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"work-shop" 2009 – 2020 “Duello nell’Atlantico – The enemy below” Film, 1957 Agosto 2020 |
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La trama Il cacciatorpediniere americano, della
classe BUCKLEY, USS HAYNES, intercetta un sommergibile tedesco (U-Boot) nel
Sud dell'Oceano Atlantico. L’U-Boot deve incrociare una nave tedesca al fine
di farsi consegnare un codice inglese che permetterà ad altri U-Boot di
affondare le navi nemiche che costituiscono i convogli merci tra gli STATI
UNITI e l’INGHILTERRA. Il tenente comandante MURRELL ha il comando
della HAYNES, interpretato da Robert MITCHUM, è un ex ufficiale della marina
mercantile e ora ufficiale in servizio attivo nella Marina militare
americana. Nonostante la sua provenienza civile,
MURRELL si dimostra si dall’inizio del film un comandante determinato e
capace di affrontare il nemico rappresentato da un non tanto giovane capitano
von STOLBERG e interpretato dall’attore Curd
JÜRGENS, volto noto per aver interpretato diversi film di guerra e sempre
nella parte di un ufficiale tedesco. Nella prima fase del combattimento, l'U-Boot
ha la peggio e il comandante MURRELL mette in pericolo von STOLBERG e il suo
equipaggio con attacchi continui utilizzando delle bombe di profondità. Il capitano von STOLBERG riesce a far
credere che il suo sommergibile sia stato colpito gravemente e ne approfitta
per compiere una abile manovra diversiva con cui silurare il
cacciatorpediniere. Ben quattro siluri sono lanciati da prora dell’U-Boot e
due colpiscono in pieno la nave avversaria. MURRELL si rende conto che la nave sta
affondando ma tenta di sferrare l’ultimo colpo che metterà fine anche al
sommergibile tedesco. Simulando un incendio sul ponte principale
del cacciatorpediniere, per far sembrare la nave più danneggiata di quanto
non sia in realtà, ordina alla maggior parte del suo equipaggio di evacuare
nelle scialuppe di salvataggio, lasciando a bordo un minimo numero di marinai
per manovrare la sua nave. Come MURRELL aveva immaginato, von STOLBERG fa
riemergere l’U-Boot pronto a sferrare il colpo di grazia con i suoi siluri e il
cannone di coperta puntato sulla nave nemica. MURRELL allora ordina ai suoi
cannonieri di sparare prima alla poppa dell'U-Boot, mettendo così fuori uso
il timone di coda e quelli di immersione, e poi al cannone sul ponte. Infine,
decide di speronare l'U-Boot.
Note sulla pellicola
e relativa produzione La sceneggiatura è differente dalla trama
del romanzo, scritto da Denys RAYNER. Nel romanzo
la nave è inglese e non americana ma, soprattutto, il rapporto di odio fra i
due comandanti e il finale sono totalmente differenti tra film e libro. RAYNER mette in risalto le due differenti
posizioni ideologiche e contestualmente il finale assume toni estremamente
drammatici, non come nel film dove il regista e lo sceneggiatore abbozzano
una sorta di lieto fine, se non legato allo scontro armato, sul piano umano e
morale. Il personaggio del comandante MURRELL vive
la guerra come una doppia missione, vendicare la morte della moglie avvenuta
a causa di un affondamento nemico mentre era su una nave per trasporto civili
e sconfiggere il male insito nel Nazismo. “Perché
è entrato nella Marina Militare? La nave su cui ero fu tagliata in due da un
siluro, ho voluto essere quello che sparava, per cambiare… Questa non è la
mia guerra privata, io sto facendo quello che devo fare, come quel comandante
tedesco che sta giù. È un lavoro che non mi piace e forse nemmeno a lui”. Von STOLBERG assume l’ingrato compito
del guerriero che umanamente rifiuterebbe guerra, al pari di MURRELL, ma che
in nome della sua patria si trasforma in un freddo e spietato comandante quasi
una macchina di morte priva di qualsiasi sentimento anche quando i propri
figli son morti combattendo. “Ho
insegnato ai miei figli ad essere dei bravi soldati: patria, dovere, cieca
obbedienza. Ora uno è in fondo all’oceano e quest’altro è un mucchio di ceneri
in un aereo bruciato. Sono contento, è così che devono morire i soldati:
giovani ed entusiasti. Io ho vissuto troppo”. Il film nel complesso è interessante e ricco
di effetti speciali (valsero l’Oscar a Walter ROSSI nel 1958) che,
allora, erano tutti analogici e in parte realizzati utilizzando modelli in scala. Non del tutto di secondo piano il numero di
ambientazioni presenti, ovviamente la ricostruzione di ognuna è parziale e
condizionata dai mezzi tecnici di allora. In riferimento alle uniformi indossate, per
quelle americane si tratta in parte di materiale molto simile a quello in uso
durante la Seconda Guerra Mondiale mentre, per quello tedesco, appaiono poco
credibili le polo bianche indossate da sottufficiali. Ancora meno credibile
la camicia indossata da von STOLBERG, adatta più a un pomeriggio assolato
passeggiando lungo la CROISETTE di CANNES. Per quanto riguarda il cacciatorpediniere USS
HAYNES (DE-181) era in realtà il cacciatorpediniere USS WHITEHURST varato nel
1943 e rimasto operativo fino al 1971 quando, ormai in disarmo, fu utilizzato
come bersaglio durante delle esercitazioni navali. La pellicola fu girata nell'Oceano Pacifico
vicino a OAHU, nelle isole HAWAII. Molte delle comparse che nel film
costituiscono l’equipaggio, della USS HAYNES erano marinai effettivi del USS
WHITEHURST. La nave principale della classe di scorta
dei cacciatorpediniere USS BUCKLEY, durante il conflitto speronò realmente un
U-Boot affondandolo il 6 maggio 1944; come nel film, furono catturati diversi
membri dell'equipaggio tedesco. Il sommergibile tedesco, del film, è una
ricostruzione in scala, non fu certo utilizzato un vero U-Boot di Classe VII… «Non
possiamo abolire la guerra, è qualcosa che è in noi». Immagini, nomi di prodotti, marchi, sono:
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