Una delle parti del modello che
richiede una rivoluzionaria elaborazione è l’avantreno.
Nella foto di sinistra, potete vedere i
bracci dell’avantreno nella loro versione originale. Sono ottenuti da
plastica stampata la cui qualità, e resistenza meccanica, sono strettamente
condizionate dagli impatti frontali e laterali a cui si sottopone il
modello mentre è lanciato in corsa. Per capirci: utilizzando il motore
elettrico di serie, SPORT TUNED, i danni possibili sono abbastanza
contenuti vista la bassa velocità raggiungibile e l’energia cinetica
impressa al modello.
Utilizzando motori più potenti, i danni
conseguenti all’impatto contro un cordolo di cemento di una pista sono
critici. Nel mio caso ho avuto la piegatura dei bracci superiori.
Altro limite dei bracci di serie è
l’impossibilità di avere le regolazioni di camber, caster
e durezza delle sospensioni tramite molle.
Il disegno a destra, tratto dalle
istruzioni della scatola di montaggio, mostra bene i limiti di tali bracci inferiori
e superiori. Unica regolazione attuabile è la durezza/morbidezza delle
sospensioni sostituendo le due molle.
Si può modificare tale sistema di
avantreno realizzandone uno in parte con i pezzi originali, i bracci
inferiori e le molle, e una parte con accessori di altri modelli di auto
radio comandate.
I bracci superiori devono essere
sostituiti con dei tiranti e relativo attacco per il perno della ruota,
prodotti dalla giapponese TRG con codice TRG5123 (acquistabili su www.rcmart.com). Sotto il kit e le parti
da me utilizzate. Gli uniball compresi sono
troppo grossi per essere montati nella modalità da me progettata.
Al posto degli uniball
di TRG ho utilizzato un set in genere montato sui modelli di WLTOYS in
scala 1:18. Sono acquistabili online su quasi tutti i canali di vendita
(EBAY, AMAZON, BANGOOD, ALIEXPRESS). Il costo è contenuto e la qualità di
buon livello.
I perni che trattengono il mozzo della
ruota sono delle semplici viti in acciaio con relativo dado dotato di
blocco del filetto (quelli che non si
svitano per vibrazione perché dotati di un anello superiore frena filetto
in teflon).
Sempre in merito a queste viti, ho
levigato completamente la parte di filettatura che passa attraverso il foro
del braccio inferiore; senza questa operazione la filettatura farebbe
attrito nel foro e non permetterebbe la compressione della molla.
Dalla foto, con il dettaglio della ruota,
purtroppo non si vede ma al punto “C” è posizionata la molla della
sospensione.
Tramite una placca di alluminio (il fondello di un vecchio alimentatore
elettrico) ho realizzato la piastra di supporto su cui ho forato nei 4
punti in cui ho fissato gli uniball e i 4 fori
per il fissaggio al telaio.
La crociera di plastica superiore, di
serie nel modello, l’ho leggermente limata alla base dei due attacchi che
appoggiano sulla piastra di alluminio, questo per garantire che i due uniball del camber fossero perfettamente liberi di
basculare.
Infine, dai bracci superiori originali ho
tagliato via le due colonnine di fine corsa del braccio dello sterzo e le
ho montate nella loro sede originale dei bracci inferiori. Anche questa è
un’operazione fondamentale da eseguire se no si rischia che, prendendo un
colpo durante una sterzata, la ruota si blocchi e non ritorni in asse al
senso di marcia.
Si tratta di una trasformazione che ho
eseguito con ripetuti tentativi prima di arrivare ad avere la giusta
configurazione e funzionamento dei bracci superiori.
Con
l’elaborazione dell’avantreno, si possono eseguire le seguenti regolazioni:
A =
Camber, inclinazione della verticale della ruota rispetto al piano di
appoggio. Se non si è dotati di set per la misura del camber, vi è un
metodo semplice per capire se le ruote hanno la medesima angolazione:
passate entrambe le ruote con del gesso o della farina, fate girare il
modello su una superficie ruvida e dopo poco controllate se la parte rimanente
sporca di gesso è uguale in entrambe le ruote.
B = Caster, inclinazione del mozzo sempre rispetto al piano
di appoggio. Qui la misura può essere fatta usando una riga o un calibro e
verificando che vi sia la medesima altezza del braccio rispetto al piano di
appoggio.
C =
regolazione compressione molla e corsa dell’ammortizzatore. Stringendo il
dado inferiore si riduce la corsa dell’ammortizzazione e si aumenta la
durezza della molla.
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