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NISE, Federico
Cavann@ in Genova "work-shop" 2016 FIAT ABARTH 750 RECORD MONZA ZAGATO Pilota: Girolamo CAPRA Primo di classe GT
MONZA, 1963 Rielaborazione modello per edicole,
scala 1/43 Settembre 2016 |
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Dati essenziali Motore di 747cc per 4 cilindri in linea, erogava una potenza di 57cv a
7000g/m, il tutto per una trasmissione posteriore con cambio a 4 marce.
Montava un sistema frenante a tamburo, pesava circa 570 kg e poteva
raggiungere una velocità massima di 190km/h. Altri
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Il modello originale, il numero di gara non mi ha
permesso di scoprire a quale competizione facesse riferimento Modello terminato, le diverse dimensioni della targa
prima di arrivare a quelle finali Immagini, nomi di prodotti, marchi, sono: tutelati dai
rispettivi copyright se registrati o non scaduti, fanno riferimento e solo ai
loro legittimi proprietari. |
Come
tanti anni fa Questo modello desideravo
rielaborarlo senza dedicare troppo tempo a ricerche affannose, dettagli
fotoincisi rarissimi, cerchi e pneumatici di alta qualità. Desideravo un
lavoro spensierato, come quando da ragazzino elaboravo i die-cast in
commercio utilizzando quello che avevo, con l’ingenuità di chi desidera
passare un pomeriggio spensierato senza la nevrosi di realizzare l’ennesimo
capolavoro da “Best of Show”. Così mi sono
prefissato il proposito di realizzarlo in un giorno solo, spensieratamente,
proprio come tanti (tantissimi!)
anni fa ero solito fare per trascorrere un sabato o una domenica. Il
modello è un classico da edicole, acquistato a una mostra scambio per la
cifra di 2€. Non era in cattive condizioni ma un po’ di lavoro si prospettava
pur puntando a una rielaborazione “light”. Per
prima cosa ho smontato il sarcofago verificando se qualche dettaglio fosse in
tenuta precaria. Dopo, bacinella con acqua tiepida e sapone per i piatti; il
modello l’ho lavato con un vecchio spazzolino da denti dalle setole decisamente morbide. Asciugato il tutto, sono tornato al
tavolo di lavoro per iniziare la rielaborazione. Ho
smontato tutti i dettagli che volevo o sostituire o rimuovere. In genere parto
dal davanti della vettura e procedo fino ad arrivare al retro: ho lasciato la
griglia con il logo, i fari principali e le luci di posizione, via i
tergicristalli, ho lasciato i vetri e lo specchietto posteriore interno, via
i gruppi ottici posteriori, via la targa. Il
pianale: non ho tolto le ruote perché i cerchioni erano già parecchio lesi e
forzarne lo sblocco dai perni avrebbe peggiorato le cose, i terminali di
scarico li ho lasciati. I
numeri presenti sulle portiere li ho rimossi con dell’acetone e del cotone,
al loro posto i nuovi numeri riguardanti la gara di MONZA. Partendo dal modello realizzato da BEST
MODELS, la foto sotto, ho identificato di massima
cosa sostituire o rimuovere. Nella foto sotto, ecco il pianale ripulito
dalle sbavature di lavorazione; vi ho aggiunto i due scarichi ottenuti con un
tubetto di alluminio e il fissaggio di due limitatori di rotazione degli assi (uso
della semplice guaina da filo elettrico incollata con colla cianoacrilica). Come
anticipato, i cerchioni non li ho smontati perché già in non buone condizioni
di loro (e certi segni, purtroppo, si
vedono anche a restauro finito), sicuramente non avrebbero retto
meccanicamente allo smontaggio e montaggio. Gli
interni sono molto semplici, basta riverniciarli in nero opaco e, in nero lucido, i sedili. Ho sostituito la leva del cambio e
aggiunto il pedale dell’acceleratore (anche
se poi si vedranno veramente a malapena). Di
seguito, due immagini che mostrano il frontale e il retro del modello. Sono
stati aggiunti i tergicristalli fotoincisi, le frecce laterali. I fari
anteriori sono quelli originali perché sono attaccati alle due palpebre
protettive e quindi niente fanaleria fotoincisa o in resina. Assente la targa
anteriore, non l’ho messa così come assente nel modello di BEST. Per concludere questo close-up lungo un giorno, ho aggiunto la
targa realizzata con un programma di grafica, stampata e successivamente
rimpicciolita fino alla misura da me desiderata. Ho cercato di migliorare i
gruppi ottici posteriori ma solo in parte ciò è stato possibile, una parte
del residuo di stampo non è stata possibile asportarla. |
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