NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2009-2010

Trompette 14eme Regiment Dragons - Battaglia di Abukir, 25 Luglio 1799

Modellismo

Pittura e grafica

Cinefoto

Genova per Noi

Galleria napoleonica

Documentazione napoleonica

E' il 1799, é già trascorso ormai un anno dall'invasione dell'Alto Egitto da parte del Console Bonaparte e della spedizione militare-scientifica al suo seguito.
Le cose non stanno andando per il meglio. Pochi risultati significativi, sia sul piano militare sia su quello coloniale. Perché Napoleone concepiva l'intera spedizione come una vera e propria espansione del futuro impero francese, ovvero del suo futuro impero.
L'anno precedente L'ammiraglio Orazio Nelson ha colpito la spedizione nel suo sistema di trasporti navali, affondando gran parte della flotta francese. La Turchia dichiara guerra alla Francia. Poi la rivolta del Cairo nel novembre dello stesso anno.
Il 1799 inizia con l'invasione della Siria, guidata dallo stesso Console. Le cose vanno male e si rivela una campagna con un prezzo umano e di mezzi esorbitante.
Il 14 giugno, il Primo Console, organizza in gran segreto un piano per il suo ritiro in Francia. A giochi fatti e con il Direttorio che preme per il rientro delle truppe al fine di difendere i confini francesi da un possibile attacco austriaco, Napoleone non ritiene più motivata la sua presenza in territorio egiziano.
Nel frattempo i Turchi, con l'aiuto della Marina inglese, sbarcano in forze ad Abukir.
L'evento richiede però ancora la sua presenza per organizzare una concreta difesa nella baia che l'anno prima fu teatro di una cocente sconfitta navale.
Il 25 luglio si svolge la battaglia che consacrerà, e allo  stesso tempo concluderà, la Spedizione d'Oriente.

Il 12 luglio la Squadra navale inglese, comandata da Sir William SIDNEY SMITH, supporta lo sbarco nella baia di Abukir il Corpo d'invasione turco costituito da 18.000 uomini. Questi, nei giorni successivi, si uniranno al contingente di Mamelucchi comandati da Murad BEY.
Napoleone incarica il Generale Gioacchino MURAT di costituire un'avanguardia impiegando la sua Brigata di cavalleria; la brigata era composta dal 7° Ussari, dal 3° e 14° Reggimento Dragoni a cavallo.
Oltre al generale MURAT, in campo era operativo il Generale DESTAING con una brigata di 3.000 uomini.
La mattina del 25 luglio si aggregarono anche il Generale LANUSSE (2.400 uomini e 6 cannoni) e il Generale LANNES (2.700 uomini e 5 cannoni).
I Turchi si sentono forti, non solo per il numero di uomini e cannoni ma anche per essere in posizione di favore e di essersi attestati nel villaggio di Abukir (con tanto di forte, protetto da diversi cannoni). Inoltre le due alture e la baia sono in mano alle forze anglo-turche. La situazione appare critica per l'occhio francese.
LANUSSE e DESTAING si piazzano sul lato sinistro (fronte alle due alture) mentre LANNES verso il lato destro (villaggio e forte di Abukir). E MURAT? Decise all'ultimo (pare non sia solo leggenda) di attaccare centralmente a mo' di cuneo contro la prima linea dei Turchi.
Il piano riesce e disorienta l'avversario, i cui soldati scappano verso il mare e in direzione del villaggio. La tempestività di MURAT, nel caricare nuovamente, consente ai Francesi di sbaragliare la prima linea turca e di portare lo scontro sulla loro seconda linea. Questi rispondono a colpi di cannone contro la fanteria francese che non forza la linea di attacco in modo sufficiente. Attimo di incertezza francese che i Turchi interpretano come un cedere il campo. E invece l'artiglieria di Napoleone apre il fuoco sul fianco sinistro mentre, al centro, ecco ritornare alla carica MURAT. Quest'ultima carica si rivelerà micidiale: gli Ussari del bel generale arrivano fino all'accampamento del Pascià Said MUSTAFA'. I suoi giannizzeri sembrano incapaci di qualsiasi difesa, la battaglia è un groviglio umano dove ferocia e violenza tingono di sangue la spiaggia della baia.
Infuria (ed è il caso di sottolinearlo) una battaglia cruenta, e nel frattempo MURAT vive un momento epico: si scaglia contro su Said MUSTAFA' "intimandogli" la resa (il problema delle diverse lingue pare non essersi paventato, almeno secondo lo stesso Chandler, nda) ma il feroce turco per tutta risposta impugna una pistola e punta dritto al generale avversario. La reazione del francese non si fa attendere e con un fendente di sciabola lo disarma amputandogli due dita della mano. Il pascià venne catturato e portato via da due ussari del 7° Reggimento.
La battaglia continuerà con l'assedio del forte, i cui superstiti si arrenderanno solo il 2 di agosto.

In quella epica, quanto drammatica, battaglia morirono 12.000 Turchi contro solo 150 Francesi.
Nel marzo del 1800 saranno gli Inglesi a sconfiggere, per mano di Moore, i francesi. Per l'ultima volta la storia della Spedizione d'Oriente si svolgerà tragicamente nella Baia di Abukir.

"La vittoria, che sarà ricordata come un giorno di gloria della Repubblica, si deve principalmente al Generale MURAT. Vi chiedo di conferire a questo comandante il grado di generale di divisione. La sua brigata di cavalleria ha fatto l'impossibile".
Rapporto scritto di Napoleone inviato al Direttorio subito dopo la battaglia.
 

 

 
 
 

 

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