NISE "work-shop" 2009 – 2024 US Regular Union infantryman, uniforme da combattimento American Civil War 1861-1865 Figurino 50mm di
serie Febbraio 2024 |
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Il figurino Nel 2023 avevo acquistato due scatole base
della ICM (https://icm.com.ua/)
per la realizzazione di figurini, in polistirene da 50mm, con le uniformi dei
due schieramenti della Guerra civile americana che si svolse tra il 1861 e il
1865. Dopo aver realizzato un fante dell’Esercito
Confederato del Sud, ecco la realizzazione di un soggetto dell’Esercito dell’Unione. All’incirca, la qualità del polistirene è
simile a quanto da me realizzato dal kit “sudista”, anche se, a mio modesto
avviso, ho trovato migliore la stampa del kit “nordista”.
Brevi cenni alle
uniformi dell’Esercito dell’Unione L’esercito degli Stati Uniti d’America, fino
al 1860, era costituito da soli volontari e quasi tutti impiegati nella
fanteria per un numero approssimativo di circa 16.000 uomini. A cavallo, vi erano
solo tre reggimenti mentre un numero maggiore di uomini era impiegato in
Marina e in Artiglieria la quale era quasi tutta impiegata nelle difese
portuali e costiere, meno del dovuto il numero di specialisti di artiglieria
da campo. La qualità delle uniformi era in genere
apprezzabile, non aveva senso scontentare dei volontari dando loro uniformi
scadenti e materiale di mediocre funzionalità. La truppa non era concepita, fino al 1860,
per lunghi spostamenti e relative campagne nelle zone di guerra. Di fatto,
non vi erano nazioni avversarie, tolto il Messico, che potessero essere
propense ad attaccare gli stati dell’Unione. Per tale ragione, il soldato non
aveva zaini o materiale per la vita al di fuori delle caserme e dei campi
base. Oltre alla divisa, alla biancheria intima e
alle scarpe, l’equipaggiamento era molto ridotto per cui vi era in dotazione
una borraccia, una sacca porta vivande, pochissime le stoviglie per consumare
e cucinare pasti all’aperto. Con lo scoppio del conflitto secessionista
alquanto repentino, nell’aprile del 1861, non vi fu il tempo per produrre e
distribuire posate, piatti, gavette e padellami di sorta per cucinare. In
molti casi, per i primi periodi del conflitto, persino l’esercito del Nord
dovette ricorrere alla confisca di quanto era mancante o comunque contare sul
fatto che i soldati si procurassero quanto necessario per i periodi in cui si
spostavano da un campo di battaglia all’altro. Diverse testimonianze di allora, giunte a
noi perché riportate nelle lettere che scrivevano ai loro cari, raccontano di
come spesso si dovevano escogitare soluzioni davvero campali per poter
cucinare e consumare i pasti. Per esempio: vista l’assenza di padelle, i
soldati utilizzavano delle vecchie borracce di metallo tagliate a metà a cui
era aggiunto un quanto mai rozzo manico ottenuto da un ramo o da un pezzo di
qualche mobile recuperato durante gli espropri nelle case che alle volte
erano oggetto di saccheggi. Tazze e posateria distribuite erano di
materiale metallico di mediocre qualità e quando era possibile il saccheggio
aveva due scopi primari: reperire ulteriore cibo e poter sostituire quanto in
dotazione. Immagini, nomi di prodotti, marchi, sono:
tutelati dai rispettivi copyright se registrati o non scaduti, fanno
riferimento e solo ai loro legittimi proprietari. |