NISE, Federico Cavann@ in Genova
"work-shop" 2009 – 2016 Fuori testo, cose
già scritte L’autodromo di
CASALE MONFERRATO a MORANO PO
(ALESSANDRIA), La sua breve storia Aprile 2015 |
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La favola di un piccolo autodromo nascosto nel cuore dell’Alessandrino Ci sono delle leggende, nel mondo dei
motori, che ancora oggi sono visibili e palpabili. Certo stiamo
parlando, in alcuni casi, solo dei resti nascosti dal passare degli anni. La storia dell’autodromo di MORANO PO è proprio una di queste; un piccolo autodromo sorto nel
cuore del PIEMONTE sulle sponde del fiume PO. Tramite Google Maps
(Nota 6) è possibile vedere il tracciato rispetto al fiume Po e al paese di
Pontestura. A destra, la parte più interessante
dell’autodromo e ancora oggi esistente pur se in completo stato di abbandono. La pista fu inaugurata il
19 marzo del 1973 ed ebbe come ospite di eccezione il pluri vincente Arturo
MERZARIO che, per l’occasione, percorse il piccolo tracciato a bordo di una
FERRARI 312 B2 (una Formula 1…),
stabilendo il miglior tempo (1’01"1), alla media di 145 km/h. La pista misurava 2460 metri di lunghezza,
era larga 11 metri ed era caratterizzata da 8 curve
di cui 6 a destra, era percorsa in senso orario (nota 2). Nell’insieme l’impianto era molto semplice e
spartano. Vi erano i box con gli uffici di gara posti sopra questi, uno spazio per il pubblico posto sempre sopra i
box, la torre dei cronometristi posta di fronte agli uffici della Direzione
di gara e infine uno spazio aperto per ospitare i team con le vetture e i
mezzi dell’assistenza. In occasione dell’inaugurazione gareggiarono anche la Formula 3 Italiana, gara vinta da un
giovane Pier Carlo GHINZANI, e il Challenge FORD ESCORT MEXICO. Un filmato
dell’ISTITUTO LUCE immortalò per pochi minuti quel fatidico giorno. Nell’ottobre di quell’anno, l’autodromo di
MORANO PO fu scelto come prima prova speciale della prima edizione del GIRO
D’ITALIA AUTOMOBILISTICO, edizione vinta dal
finalese Mario CASONI in coppia con il navigatore bolognese Cesare MINGANTI
su PANTERA DE TOMMASO. Tre immagini del 1973: ai due estremi due
fotogrammi tratti da un filmato dell’Istituto Luce che, per i cinegiornali
dell’epoca, fece alcune riprese il giorno dell’inaugurazione a cui partecipò Arturo Merzario con una Ferrari di Formula
1 (copyright Istituto Luce). Al centro, una cartolina dell’epoca che mostra
il rettilineo di partenza e i box (Nota 7, copyright
sconosciuto). Nonostante alcuni effetti naturali non ne
favorissero l’impiego, polvere e pioggia alle volte rendevano critica la
tenuta sull’asfalto, il circuito ebbe subito successo e fu teatro di prove e
gare di vari campionati italiani e svizzeri. Fra le gare più importanti la
Coppa Autodromo di Casale (22 settembre 1974) per le
Interserie e il Giro d’Italia 1973 e 1974. Anche Bernie
ECCLESTONE, si narra, s’interessò del progetto, al punto di acquistare un
immobile nei pressi del circuito (Nota 1).
Primo video dedicato alla pista di Morano Po,
realizzato con una infinita serie di riprese molto
suggestive e di dettaglio (Copyright ALBYPHOTOS). Nel
1974, con 17 competizioni, 2151 piloti e oltre
100.000 spettatori l’attività in pista raggiunse il culmine del successo.
Visti i numeri, si pensò di allungare la pista portandola a 4 chilometri, per aprirla a campionati internazionali
(Nota 2). Nel frattempo il circuito alessandrino
divenne il sito ideale per le prove delle riviste di auto e per le prove
private di marchi e scuderie. Tra il 1973 e il 1976 diversi progettisti si
proposero per poter allungare la pista affinché
potesse essere annoverata, definitivamente, tra i circuiti di livello
nazionale ed europeo. Nel frattempo però, nel 1975, cominciarono i
diverbi con gli abitanti di PONTESTURA (nel
cui territorio ricade parte del circuito) e CUNIOLO; questi lamentarono
il rumore conseguente e la presenza massiccia nei weekend di piloti e
spettatori.
Nel 1976 l’attività agonistica fu quindi
drasticamente ridotta per venire incontro ai pressanti reclami degli abitanti
locali; nonostante questo, alla fine dell’anno, il circuito fu chiuso. Le cronache raccontano che il 18 agosto
1977, su ordinanza del sindaco di PONTESTURA, una ruspa sfondò i cancelli e
distrusse 500 metri di pista, rendendola inutilizzabile. Nel 1980 la pista fu nuovamente resa agibile
e asfaltata con l’intento di riaprirla nuovamente alle corse ma il progetto
non decollò. Negli anni successivi furono fatti diversi progetti e tentativi
per riaprire l’autodromo ma nessuno ebbe seguito. Tre immagini negli anni compresi tra il 1974 e il
1977. Al centro si nota subito la Stratos Turbo che partecipò al 5° Giro
d’Italia automobilistico del 1977 (Nota 3, copyright
GRANDETAXIGIALLO). Oggi, la pista, si trova in un parco
naturale ed è un’area soggetta ad esondazioni del
fiume PO, due ragioni per cui potrebbe essere impossibile farla risorgere. Restano oggi il tracciato e la torre dei
cronometristi, la struttura box dei concorrenti, a rievocare quegl’anni unici la cui nostalgia pervade ogni centimetro
di quel consumato e vetusto impianto sportivo. Il circuito ha il manto in condizioni
precarie, buona parte della cinzione (che
aveva anche la funzione di fono assorbente) è crollata o è stata rimossa
per questioni di messa in sicurezza, restano ancora visitabili (con tutte le opportune attenzioni del caso)
i box con la relativa tribunetta e la torre dei cronometristi. Il circuito potrebbe essere ristrutturato
per ospitare gare di auto d’epoca, per attività d’intrattenimento motoristico
con impatti minimi sia a livello ambientale sia d’inquinamento acustico. Si
potrebbero quindi creare nuovi posti di lavoro, trasformando la località in
un nuovo riferimento per l’intrattenimento motoristico. Se tutto ciò non è
avvenuto, forse, significa che vi sono in gioco altri interessi economici e
imprenditoriali che non contemplano questo impianto storico; pare che si
attenda solo che la Natura se lo inghitta
cancellandolo per sempre. Grazie ai contributi video e foto, frutto
delle esplorazioni di molti appassionati delle
corse, oggi però si può ancora (chissà
per quanto) ammirare questo piccolo tempio dei motori le cui atmosfere
tipicamente anni ’70 non si sono per nulla dissipate.
Video molto breve ma entusiasmante realizzato con
ripresa camera car e da un drone
(Copyright ALISEIMEMORIES). Note: 1)
Guido De Carli -
www.gdecarli.it/index.htm 2) Samuele Prosino,
Il circuito di MORANO PO: dalla gloria all’abbandono -
www.pilotiemotori.blogspot.it/2014/06/il-circuito-di-morano-sul-po-dalla 3) Autodromo di MORANO DI
GRANDETAXIGIALLO - https://www.flickr.com/photos/25311068@N07/albums/72157633097472676 4) Aldo Rosso, Autodromo di Casala
Monferrato - www.facebook.com/media/set/?set=a.4489581203843.2187116.1419626640&type=3 5) Piero Cucca, Riapriamo la pista di MORANO -
www.facebook.com/groups/55558279007/ 6) Individuazione dell’autodromo tramite GOGGLE MAPS
https://www.google.it/maps/place/45%C2%B009'15.0%22N+8%C2%B020'49.0%22E/@45.1469039,8.3457541,2465m/data=!3m1!1e3!4m2!3m1!1s0x0:0x0 7) La foto è stata pubblicata su
www.gigleur.it/autodromo-di-casale-il-circuito-dimenticato-di-morano-po/ 8) Scansione copertina n. 44 AUTOSPRINT
del 1973, V8BLOG https://v8blog1973.wordpress.com/page/8/ Sono
ben accetti contributi video, foto e testi relativi al
circuito di MORANO PO. Coloro che fossero interessati a ciò, possono scrivermi
al presente link di posta elettronica. Immagini, nomi di prodotti, marchi, sono:
tutelati dai rispettivi copyright se registrati o non scaduti, fanno
riferimento e solo ai loro legittimi proprietari. |