NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2012

FERARRI 512 M
Pilota Arturo MERZARIO
300km DI IMOLA 1971, 1° assoluto (Campionato Interserie)
Elaborazione modello prodotto per le edicole, scala 1/43 (2012).

Modellismo

Pittura e grafica

Cinefoto

Genova per Noi

Una sport complessa
Nata come 512S, la vettura ebbe diverse vite fino a concludere la carriera nel campionato canadese/americano CAN-AM.

Fine dei 5000cc
Nel 1972 il regolamento dello sport prototipi cambiò e la cilindrata scese da 5000 cc a 3000. Per la 512 M significò la fine della carriera sportiva nel campionato mondiale sport e continuò con scuderie private nel campionato europeo interserie.

La prima gara é nel 70
La vettura partecipò alla 1000km d'Austria. Per 31 giri la vettura, pilotata dalla coppia Jacky Ickx e Ignazio Giunti, dominò la gara e il confronto con le Porsche 917. In seguito alla rottura dell'alternatore dovette ritirarsi.

A Imola per provare CAN AM
La vettura, con numero di telaio 1010, fu l'unica Ferrari ufficiale iscritta alla gara che si svolgeva nel circuito del Santerno. La gara era suddivisa in due manche; la somma dei punteggi decretava il vincitore.

Motore sospetto
Alla 300km di Imola il rumore, del motore della 512M di Merzario, era differente da quello solito del 5 litri a 12 cilindri. Per molti dei presenti ai box, parve chiaro che la Scuderia Ferrari sfruttava il regolamento dell'Interserie per sperimentare il futuro motore per le corse americane.

"Furia"
Era il soprannome che alcuni affibbiarono a Forghieri... senza offesa, un bellissimo appellativo!

 

 

 


Ferrari 512 M in versione rievocazione LE MANS.


Ferrari 512 S (fotografata nel 2009 da Brian SNELSON ©, WIKIPEDIA/FLICKR).


Ferrari 512 M della Scuderia MONTJUICH (Numero di Auto Sprint del 1971).

Una FERRARI che visse tre volte, e non benissimo
Aurturo MERZARIO ha saputo valorizzare questa vettura sport che non ebbe un percorso evolutivo facile. Il pilota comasco ne é stato un eccelso interprete.
Come al solito, dietro ai successi di un pilota del suo calibro, c'è una storia tutta i salita e con tanto di batti becchi tra chi progetta e chi guida. Ma é una storia che vale la pena conoscere, almeno per sommi capi.

La 512S ha risultati contraddittori, i piloti accusano la macchina e i suoi progettisti del fatto di non andare forte e non essere affidabile. Ovviamente progettisti e tecnici risposero per le rime: non sapete farla andare.
Enzo FERRARI ne ha le scatole piene della diatriba in casa Sua. Si accorda con il pilota collaudatore e centauro provetto, il monzese Tino BRAMBILLA, per verificare cosa non va e va. Dopo alcuni giri di prova, il pilota pare aver proferito le seguenti parole e riportate in WIKIPEDIA:

"Vuole che le dica la verità o le racconto delle balle?... Guardi, se qui sul volante ci mette un manettino, quest'auto diventa un tram"

Arturo MERZARIO (Foto copyright scaduto, WIKIPEDIA)

I tecnici si misero al lavoro e dopo diverse modifiche sia meccaniche sia di carrozzeria, la S venne trasformata nella M di "modificata". La linea fu snellita e cambiate le distribuzioni dei pesi dopo una rigida dieta. Sul motore alcune migliorie garantirono l'affidabilità per le gare di durata più impegnative.
Mauro FORGHIERI racconterà, anni dopo, che la S non aveva avuto nessuna verifica di sorta in sede aerodinamica e tantomeno furono svolte prove in galleria del vento, questo anche a causa del parallelo lavoro per la 312 P.
Nonostante i successi nell'Interserie, nel Campionato Marche Sport Prototipi di quel 1971 non ci furono piazzamenti di rilievo e il Campionato fu vinto dalla solita PORSCHE che continuava a contare e puntare tutto sulla 917.
Con il 1972 la vettura poté partecipare ad altre competizioni ma non ci furono mai vittorie eclatanti.
La vettura concluse la sua carriera negli USA dove partecipò al campionato CAN/AM, ribattezzata 712.

Le tre vite di un prototipo Ferrari
 Enzo FERRARI fu esplicito e diretto con Mauro FORGHIERI verso la fine del 1971. La FERRARI 512M adesso vinceva ma il commendatore fu lapidario: "... con la 512 il programma ufficiale é concluso..."

 E così la bella "Modificata" terminò di correre ufficialmente sotto lo stemma del Cavallino e venne adottata da team privati. I sogni durano poco e questa vettura ne fu un esempio. Il campionato del 1971 sarebbe continuato ma con lo sviluppo di una tre litri.

 Il modello del 512M, distribuito in edicola, ha dalla sua alcuni dettagli molto interessanti e altri che, ahimè, sembrano essere parte di qualsiasi modello die-cast della 512M prodotto in questi ultimi 30 anni.

 

 Pregevole la forma della scocca, la pulizia di fusione e la verniciatura ma un po' troppo stretta, era meglio quella prodotta da VEREM oltre vent'anni fa che aveva in grossa misura ridotto tale inestetismo.
 Buona la qualità le vetrature che comprendono le finestrature laterali già stampate in rilievo positivo e con la definizione della parte scorrevole.
 I cerchi sono fedeli e proporzionati, ottima la stampa FIRESTONE sui pneumatici.
 Non eccezionali le pinne posteriori, belle come fusione ma non come fissaggio al cofano posteriore.
 Il retro della vettura é approssimato e non all'altezza di una produzione corrente: le marmitte in uscita sono solo due contro le 4 almeno visibili, la ruota di scorta é mancante e al suo posto vi é una paratia di plastica. Il gruppo ottico é molto generico.
 L'interno é al minimo tolta la cruscotteria che é invece ben dettagliata. Il sedile é immancabilmente lontano (a dismisura) rispetto al volante (errore che dai tempi delle versioni SOLIDO e VEREM si ripete su quasi tutti i modelli compresi kit blasonati).
 Bella la fanaleria anteriore mentre sempre di bassa qualità il tergicristallo; é sempre il solito dagli anni 90 ad oggi, magari é arrivata l'ora di cambiarlo, o no? I tappi del carburante e del radiatore sono sempre prodotti con una fantastica, quanto inutile, cromatura.

 Se non ci si fa prendere dal panico, e non ci si lascia andare al tabagismo nervoso, qualcosa si riesce a correggere per ottenere un pregevole modello da collezione.
 Smontato il sarcofago inizio a rielaborare l'abitacolo. Il sedile l'ho ripulito e ridipinto con un rosso arancio e sfumando le parti all'interno. Le cinture di sicurezza le ho realizzate in carta e ho impiegato una fustella (di mia fabbricazione) per realizzare le fibbie di regolazione delle cinture.
Tramite delle foto di una replica della vettura, ho arricchito l'interno con dei cavi e la centralina elettronica (quella gialla sulla destra).
 Ho sostituito il tergicristallo con uno fotoinciso, ridipinto i tappi del carburante, aggiunti gl'interruttori per l'estintore e lo stacco batteria applicando anche i relativi adesivi di segnalazione.
 Per i fanali ho realizzato le viti di fissaggio del plexiglass protettivo.
 Ho sostituito lo specchietto retrovisore centrale con una replica VITALONI prodotta da TRON, questa ridipinta in rosso come appare dalle foto dell'epoca.
 Ridipinti e dettagliati i fanali posteriori (manca quello centrale quadrato).
 Le cerniere delle portiere le ho dipinte di rosso (ma perché le hanno dipinte in color metallo?) e aggiunte le relative serrature di apertura. In merito ai cerchi, il rilievo del dado centrale lo metto in evidenza grazie a del colore ad olio diluito.

 Ci sono alcuni miglioramenti che successivamente ho scoperto di poter apportare alle 512M.
 Il primo riguarda l'abitacolo, realizzando la finestratura posteriore, dietro la testa del pilota. Sarà sufficiente tagliare e limare la parte, che si vede nella foto, della cellula e che ha in rilievo quello che era il rollbar interno.
 Le portiere possono essere arricchite, al loro interno, della maniglia di chiusura, realizzata allora con un cavo in acciaio. Modellisticamente la realizzazione può essere fatta con filo di rame e foglio di lamierino.
 La coppia di marmitte mancanti si possono ricavare da tubetto di ottone da 3mm di diametro, scaldato e piegato per avere un minimo di curvatura rispetto a quelle già presenti; per il fissaggio si può bucare la paratia già presente e su cui é saldato il blocco motore e le marmitte.


A sinistra John SURTEES e Mauro FORGHIERI nel 1965
(Foto di Lothar SPURZEM ©, WIKIPEDIA)

Galleria race-car pista

Galleria race-car rally

Galleria race-car competizioni varie

Documentazione race-car 

 

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