NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2009 - 2013 SEAT
124, 2000cc |
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Campione
a 2 e 4 ruote Ancora in circolazione? Altri soggetti correlati |
Nota 1: in alcuni forum spagnoli,
alcuni iscritti affermano che i colori riprodotti non sono esatti. Il colore
della carrozzeria può variare notevolmente con piccoli sbalzi di luce.
Stabilire se il modello è stato colorato, con pantoni corretti, non mi è
stato possibile. In alcune foto, il giallo pare più scuro mentre in altre appare
chiaro e corrispondente al VALLEJO n. 953. Lo stesso discorso vale per il
blu. Nota 2: sembrerebbe che il modello
sia ancora esistente.
Immagini, nomi di prodotti, marchi, sono:
tutelati dai rispettivi copyright se registrati o non scaduti, fanno
riferimento e solo ai loro legittimi proprietari. |
Olè! Dalla Spagna con furore Eccolo il modello che desideravo per prendermi
una felice pausa dopo un anno di tante elaborazioni in scala 1/43. Si tratta
della 124 di 2000cc che corse nel 1979, come Gruppo 2, nel Campionato Turismo
spagnolo. Il pilota era il polivalente Salvador
"Nen" CAÑELLAS (2). Il
modello è di produzione ALTAYA, per la distribuzione nelle edicole spagnole.
In ITALIA ne sono arrivati alcuni esemplari per ovvie ragioni di giro del
mercato europeo. Prima di acquistarlo, ad una mostra scambio,
via Internet ho verificato la qualità della riproduzione; una veloce letta
con lo smartphone mi ha dato qualche indicazione su questa vettura in scala.
I commenti nei forum spagnoli non erano dei più entusiasti (1) ma mi avevano
anticipato pregi e difetti che avrei portato a casa. Alla fine è scattato il
colpo di fulmine e l’ho comprato, anche perché complice di ciò è stato il
basso prezzo. Ero
deciso a farne una elaborazione personalizzata dato che il modello ha una
serie di inesattezze storiche e alcuni difetti di lavorazione che,
inevitabilmente, non avrei potuto eliminare. Intanto occorre precisare che il modellino
deriva dalla versione stradale in scala 1/43 e non è stato realizzato
specificamente per le versioni da gara. Prima inesattezza sono i passaruota
che sono proprio sbagliati e che non si possono modificare se non
sverniciando il modello e creando apposta questa parte di carrozzeria magari
usando del PLASTICARD. I
cerchi in teoria sarebbero giusti ma sono troppo piccoli e molto stretti,
adatti a una versione rally ma non certo per la pista. Li ho sostituiti con
altri sempre ALTAYA (della FIAT
ABARTH 131, che poi erano anche
presenti nei modelli delle FIAT ABARTH 124 coupè) che però ho sverniciato usando alcool, ridipinto e
rifinito con colori acrilici. Occorre alzare l’assetto, visti i cerchi di
diametro maggiore, e questo lo realizzo sempre con una rondella incollata al
pianale nel foro che collega il pianale alla scocca. L’interno è quasi tutto da rifare. Via i
sedili di ALTAYA e sostituiti con altri due di cui uno da gara e uno di
produzione di serie (così imponeva il
regolamento del Campionato Turismo). A quello del pilota ho aggiunto le
cinture di sicurezza. Il rollbar
è in plastica sottile e in alcuni punti dei segmenti erano deformati. Li ho
tagliati via e sostituiti con del tondino di rame. Ho stuccato la gabbia con
del TAMIYA PUTTY (sciolto con acetone)
e riverniciato. La copertura di stucco evita che il colore scivoli via dal
rame e che quest’ultimo ossidi facendo poi staccare il pigmento. Per
completare gli interni, ho aggiunto un estintore e della strumentazione sul
cruscotto. La leva del cambio l’ho sostituita con uno spillo a cui ho reso
tondeggiante la testa. Volante, freno a mano e specchietto
retrovisore interno sono quelli originali. I retrovisori laterali li ho
rifiniti e dipinti in nero semilucido. Il pianale
esterno va modificato. La piastra paracolpi presente nel modellino non
c’entra nulla e comunque è fuori scala. Ho tappato i fori tramite cui era
fissata con quattro perni. La marmitta va tolta dalla parte finale. Per
evitare di dover fresare la presenza di questa, ho ricreato una traccia
simile dall’altra parte del telaio dando così l’effetto di due rilievi. Lo
scarico laterale l’ho rifinito con l’immancabile tubetto di alluminio. I
vetri non li ho smontati perché che erano fissati con sei (!) rivetti. Li ho
puliti a secco con dei cotton fioc e poi lucidati con panno per lenti e del
dentifricio (pochissimo!). Dalla
parte del pilota ho aggiunto il finestrino mancante, usando dell’acetato per
fotocopie. I
tergicristalli sono fotoincisi e prodotti dall’EQUIPE TRON. I ganci cofano li
ho realizzati con del filo elettrico mentre lo stacco batteria l’ho
realizzato con del polistirene scaldato e snervato per tiratura. I
fanali anteriori li ho sostituiti con una realizzazione molto artigianale ma
non del tutto da bocciare: sono in foglia di alluminio che ho tagliato e poi
incollato alla calandra; per dare loro la forma giusta mi è stato sufficiente
premere con un dito e il sottile foglio ha preso la forma esatta. Una volta
incollati, ho creato lo spessore del vetro con del trasparente per unghie (mi è stato prestato…). I
ganci di traino li ho dipinti di rosso per mio puro piacere, consapevole di
commettere un’inesattezza bella e buona ma gialli sarebbero stati
praticamente invisibili. Lucidatura finale, olè! Il modello è
terminato richiedendo un tempo complessivo di tre serate nel freddo inverno
di questo 2013. |
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