NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2009 - 2013

FERRARI 212 INTER BERLINETTA VIGNALE
Equipaggio Efrain Ruiz ECHEVERRIA - Pedro Villegas BECERRIL.
TERZA EDIZIONE CARRERA PANAMERICANA 1952
.
Modello di produzione per le edicole, scala 1/43
Maggio 2013.

Modellismo

Pittura e grafica

Cinefoto

Genova per Noi

 

Il calcio che passione!
 Efrain Ruiz Echeverria era stato, in Spagna, un giocatore di calcio professionista che poi si era ritirato ed era tornato in Messico. Dopo il calcio si era cimentato in diversi sport.

 

L’anno dopo
 Echeverria riuscirà l’anno successivo a terminare l’estenuante gara classificandosi undicesimo assoluto. La miglior prestazione per un pilota messicano nei cinque anni in cui si disputò la corsa messicana.

 

Gara breve
 La gara di Echeverria non durò molto. Al termine della seconda tappa era in nona posizione, davanti ad un giovanissimo Phil Hill.

 Ma, alla terza tappa, una spettacolare uscita di strada lo costrinse al ritiro poco prima di arrivare a Mexico City.

Auto usate per il 1952
 La vettura era stata impiegata nel 1951 e venne importata in Messico da Franco Cornacchia, immancabile e intraprendente concessionario milanese e responsabile della Scuderia Guatalla, il quale si prese in carico di trasferire dall’Italia le Ferrari e seppe trovare due facoltosi sponsor che per varie edizioni sovvenzionarono l’impresa sportiva.

Poca documentazione
Nonostante fosse una gara con l’interazione e il patrocinio di scuderie, piloti e sponsor americani, la manifestazione arrivò fino al 1954. Poi venne soppressa dallo stesso Governo messicano e per molti iniziò la leggenda. Peccato che sia stata poco documentata a livello fotografico.

 

 

 

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Paco IBARRA su FERRARI 212 INTER (copyright sconosciuto, presente nel sito http://www.4shared.com)


Lo stato attuale della presunta FERRARI 212 INTER della edizione del 1952 (copyright conceptcarz.com)


Sempre la vettura della foto precedente vista dal suo “dietro”, da notare i ganci in gomma che non erano in uso nel 52, la nuova targa e il paraurti senza due rostri (copyright conceptcarz)

 

 

 

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Pochi dettagli e non certi
 Il modello della IXO MODELS, o meglio la base, è stata utilizzata per la replica della vettura con cui il pilota messicano Efrain Ruiz ECHEVERRIA (o ECHEVARRIA?) si iscrisse , come pilota privato, alla terza edizione della CARRERA PANAMERICANA (1952).
 Si trattava di una FERRARI 212 Inter berlinetta VIGNALE: un 12 cilindri di 2.000 cc, circa 150 cavalli con 5 marce e freni a tamburo.

 Il pilota messicano poteva contare, anche lui come altri, sull'appoggio della 1-2-3 PRODUCTOS e della SINCLAIR, la prima era un’azienda produttrice di oli e detersivi molto diffusa in tutto il Sud America mentre la seconda era nota per i combustibili e gli oli per autovetture. Fu accompagnato nella competizione da Pedro Villegas BECERRIL, con funzioni di meccanico e navigatore.

 All'edizione 1952 della CARRERA PANAMERICANA parteciparono nove FERRARI, distribuite tra 250S, 212 Inter, 212 Export, 340 Mexico e 340 America.

 Ognuna di queste vetture, da quanto ha scritto Umberto CATTANI, è stata riprodotta in scala 1/43 con esiti altalenanti. In particolare, il modello oggetto di questo work in progress venne replicato da STYLING MODELS ma è da “dimenticare” (così scrive e motiva CATTANI) “perché infarcita di troppi errori” (e viene da credergli dopo che la si è vista).

 L'uscita della versione prodotta per FERRARI COLLECTION ha riacceso il sacro fuoco delle FERRARI che parteciparono alla corsa sudamericana, trattandosi di una riproduzione appunto inedita come die-cast e in generale apprezzabile nella qualità della scocca e nella decorazione della livrea.

 

 Il modello, una volta smontato, mostra una certa parsimonia dei dettagli interni ed esterni.

 La scocca è stata dipinta rossa, tonalità di colore azzeccato ma, ahimè, questa è rimasta però “inquinata” da quella metallizzata che, aggiunta dopo, ha lasciato un effetto strass causato dalla sua vaporizzazione.

 Bene la livrea della 1-2-3 PRODUCTOS, anche se in alcuni punti è rimasta sbavata.
 Il pianale è davvero liscio e i terminali degli scarichi sono due tubicini pieni. Qualcosina in più? No?

 Gli interni sono ridotti all’osso e in grossa misura ricordano più quelli di un prodotto strettamente per la vendita nelle edicole datato ai primi anni del duemila.

 Infine i cristalli che sono in generale puliti ma molto spessi e poco lavorabili.

 

 Bene, il quadro non è dei migliori ma il modello ha tutti i numeri per dare seguito a un’ottima elaborazione, quasi simile a quella di CATTANI.
 Occorre quindi vedere il modellino con lungimiranza e non farsi prendere dallo sconforto sul da farsi.
 Per prima cosa ho elaborato il pianale sostituendo i due terminali di scarico con altri due ottenuti da un tubicino di rame.

 Poi vi ho aggiunto dei cerchi fotoincisi prodotti da EQUIPE TRON.

 

 Ecco il fondo piatto del modello, vi è una totale assenza di meccaniche di sorta.
 I cerchi e le gomme andrebbero posti più all’interno dei parafanghi.

 La scocca va ripulita dei tergicristalli, dei fanali e del parabrezza supplementare montato sul cofano anteriore (quest’ultimo può andare bene così, sostituirlo è uno sfizio in più).

 Per quanto riguarda i cristalli, quelli laterali erano chiusi dai due lati, erano puliti e in ordine ma troppo spessi e quindi con l’effetto lente quando poi si guarda all’interno del sarcofago una volta chiuso.

 

 

 A questo punto, per dare visibilità interna, ho tagliato quello del guidatore e l’ho ricostruito con dell’acetato, poi l’ho ricollocato ma in posizione arretrata.

 Le foto, la prima che ritrae la FERRARI 212 INTER con a fianco una LANCIA AURELIA B20 (elaborazione da una BRUMM che ha partecipato alla CARRERA PANAMERICANA del 1951 e guidata da Giovanni BRACCO) e quella qui sopra, evidenziano la visibilità ottenuta con questa semplice modifica; la visibilità interna della vettura è fondamentale per questo modellino per cui un po’ di pazienza e tempo occorrono inevitabilmente per poi godere alla vista degli interni dettagliati.

 La foto sopra e quella sotto mostrano la elaborazione degli interni. Il volante è un fotoinciso di EQUIPE TRON, i sedili originali li ho ridipinti in tonalità marrone (nella foto purtroppo appaiono giallo paglia), aggiunta una nuova leva del cambio e una per il freno a mano, aggiunta la strumentazione e una parte di cruscotto l’ho arricchita con un minimo di dettaglio, la ruota di scorta l’ho fissata con due cinghie incrociate fissate tramite due passanti al pianale (auto costruiti con del filo di rame) realizzate con carta e dipinte a cui ho aggiunto due fibbie, infine due maniglie interne alle portiere (anche queste realizzate con del semplice filo di rame)

 I sedili li ho arricchiti con le cinture di sicurezza a vita, su indicazione di CATTANI ho realizzato ciò ma non ho mai avuto riscontri documentali in merito.

 Esternamente ho completato la scocca con alcuni accessori fotoincisi e altri dettagli realizzati in proprio.

 Intanto ho sostituito i tergicristalli con una coppia prodotta da TAMEO.

 Altra sostituzione ha riguardato i fari anteriori prodotti da USA24H e distribuiti da TRON. Le luci di posizione e quelle posteriori sono di serie, le ho solo rifinite e poi trattate con della lacca trasparente lucida.

 I paraurti li ho ripuliti dai riscontri di colata e ritoccati con del SILVER della MAIMERI.

 Il parabrezza aggiuntivo, quella lastrina sul davanti del pilota, l’ho realizzata con dell’acetato mentre il suo supporto l’ho realizzato con il supporto per delle fotoincisioni (usate tutte le fotoincisioni, il supporto relativo non lo butto e lo utilizzo in queste occasioni).

 Per completare, ridipinte le maniglie delle portiere, profilate le depressioni cofani e portiere, lucidatura della carrozzeria.

Ecco qui, grazie a Umberto CATTANI per il suo close-up.

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