NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2009 - 2013 FERRARI 212 INTER BERLINETTA VIGNALE |
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Il calcio che passione! L’anno dopo Gara breve Ma, alla terza tappa, una spettacolare
uscita di strada lo costrinse al ritiro poco prima di arrivare a Mexico City. Auto usate per il 1952 Poca documentazione Altri
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Pochi dettagli e non certi Il pilota
messicano poteva contare, anche lui come altri, sull'appoggio della 1-2-3
PRODUCTOS e della SINCLAIR, la prima era un’azienda produttrice di oli e
detersivi molto diffusa in tutto il Sud America mentre la seconda era nota
per i combustibili e gli oli per autovetture. Fu accompagnato nella
competizione da Pedro Villegas BECERRIL, con funzioni di meccanico e
navigatore. All'edizione
1952 della CARRERA PANAMERICANA parteciparono nove FERRARI, distribuite tra
250S, 212 Inter, 212 Export, 340 Mexico e 340 America. Ognuna di queste
vetture, da quanto ha scritto Umberto CATTANI, è stata riprodotta in scala
1/43 con esiti altalenanti. In particolare, il modello oggetto di questo work
in progress venne replicato da STYLING MODELS ma è da “dimenticare” (così scrive e
motiva CATTANI) “perché infarcita
di troppi errori” (e viene da
credergli dopo che la si è vista). L'uscita della
versione prodotta per FERRARI COLLECTION ha riacceso il sacro fuoco delle
FERRARI che parteciparono alla corsa sudamericana, trattandosi di una
riproduzione appunto inedita come die-cast e in generale apprezzabile nella
qualità della scocca e nella decorazione della livrea. Il modello, una
volta smontato, mostra una certa parsimonia dei dettagli interni ed esterni. La scocca è stata
dipinta rossa, tonalità di colore azzeccato ma, ahimè, questa è rimasta però
“inquinata” da quella metallizzata che, aggiunta dopo, ha lasciato un effetto
strass causato dalla sua vaporizzazione. Bene la livrea della
1-2-3 PRODUCTOS, anche se in alcuni punti è rimasta sbavata. Gli interni sono
ridotti all’osso e in grossa misura ricordano più quelli di un prodotto
strettamente per la vendita nelle edicole datato ai primi anni del duemila. Infine i
cristalli che sono in generale puliti ma molto spessi e poco lavorabili. Bene, il quadro
non è dei migliori ma il modello ha tutti i numeri per dare seguito a un’ottima
elaborazione, quasi simile a quella di CATTANI. Poi vi ho
aggiunto dei cerchi fotoincisi prodotti da EQUIPE TRON. Ecco il fondo
piatto del modello, vi è una totale assenza di meccaniche di sorta. La scocca va
ripulita dei tergicristalli, dei fanali e del parabrezza supplementare
montato sul cofano anteriore (quest’ultimo
può andare bene così, sostituirlo è uno sfizio in più). Per quanto
riguarda i cristalli, quelli laterali erano chiusi dai due lati, erano puliti
e in ordine ma troppo spessi e quindi con l’effetto lente quando poi si
guarda all’interno del sarcofago una volta chiuso. A questo punto,
per dare visibilità interna, ho tagliato quello del guidatore e l’ho
ricostruito con dell’acetato, poi l’ho ricollocato ma in posizione arretrata. Le foto, la prima
che ritrae la FERRARI 212 INTER con a fianco una LANCIA AURELIA B20 (elaborazione da una BRUMM che ha
partecipato alla CARRERA PANAMERICANA del 1951 e guidata da Giovanni BRACCO)
e quella qui sopra, evidenziano la visibilità ottenuta con questa semplice
modifica; la visibilità interna della vettura è fondamentale per questo
modellino per cui un po’ di pazienza e tempo occorrono inevitabilmente per
poi godere alla vista degli interni dettagliati. La foto sopra e quella
sotto mostrano la elaborazione degli interni. Il volante è un fotoinciso di
EQUIPE TRON, i sedili originali li ho ridipinti in tonalità marrone (nella
foto purtroppo appaiono giallo paglia), aggiunta una nuova leva del cambio e
una per il freno a mano, aggiunta la strumentazione e una parte di cruscotto
l’ho arricchita con un minimo di dettaglio, la ruota di scorta l’ho fissata
con due cinghie incrociate fissate tramite due passanti al pianale (auto costruiti con del filo di rame)
realizzate con carta e dipinte a cui ho aggiunto due fibbie, infine due
maniglie interne alle portiere (anche
queste realizzate con del semplice filo di rame) I sedili li ho
arricchiti con le cinture di sicurezza a vita, su indicazione di CATTANI ho
realizzato ciò ma non ho mai avuto riscontri documentali in merito. Esternamente ho
completato la scocca con alcuni accessori fotoincisi e altri dettagli
realizzati in proprio. Intanto ho
sostituito i tergicristalli con una coppia prodotta da TAMEO. Altra sostituzione
ha riguardato i fari anteriori prodotti da USA24H e distribuiti da TRON. Le
luci di posizione e quelle posteriori sono di serie, le ho solo rifinite e
poi trattate con della lacca trasparente lucida. I paraurti li ho
ripuliti dai riscontri di colata e ritoccati con del SILVER della MAIMERI. Il parabrezza
aggiuntivo, quella lastrina sul davanti del pilota, l’ho realizzata con
dell’acetato mentre il suo supporto l’ho realizzato con il supporto per delle
fotoincisioni (usate tutte le
fotoincisioni, il supporto relativo non lo butto e lo utilizzo in queste
occasioni). Per completare,
ridipinte le maniglie delle portiere, profilate le depressioni cofani e
portiere, lucidatura della carrozzeria. Ecco qui, grazie a Umberto CATTANI per il suo close-up. |
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