Galleria Cinefoto
Documentazione Cinefoto |
Nel 1945 i vincitori attraversarono
Galleria Garibaldi
Fa sempre un certo effetto vedere la storia. Specie nel vederla attraverso un obiettivo e
non solo con i propri occhi.
Siamo nel lontano, eppur contemporaneo. 1945 alla prossima capitolazione del
Terzo Reich e dei suoi protagonisti.
Genova. Il 25 aprile é appena passato ma ancora si teme che qualche gruppo
isolato delle truppe tedesche o dei "repubblichini" sia intenzionato a non
arrendersi e a qualche gesto sconsiderato nei confronti delle unità partigiane
se non nei confronti della stessa popolazione.
LA galleria come si presenta oggi (foto dell'autore).
LA galleria fotografata il giorno 27 aprile (foto di proprietà
ARC Archive USA).
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Nella comune conoscenza di quel 25 aprile del 1945 si pensa che la guerra, come per incanto,
fosse cessata.
La storia, vera, non ebbe questo repentino sviluppo ma continuò a
raccontare gli eventi fino al giorno 27 aprile quando in quella mattina "Pittaluga"
( Paolo Emilio TAVIANI) giunse presso la stazione radio di Granarolo (Radio
Genova) e annunciò la capitolazione tedesca.
In quell'occasione pronunciò le
parole forse da troppi dimenticate: "Popolo genovese esulta. L'insurrezione, la
tua insurrezione, è vinta. Per la prima volta nel corso di questa guerra, un
corpo d'esercito agguerrito e ancora bene armato si è arreso dinanzi a un
popolo. Genova è libera. Viva il popolo genovese, viva l'Italia".
I soldati americani erano ancora fermi tra La SPEZIA e GENOVA
il giorno 25; solo all'alba del 26
il colonnello DAVIDSON, comandante in capo delle
missioni alleate, giunse alla sede genovese del COMITATO di LIBERAZIONE
NAZIONALE a San Nicola. Riuscì a contattare gli Americani della 92a Div.
BUFFALO, nel frattempo spostatisi da La SPEZIA e giunti in prossimità di
RAPALLO, affinché proseguissero dato che risultava libera
la statale per il capoluogo ligure. Solo nella giornata del 27 riuscirono ad
entrare in città.
Nella precedente giornata il generale tedesco
Guenter MEINHOLD aveva emanato l'ordine di resa, che in parte non venne
rispettato da gruppi isolati e che indusse alcuni ufficiali tedeschi a
tentare di rintracciarlo al fine di eseguire una sua sommaria esecuzione
(capitale) per tradimento.
Ma restiamo a quel 27 aprile, quando i soldati
americani entrarono in una città in cui finalmente "il cessate il fuoco" era una
realtà ben diversa da quella di quel caotico 25 mattina.
Il generale ALMOND, comandante in capo della
V armata americana, si recò presso il comando operativo del CLN, di stanza
nell'Hotel BRISTOL. Con l'operato delle forze partigiane e di liberazione,
che poneva fine agli scontri armati tra le varie parti in campo, si poté evitare
l'inutile morte di molti soldati dello Zio SAM.
La foto sotto ritrae il passaggio della 92a Divisione di fanteria il giorno 27
aprile.
Le due foto mostrano la Galleria
Giuseppe GARIBALDI che si trova tra Piazza del PORTELLO e Largo della ZECCA.
Se togliete le auto, le locandine del BUS, gli abbigliamenti delle persone che
aspettano il passaggio dei mezzi pubblici, al centro dell'arco il
fascio littorio e rimettendo i lastroni in granito al posto di quelle poco
estetiche pezze di asfalto, potreste avere la percezione che la storia riviva
nella nostra più consumata quotidianità.
Oggi la galleria é coperta di pannelli
foto-riflettenti mentre allora la volta era solo dipinta di colore biancastro.
Inoltre altri dettagli si possono "leggere" tra le due foto. Nella prima sono
completamente assenti i fili del tramways e le rotaie. Sui giardini superiori le
piante erano meno floride o forse ve ne erano in numero minore.
Infine la gente che in quel più caldo fine aprile, rispetto al gelido gennaio
della foto più recente, festeggiava l'arrivo degli Alleati e forse sperava in un
Italia finalmente non più in guerra. |