NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2012
FERRARI 308 GTB "Carma FF" (Gruppo 5)
Piloti Carlo FACETTI e Martino FINOTTO
SEI ORE DI SILVERSTONE, 1981. Ritirati al 95° giro.
Elaborazione modello prodotto per
le edicole, scala
1/43 (2013).
Pezzo unico
Anche questa vettura é stata una
elaborazione su base FERRARI per un pezzo unico. Venne ideata nel
1979 sulla base della 308 GTB di serie.
Il motore non é
tutto
Potrà suonare strano ma
la vettura era troppo potente in quanto a cavalli, con un motore V8
di 3000 cc che erogava fino a 750 CV e che avrebbe permesso di
superare la velocità di punta ben oltre i 400 km/h. Il problema era
che la meccanica, il cambio e le sospensioni, non erano adeguati a
tanta potenza.
Fragile!
Tolta la vittoria a Vallelunga nel
maggio dell'81, la Ferrari Carma FF dovette quasi sempre ritirarsi
per noie meccaniche. Tra le cause di tali guasti vi erano i pochi
collaudi svolti e la mancanza di denaro per produrre accessori
all'altezza di tanta potenza.
Le PIRELLI
Le gomme, secondo la Pirelli stessa,
non potevano reggere le velocità che la vettura poteva a sua volta
toccare.
No Le Mans
Martino Finotto aveva ambiziosi
progetti per la sua vettura prototipo da Gruppo 5. Tra questi, in
primis, la partecipazione alle 24 ore di Le Mans. Ma pi non se ne
fece nulla dato che la vettura non era all'altezza di tale sforzo
agonistico.
Il gentleman
ligure
Martino Finotto, ligure di nascita,
non era solo un valente imprenditore ma un pilota a tutti gli
effetti. Egli corse sia per passione sia per ragioni
semiprofessionali in scuderie ufficiali come Jolly Club e Lancia HF.
Altre Ferrari...
Pulizia della scocca, un
lavoro necessario
In genere non mi dedico nel descrivere dettagli di questo tipo, perché
suppongo che qualsiasi modellista si sia preoccupato di compiere
ciò, ma stavolta raccomando di lavare con scrupolo la scocca tutta.
Le scritte delle sponsorizzazioni non sono decal, ma sono ottenute a
tampone, per cui acqua e sapone toglieranno lo sporco e i segni
presenti.
Non usate solventi, alcol o paste abrasive, basterà del sapone per piatti
e molta pazienza.
Asciugate con cura, per evitare aloni di sorta, e poi lucidate con un
panno di lana morbida. Al termine otterrete una pulizia, della scocca, che
migliorerà il modello.
Fate attenzione ai cristalli perché si rigano facilmente, anche uno
spazzolino durante il lavaggio li potrebbe rovinare.
Tutto il fascino FERRARI
L'approccio con il
modello é stato coadiuvato da un'interessante articolo apparso
recentemente sul blog
www.grandiepiccoleauto.blogspot.it, che tratta una sofisticata e
scrupolosa elaborazione del modello prodotto per la grande
distribuzione (nelle edicole con la GAZZETTA DELLO SPORT).
Confesso che il modello, come prodotto, presentava diverse imperizie di montaggio, tracce d'impronte ovunque (macchiate di colla, per cui permanenti) e una generale poca pulizia della scocca e dei vetri (questi in alcuni punti erano rigati); l'insieme quindi propendeva per il "lasciamo stare" per dedicarsi ad altri modelli con un'immagine più accattivante e con meno problemi tecnici. Ma era forte l'idea di provare una elaborazione specifica, per il gusto poi di confrontarsi con modellisti di alto livello che a loro volta avevano elaborato il medesimo prodotto..
Il pianale interno e tutto quello che vi era, é stato facile da rimuovere anche se il rollbar è sottile e molto fragile. Seguendo le indicazioni di Umberto CATTANI, autore dell'articolo ispiratore, ho concentrato le mie attenzioni sul rifacimento degli interni e del pianale posteriore che va ridipinto ex novo.
Il cruscotto si può arricchire facilmente e in più ha già presente la pedaliera. Purtroppo la mancanza di documentazione fotografica mi ha spinto ad aggiungere i dettagli con l'aiuto della fantasia e non con il criterio della documentazione.
Il sedile del pilota di serie. Il colore delle cinture é sbagliato e già per questa ragione sarebbe il caso di rielaborarlo da zero. Pur se ritengo di ottenere delle buone rielaborazioni dei sedili, qualcosa si può ancora migliorare nella parte degli attacchi.
Gl'interni una volta terminati, l'ultimo elemento che ho montato é il rollbar che richiede molta grazia nella sua gestione vista la fragilità degli attacchi tra i singoli elementi. Il pianale posteriore l'ho ridipinto come indicato da CATTANI.
Dettaglio dell'intero abitacolo e dei due estintori. Ambedue li ho autocostruiti con due sezioni di tondino di resina, dipinti e arricchiti con attacchi vari e le relative etichette.
In opposizione alla foto precedente, sempre un dettaglio dell'intero abitacolo e dei due estintori. Quelli originali erano decisamente fuori scala e con un rilievo di fusione che li avrebbe resi poco apprezzabili in sede di montaggio finale.
Anche gli esterni sono stati
elaborati anche nei più piccoli elementi (vedi sopra la foto della
presa d'aria che ho ripulito dalle sbavature di fusione e ridipinta
della medesima tonalità della scocca, le rivettature laterali ben
visibili nell'ultima foto a sinistra), tutti dettagli che ho
inserito cercando di seguire le indicazioni dell'articolo e
verificando attentamente le foto a disposizione con il fascicolo
allegato al modello e al materiale reperito in rete.
I fari posteriori li ho ridipinti con colori VALLEJO trasparenti
(arancione e rosso) coperti con del trasparente lucido. I fari
anteriori li ho sostituiti con una coppia fotoincisa (Equipe TRON) e
poi chiusi con due scocche trasparenti in acetato (ho aggiunto le
quattro viti di fermo anche se nella realtà erano sei per ogni
faro).
Non disponendo di materiale fotoinciso, come i ganci vari, li ho
realizzati in proprio pur consapevole dei limiti di dettaglio e di
scala. Lo stesso per i cerchi e le gomme, sono quelli di serie e
purtroppo non migliorano sensibilmente il risultato finale ma allo
stesso tempo sono dignitosi e possono essere posizionati facilmente
verso 'esterno per sembrare di sezione maggiore.
Galleria race-car competizioni varie
