NISE, "work-shop" 2009 – 2020

FERRARI 488 GTE (RISI COMPETIZIONE)

Equipaggio James CALADO – Giancarlo FISICHELLA – Toni VILANDER

24 ore DAYTONA 2017, 3° Classe GTLM

Elaborazione modello di produzione per le edicole, scala 1/43

Marzo 2020

1966, La prima gara e poi…

La gara di durata che si svolge ha Daytona ha visto la sua prima edizione nel lontano 1966 ed era valevole per il campionato mondiale endurance. Oggi la gara non fa più parte del campionato mondiale (WEC). La gara americana (sotto l’egida IMSA) ha però lo stesso regolamento tecnico della 24Ore di Le Mans (WEC) con la particolarità che nella gara american le Gran Turismo sono denominate GTLM (Gran Turismo Le Mans) mentre nel WEC sono denominate GTE (Gran Turismo Endurance).

 

Ricca presenza

All’edizione della gara americana, nel 2017, parteciparono oltre a Ferrari anche BMW, Corvette Racing, Ford e Porsche.

 

La prima vittoria

Ferrari vinse per la prima volta nel 1967, a Daytona, con la Ferrari 330 P4 guidata dalla coppia Bandini – Amon, di cui si ricorda anche il trionfale arrivo con altre due Ferrari a occupare tutti i posti del podio.

 

Altri soggetti correlati

 

 

 

 

 

 

 

 

Nise al cinema…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Segui anche…

 

 

Galleria race-car pista

 

Galleria race-car rally

 

Galleria race-car competizioni varie

 

Documentazione race-car

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto dell’abitacolo della vettura (Copyright 9tro.com)

 

 

 

 

Immagini, nomi di prodotti, marchi, sono: tutelati dai rispettivi copyright se registrati o non scaduti, fanno riferimento e solo ai loro legittimi proprietari.
Sono qui pubblicati a solo titolo di informazione non costituendo profitto di sorta in tale contesto.

Sognando Daytona

 Il modello mi ha attirato più per ragioni storiche che non modellistiche.

 Questa vettura, con motore 8 cilindri a V con circa 550CV e preparata dal team americano RISI COMPETIZIONE, ha partecipato alle 24 ore di DAYTONA 2017 nella classe GTLM classificandosi terza.

 Equipaggio quanto mai eterogeno con un inglese, James CALADO, l’italiano e sempre in forma Giancarlo FISICHELLA e infine il finlandese Toni Markus VILANDER, il tutto sotto la direzione del team americano RISI COMPETIZIONE.

 Nelle le prove di qualifica, la vettura aveva fatto il quarto miglior tempo con alla guida VILANDER. Durante tutta la gara aveva tenuto testa nella classe GTLM ma, a 30 minuti dal termine, la FORD guidata da Dirk MULLER (altri due piloti erano HAND e BOURDAIS, FORD GT del team CHIP GANASSI RACING che si classificherà prima nella classe GTLM) fece un sorpasso da brivido. La FERRARI n. 62 uscita di pista fu superata anche dalla PORSCHE (i cui piloti erano PILET/MOKOWIECKI/WERNER, PORSCHE 991 RSR del PORSCHE GT TEAM e classificatasi seconda). Terzo podio con un po' di dispiacere per i due sorpassi subiti poco prima di concludere la gara in modo vittorioso.

 

La vettura durante una gara (Copyright TrackWorthy.com).

 

Il Modello

 Questo modello è il primo di una serie dedicata alla FERRARI nel corso di tanti anni di competizioni; una raccolta quanto mai eterogena ma non da scartare come qualcosa di già visto.

 

 

 

 La verniciatura è di pregevole qualità mentre le parti in plastica sono nello standard dei modelli per edicole.

 Nelle forme, si può dire con tranquillità che il tutto è stato abbastanza rispettato, forse sarebbe stato necessario farla più bassa di tettuccio e con maggiore curvatura nella parte dei finestrini laterali. Per ritornare un attimo, alle parti in plastica, purtroppo gli specchietti laterali mi sono apparsi poco curati sia nelle dimensioni sia nella qualità della plastica ma comprensibile che, se questi fossero stati in scala, sarebbe stato molto difficile il montaggio e successivamente la manipolazione del modello.

 

 

 L’alettone posteriore era, al momento dell’apertura della box di plastica, deformato verso destra; problema che ho risolto scaldandolo con in solito phon e poi riposizionato tenendo l’alettone piegato dolcemente verso la parte opposta.

 

 

 Gli interni hanno un bel sedile e anche il volante a cloche non è per nulla malvagio. Peccato che l’estintore sia inciso sul pianale.

 Per il sedile, ho tolto le cinture di sicurezza in plastica e rifatte da zero. Una informazione che spero torni utile a chi desidera fare una medesima elaborazione: le cinture di sicurezza, delle spalle, devono essere lasciate molto lunghe altrimenti, quando si monta la rollacage, tenderanno a strapparsi. La foto sopra Vi mostra il posizionamento con dimensioni lunghe di ogni cintura; aiutandomi con il manico di un pennello le ho incurvate per evitare che la barra diagonale della rollcage le spezzasse.

 La rollcage è un filo sovradimensionata come diametro ma alla fine, visto che non appare troppo, ho deciso di quietare e lasciarla così come era.

 

 

 Sul pattino anteriore, quella parte orizzontale necessaria a dar maggiore aderenza al bolide, ho aggiunto in due sostegni a tirante.

 L’antenna più grande, non era di mio gusto e ho deciso di rifarla. Problema riscontrato è che il foro sul tettuccio è di un diametro non da poco. L’antenna, per tale ragione, l’ho rifatta con una base molto ampia (purtroppo…).

 

 

 Creative Commons License