NISE, "work-shop" 2009 - 2019 ALPINE
RENAULT A310 V6 Equipaggio Guy FRÉQUELIN
– Jacques DELAVAL, Gruppo 4, primi assoluti 20. Critérium des Cévennes (Francia), Novembre 1977 Elaborazione modello prodotto per le
edicole, scala 1/43 Gennaio 2019 |
||||||||||
Altri
soggetti correlati |
Immagini, nomi di prodotti, marchi, sono:
tutelati dai rispettivi copyright se registrati o non scaduti, fanno
riferimento e solo ai loro legittimi proprietari. |
Una
vincente ma non di tutto La
vettura francese nacque nel 1971 in sostituzione della A110. Per
diversi anni non fu oggetto di particolari attenzioni sul piano agonistico
visto che montava un modesto 4 cilindri da soli 125 cavalli. Fu
nel 1976 che si decise di montare il motore PRV V6 da 2.664 cm³, in grado di
erogare 150 CV a 6.000 giri/min. Fu duplice lo scopo: aumentarne le vendite
sia con intenti commerciali sia con quelli agonistici e non dubito che vi
fosse l’intenzione di partorire un modello in grado di contrastare lo
strapotere che allora aveva la LANCIA
STRATOS. I
successi non mancarono ma solo a livello francese e nel rally cross, mentre a
livello di mondiale rally la sua partecipazione non diede i risultati
sperati. La
vettura rimase in produzione fino al 1981. Il
modello qui elaborato non è stato distribuito in ITALIA ma solo in FRANCIA.
L’ho infatti acquistato a una mostra scambio da un rivenditore d’oltralpe. Non
a caso è stato realizzato e venduto nella versione di una delle più note gare
di rally francese, la Critérium des Cévennes. La
versione base, scocca più pianale, sono di derivazione IXO MODELS e
semplificate per la vendita nelle edicole. Vi
sono alcuni errori di realizzazione grossolani e altri un po’ più fini da
notare a prima vista. Nonostante ciò, si può tirarne fuori un
elaborato degno di nota. Parto dall’errore più evidente: lo spoiler
posteriore è stato realizzato errato in quanto nel modello poggia sia sulla
griglia motore sia sulla scocca; in realtà era totalmente poggiante sulla
griglia del motore. Un
secondo errore sono i cerchi che, sempre nel modellino, sono tutti uguali
mentre, quelli veri, avevano sì lo stesso diametro ma con profondità diverse. Infine, la riga rossa che correva lungo
tutta la vettura nel modello vi è solo sui parafanghi. Smontato il modello, ho ridipinto i sedili
che erano di colore azzurro, dipinto l’estintore e aggiunte le cinture di
sicurezza. Gli
specchietti retrovisori laterali li ho sostituiti con due in metallo bianco di
RACING 43. La
fanaleria anteriore sia di base sia supplementare andava bene così, solo una
lieve passata di trasparente lucido. I
ganci del cofano anteriore mancavano e li ho realizzati con il solito filo
elettrico e del lamierino bulinato. I
cerchi e le gomme sono di EQUIPE TRON, ho dovuto modificare gli pneumatici
posteriori in quanto erano troppo larghi per un’auto da rally. I
tergicristalli sono quelli originali, li ho solo rifiniti con un cutter molto
affilato. Aggiunta l’antenna realizzata con filo
elettrico e filo da pesca. Gli
scarichi li ho rifiniti con due tubicini di alluminio. Il
cruscotto della versione corse realizzato dalla RENAULT. Nella doppia foto si può notare la
differenza tra lo spoiler della vettura e quello, sbagliato, nel modello.
Errore che ahimè non si può correggere se non sverniciando e stuccando la
carrozzeria. Sempre con il solito filo elettrico, ho
realizzato i due tiranti dello spoiler. La
foto sopra mostra la versione rally cross pilotata nel 1977 da Jean RAGNOTTI
e vincitrice, quell’anno, sia del campionato francese sia di quello europeo
guidata da vinto da Herbert GRÜNSTEIDL. |
||||||||