NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop"
2009 - 2013
LANCIA STRATOS
RALLY |
Pittura e grafica | ||
La rivista AUTOSPRINT dedicò, alla Stratos vincitrice del Tour de Corse, la copertina del n. 46 nel novembre del 1975.
Un'altra significativa vittoria della Stratos di Chardonnet fu al Tour de France sempre del 75.
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LANCIA STRATOS
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Vista di fianco della "vettura di serie", da notare l'assetto ribassato e l'interspazio risicato degli pneumatici rispetto ai parafanghi in ambedue le versioni (foto HPI LTD ©).
La storia di una vittoria "di
serie"
Quest'ultimo fotogramma fa riferimento al Tour de France del 75 e mostra il cofano anteriore differente con un particolare spoiler. Due dettagli curiosi: l'aggiunta dello specchietto retrovisore dal passeggero la mancanza dell'antenna radio (AUTOSPRINT ©).
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Pochi mezzi ma tanta volontà e
voglia di vincere
Il modello della HPI Racing si smonta facilmente e le parti sono fissate con modeste quantità di resina termica, le parti in plastica invece tramite rivettatura a caldo. Il sarcofago é chiuso con due viti di cui quella anteriore nascosta sotto la piastra paracolpi. Pianale esterno e quello interno sono separabili. Il pianale interno l'ho smontato di ogni parte. Inoltre ho smontato il cruscotto e gli interni portiere.
Ho realizzato la finestratura posteriore
direttamente limando la piastra di separazione motore-abitacolo,
asportato l'estintore fisso che é direttamente stampato sul pianale
davanti al copilota, via la leva del cambio che é troppo tozza e con
un pomolo stampato grossolanamente e l'estintore fra i due sedili,
via i sedili stessi che sarebbero belli ma hanno le cinture di
sicurezza stampate in rilievo e fuori scala (troppo strette). In
merito alla paratia, nel modello di serie é dipinta (completamente)
in color arancio.
Dalle poche foto dell'epoca parrebbe che vi fosse realmente il telo protettivo che LANCIA HF usava nel 75 per le proprie vetture e che era di quel colore. Ma in sede di montaggio tale dettaglio viene a scomparire per cui non si commette nessun errore se si lascia la paratia nuda. Non credo che fosse dipinta la paratia stessa ma che, al limite, fosse stata lasciata l'imbottitura di serie. Se si vuole ricreare il telo arancione lo si può fare con della carta velina colorata e incollata.
La foto qui sopra mostra i sedili realizzati in proprio (su base IXO MODELS), dipinti e incollati (vedere quelli per le altre STRATOS). Ho realizzato e fissato sulla paratia del motore gli attacchi delle cinture di sicurezza; la leva del cambio l'ho realizzata con uno spillo e la guaina di un filo elettrico di diametro molto (ma molto!) piccolo del tipo usato in elettronica. Poi ho costruito l'estintore fisso che nel 75 veniva montato sotto il cruscotto.
Utilizzando un foglio di stagno e del filo elettrico, ho costruito anche i pedali e il poggiapiede sinistro mentre la piastra di protezione dei piedi del copilota é quella originale stampata sul pianale.
Ed ecco l'abitacolo prima
dell'aggiunta del cruscotto e degli interni portiere, peccato che
questi ultimi non sono fedeli riproduzioni come quelli prodotti da
KYOSHO per la
STRATOS TURBO SILHOUETTE.
L'abitacolo completo costituisce
il "cuore" del modello. Quindi cerco sempre di dettagliarlo al
massimo, senza però esagerare.
Il cruscotto va completato in ogni parte dato che quello di serie é solo in rilievo ma privo di decal e colorazioni di pulsanti e strumenti vari. Per evitare monocromaticità, il cruscotto é un grigio scuro opaco mentre il volante é un grigio più chiaro e semilucido.
Tra i due sedili vi era un estintore mobile caricato ad Halon. Nella foto vi é a sinistra quello di serie e a destra quello realizzato in proprio con un semplice tondino di plastica tipo EVERGREEN.
La foto vi mostra due dettagli importanti. Il primo riguarda le ruote dove i bulloni devono essere riprodotti. Io ho utilizzato uno stuzzicadenti intinto nel colore acrilico nero appena appoggiato in ogni raggio. In caso di errore, l'acrilico si gratta via facilmente e si può ritentare fino a che non si raggiunge il risultato voluto. Il secondo é stato il dettagliare le luci di posizione dato che il colore argento era sbavato qua e la. Con molta pazienza, nel prossimo modello, tenterò di smontare le griglie anteriori per poi montare una luce in fotoincisione. Per questa volta, onestamente, va bene così.
Elenco ulteriori
dettagli che ho aggiunto analizzando varie foto di archivio e
presenti spesso in Internet.
Un ulteriore dettaglio può essere la piastra di protezione aggiuntiva sotto il blocco motore. L'ho realizzata in PLASTICARD e poi vi ho aggiunto quattro bulloni. Sulla piastra posteriore, all'altezza dello scarico sinistro, ho montato un gancio traino dipinto in colore giallo. Un gancio simile l'ho montato sulla piastra anteriore a destra guardando i frontale dell'auto.
Ed eccomi arrivato al termine
della elaborazione. Alcune parti, quali fari e specchietto
retrovisore, li ho rifiniti con del trasparente acrilico per poterne
aumentare la brillantezza. |
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