Biondetti
again
Per la quarta volta vinse Clemente Biondetti stabilendo il record di
vittorie. Le bellissime Ferrari (166 MM Barchetta Touring)
arrivarono prima e seconda con Felice Bonetto.
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L'Italia della Mille
Miglia nel 1949
L'edizione
del 1949 vide l'iscrizione di 333 equipaggi. Piloti e macchine
straniere si presentarono sempre più numerose alla gara; non mancarono
comunque i costruttori artigianali che rielaboravano auto
derivate dalla produzione di serie. Giusto per citarne
alcuni:Vittorio Stanguellini, a Berardo Taraschi con le Urania, alle
piccole case romane di Giannini e Patriarca, a Ermini di Firenze,
Parisotto di Padova, Volpini e Degrada di Milano, Moretti e Nardi di
Torino.
Il modellino in scala 1/43 é prodotto da STARLINE che produce
un'altra versione sempre partecipante a un'altra edizione della
Mille Miglia.
Ho smontato il sarcofago e ridipinto
il pianale interno e quello esterno, i sedili, il volante e leve varie. Le due viti di
serraggio sono nascoste rispettivamente: quella anteriore sotto il
blocco del cambio, quella posteriore sotto il serbatoio. Ovviamente
la più difficile da trovare é quella anteriore dato che occorre
letteralmente far saltare via il blocco cambio.
Per fare ciò occorre
fare molta attenzione perché si lavora con la plastica e il finto
blocco é incastrato con 2 prigionieri e molta colla. Il resto é
facile da smontare ma occorre fare attenzione ai cerchi perché sono
in plastica dipinta e quindi la vernice é rimasta morbida, per cui
impronte e qualsiasi altro segno ci rimarranno per sempre. Unico
consiglio: non toccate i cerchi per nessuna ragione e ungeteli
lievemente con vaselina già in fase di smontaggio.
Stesso discorso per il volante, che é stato dipinto con una vernice
rimasta morbida, molto particolare come forma e quindi non
sostituibile facilmente.
L'ho carteggiato con abrasiva n. 600 e poi ridipinto con acrilici.
Tutte queste operazioni vanno fatte non toccando il volante con le
mani o con altri attrezzi, pertanto l'ho lasciato montato al
cruscotto.
Terminata la ricolorazione del pianale
interno ed esterno, dei sedili e la finitura dell'abitacolo, ho pulito e
lucidato i vetri.
Ho incollato gli assi verificando che
il modello non zoppicasse, come colla ovviamente una a lenta
essiccazione.
Chiuso il sarcofago, ho riposizionato il serbatoio e la scatola del
cambio dipingendoli una volta incollati. Poi ho montato tutte le
parti esterne: tergicristalli fotoincisi, fanali anteriori
fotoincisi, fanaleria posteriore (questa autocostruita).
Lo scarico é quello di serie semplicemente pulito, allargato con una
punta per trapano e ridipinto in una miscela di silver + nero.
I cerchi e le ruote le ho pulite dalla vaselina e il tutto trattato
con un medium opaco acrilico. Non serve a molto, come protezione, ma
almeno involontarie impronte non lasciano segni profondi. Per
evitare ciò consiglio di avvitare il modello a una basetta di modo
che lo si possa maneggiare evitando "toccate" di sorta.
Le maniglie le ho ridipinte nelle giuste dimensioni e poi ho
aggiunto i nottolini delle serrature, questo dettaglio l'ho
realizzato con colla vinilica e colore silver.
Infine, le cromature le coperte con medium semilucido al fine di
evitare l'effetto artificiale che hanno quelle di produzione
(troppo lucide).
Mancando documentazione fotografica di
sorta, non so se effettivamente l'auto non aveva il numero di gara
dipinto anche sul bagagliaio posteriore. In genere le auto in gara,
alla Mille Miglia, erano numerate davanti, dietro e sulle fiancate.
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