1981, regia di Liliana Cavani). Il primo era tratto dal libro omonimo di
Alberto Moravia; la seconda pellicola era basata sul libro omonimo di Curzio
Malaparte. Il revolver L’arma di ordinanza era di base un revolver,
a cui si poteva aggiungere un mitragliatore Sten. Le rivoltelle più in uso erano l’Enfield
Revolver No.2 Mk I oppure le Webley Mark IV e VI. Gli
speciali di NISE Altri
soggetti correlati Galleria 2°
Conflitto mondiale |
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Sempre bello,
anche dopo qualche anno Questo figurino fu realizzato da uno dei
mostri sacri della scultura: Roger SAUNDERS, fondatore e proprietario di
HORNET. Attualmente la sua produzione è quasi
interamente dedicata alle teste per figurini della Seconda Guerra Mondiale e
sono ritenute, incondizionatamente, tra le migliori presenti sul mercato. Della scultura originale ho sostituito solo
la mano sinistra perché presentava diversi eccessi di colata tra l’interno
delle dita. Foto promozionale del
soggetto originale prodotto da Hornet (Copyright Hornet) Il
soggetto, il Military Police, è stato realizzato in diverse scale da diverse
case ma quello HORNET sicuramente resta ancora oggi uno dei migliori. Medesimo soggetto in scala
120 mm di qualche anno fa e prodotto da Verlinden Production. Bella la
scultura ma la colorazione dell’uniforme non sembra convincerci (Copyright
IWM). Altri esempi si possono citare, nel settore
del polistirene iniettato, come la composizione di TAMIYA che offre un
discreto modello di motocicletta BSA ma una mediocre qualità nei due soggetti
che la compongono. Il set Tamiya ha qualche
anno ma almeno la moto è ancora degna di nota, meno i figurini
(www.tamiya.com). Altro esempio è la coppia di motociclette
TRIUMPH 3HW prodotte da BRONCO. Rispetto al precedente prodotto TAMIYA, le
moto sono caratterizzate da una quantità maggiore di dettagli e da
fotoincisioni, come i raggi per le due ruote. I figurini, invece, non sono al
livello che sarebbe richiesto dai modelli delle due moto. Le Triumph 3HW della
Bronco (www.cn-bronco.com) Per
quanto riguarda le riproduzioni, in scala, delle uniformi inglesi è bene fare
una considerazione quanto mai utile: vero che il Battledress è un’uniforme
semplice ma proprio per questo ogni difetto della scultura appare evidente
come una macchia d’inchiostro in un bicchiere di latte. Consiglio quindi di
scegliere con molta attenzione figurini in tema, facendo attenzione in modo
quasi maniacale a ogni dettaglio. Quelli più critici spesso sono: gli
scarponcini, le ghette e relative fibbie, la fondina, le tasche in genere. Questa foto mette insieme
MP sia inglesi sia americani nel nord Europa, i due MP sono in sella alla
Triumph 3HW (Copyright sconosciuto) Le
ghette, che erano in cotone ritorto il cui colore poteva essere un verde
oliva spento che tendeva al grigio, sono spesso un punto debole nella
scultura dei soggetti inglesi. Devo riconoscere che i figurini HORNET erano
quelli con la qualità migliore per questo dettaglio. Il
cappello era coperto con una tesa di stoffa rossa scura solo quando era
svolto il turno di polizia. La tesa era fissata con un elastico ed era poi
riposta dentro il cappello stesso. Importante controllare bene che la
scultura della tesa non abbia eccessi di colata che, una volta rimossi,
lascerebbero parecchio inestetica la scultura (a meno che non si voglia passarci altro tempo a scolpirla nuovamente
con stucco e quant’altro). Porta dispacci inglesi su
Triumph (Copyright sconosciuto) La
scena l’ho realizzata con accessori in polistirene, prodotti da TAMIYA e
ITALERI. Dopo averli colorati con acrilici, li ho caratterizzati con dei
colori a olio per dare la percezione che fossero usurati e abbandonati vicino
a un binario ferroviario. |
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