NISE, Non Ita Semper Erit "work-shop" 2009-2025: Mappa del sito, le news di Maggio
2025 |
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Lunedì
19 maggio Dopo
un primo quadrimestre dedicato ai modelli di auto sportive in scala 1/43, ritorno
con il proporre figurini e busti storici. Vorrei iniziare con questo busto in scala
200 mm (resina) prodotto diversi anni fa da Verlinden
Production. Si tratta di un soldato zuavo che combatté tra le fila del 114°
Reggimento volontari della Pennsylvania (1862 – 1865) Nell’insieme è ancora
un buon pezzo, nonostante siano passati più di vent’anni dalla sua uscita.
Unico difetto che ho riscontrato riguarda il viso, in particolare una non
ottimale riuscita della parte sottostante gli zigomi. Ma se trascuriamo ciò, lo ritengo un pezzo
non difficile da dipingere e alla portata di pittori meno abili. Qui, l’uso
dei colori acrilici, l’ha fatta da padrone ma, ancora una volta, i colori a
olio hanno dato il loro contributo per alcune sfumature del viso. Sono quindi soddisfatto del risultato
finale, indipendentemente da eventuali inestetici punti del viso. L’aver coniugato
tecniche nuove con altre passate, e qui stiamo parlando di colore acrilici e
colori ad olio, è sempre una fonte di grandi soddisfazioni e sprono a non
smettere ancora e per molto tempo di realizzare modelli. Mercoledì
30 aprile Qualche
volta forse può succedere, anche più volte in un tempo breve e guarda caso
nei periodi di festività, di doversi fermare per poter elaborare qualcosa che
piace ma che poi sia fattibile. Quel fermarsi può richiederci proprio di non
fare nulla. Riflettere, stare fermi. E nella modellistica questa fase è
importante, aiuta. Non è un momento di fermo in senso più fisico, in realtà è
forse il momento in cui si può creare qualcosa che avrà vita (modellistica)
nel tempo. Il rischio, altrimenti, è quello di fare,
poi fare e rifare qualcosa che già il giorno dopo ci saremo scordati. In
parole povere, ogni tanto fare meno rende di più. Per
tornare all’inizio della pagina… Venerdì
25 aprile Nel
riorganizzare il mio laboratorio, ho dovuto inevitabilmente mettere mani alla
quantità di modelli che ho acquistato in quasi cinquant’anni di modellistica.
Nel dettaglio, ho riscontrato quante Abarth, della collezione Hachette, ho
accumulato in oltre dieci anni e mi sono ripromesso di dare vita a questi
die-cast che hanno tutto il potenziale per diventare versioni interessanti
per la mia personale raccolta. Dopo la presentazione della FIAT ABARTH 1000
Bialbero. Cronoscalata Bologna - Passo della Raticosa
(1963), ecco un altro modello sempre Hachette: la FIAT ABARTH 1000 TC che
corse alla 4 Ore di Monza del 1966.Un pezzo non difficile da realizzare e con
un’aggiunta di una spesa, oltre a quella del modello, davvero esigua. Per quanto riguarda i figurini storici, ho
diversi progetti in fase di studio, sicuramente da maggio riprenderò con
soggetti della Guerra Civile Americana, accantonando temporaneamente (con una
punta di dispiacere) i modelli 1/43 dedicati ad ABARTH. Per
tornare all’inizio della pagina… Lunedì
31 marzo Esistono diversi modelli die-cast 1/43
prodotti quasi venti anni fa, eppure sono ancora attuali e si possono
reperire (con un po' di pazienza) a cifre contenute. Oltre al costo base, la
loro elaborazione non richiede accessori costosi e una parte del
miglioramento dipende solo dalla volontà, dalla bravura e dal tempo che il
modellista vi dedicherà. Nate senza troppe ambizioni, queste repliche hanno
invece meritato un posto d’onore tra quelle che saranno sempre considerate
repliche da intenditore. Per
tornare all’inizio della pagina… Lunedì
24 marzo Se potessi rivivere nel 1954, la mia
giovinezza, e avessi tanti ma tanti soldini… ecco! Una Lancia D24 me la sarei
proprio comprata! Era bella, andava e tutto sommato non era facile a
scassarsi dopo un paio di dossi. Eppure se la sono un po' dimenticata quasi
tutti. Un vero (stupido) peccato, a cui occorre porvi rimedio. E allora la racconto di nuovo dopo averla
raccontata nel 2013, era
la versione preparata per la Mille Miglia. Le belle auto non vanno dimenticate, MAI! Per
tornare all’inizio della pagina… Lunedì
17 marzo Il Gruppo Centauria
ha pubblicato, tra il 2023 e quest’anno, una collezione di modelli dedicati
esclusivamente alle Porsche da competizione. Una collezione molto
interessante che mancava tra le varie per marche specifiche (Abarth,
Lancia...) e per tipologia di corse (Le Mans, Mille Miglia, Rally…). Alcuni modelli sono di provenienza Spark e
altri di marche meno note o di prodotti nati quasi esclusivamente per la
vendita in edicole e rivendite di riviste. Siccome alcuni di questi modelli sono
provenienti dalla precedente produzione di Quartzo,
ho colto l’occasione per ripescare una vecchia Porsche 935 Kremer (originale Quartzo) al fine di utilizzarla come banco di
sperimentazione per poi apportare ai modelli di Centauria
migliorie di vario genere. Un viaggio a ritroso, perché si torna indietro di
quasi vent’anni in scala 1/43. Per
tornare all’inizio della pagina… Venerdì
28 febbraio Non smetto di essere attratto dalle FIAT
ABARTH 0T siano esse le 1.300 come le 1.600 e le 2.000 di cui Vi propongo una
versione rally che non è facile trovare negli annuali del mondo del rally
europeo. La carenza di foto e documentazione,
riguardante questa OT 2000, mi ha portato a fare delle supposizioni sulla
carrozzeria montata e su altre parti del veicolo ma queste lacune non credo
incidano più di tanto. Realizzare un’auto in scala 1/43 è più una
rappresentazione che una mera replica pur se dettagliata fino
all’esasperazione. Quello che conta, alla fine, è l’emozione
che il modello offre e non la sua semplice natura di replica. Per
tornare all’inizio della pagina… Come promesso, per la fine del mese presento
un modello che viene da molto lontano. Si tratta di una Jaguar D-Type che corse, con piloti non ufficiali, l’edizione
delle 24 Ore di Le Mans del 1957 classificandosi terza assoluta. Dalla mia collezione, Vi offro un breve
viaggio nel tempo modellistico ritornando al 1990 con questa versione
prodotta dalla famosa e storica azienda italiana BRUMM. Sono trascorsi 35 anni eppure, con i dovuti
limiti, il modellino conserva tutta la sua bellezza e le alterazioni dovute
al passare degli anni non sono praticamente presenti. Martedì
25 febbraio Mi scuso se in questo mese del nuovo anno Vi
ho proposto all’ultimo una nuova realizzazione di auto in scala 1/43. Una
Lancia Delta S4 molto particolare… Gennaio l’ho trascorso a completare la
ristrutturazione del mio spazio laboratorio e il montaggio di una nuova teca
di grandi dimensioni per poter dare, finalmente, una giusta collocazione ai
figurini storici e creare nuovi spazi, ma in una precedente teca, per i
modelli di auto. Alla fine però qualcosa, in un laboratorio improvvisato in
un angusto spazio domestico temporaneo, sono riuscito a realizzare e se non
ci saranno problemi di impegni vari, entro fine mese prometto la
presentazione di un modello molto particolare sempre in scala 1/43 però
dedicato al mondo dei rally. Man at
work, ma ne valeva la pena. Per
tornare all’inizio della pagina… Domenica
26 gennaio Anno nuovo, avventure nuove ma riprendendo
l’arte dei modelli di auto in scala 1/43. Torno a viaggiare per il mondo, più
precisamente in Messico per una delle gare più epiche nella storia
dell’automobilismo agonistico: la Carrera Panamericana. Sono del parere che
sia stata una manifestazione molto bella, affascinante per le auto e i piloti
che vi hanno partecipato per le poche edizioni dal 1950 al 1954. Purtroppo, questo tipo di competizioni erano
davvero pericolose sia per i piloti sia per gli spettatori, visto che la
distanza di gara superava i tremila chilometri e lungo strade che non
garantivano assolutamente la sicurezza minima richiesta. Questo modello die-cast è stato da elaborato
utilizzando metodi e strumenti di un tempo che fu. Il passato modellistico
era fatto di pochi prodotti dedicati, qualche colore, colle generiche e poi
tanta inventiva per realizzare modelli che richiedevano ore di lavoro e di
attesa affinché colle e smalti avessero modo di asciugare. Mondi e tempi lontani dove era tutto da
inventare, a volte da realizzare con le cose più disparate e con una
spensieratezza che il tempo di oggi, alle volte, ci sottrae costringendoci ad
avere tanta fretta, Sempre più fretta. Per
tornare all’inizio della pagina… Martedì
21gennaio Il 29 dicembre scorso, nell’editoriale
dedicato a un busto di un sergente americano dei carristi della Sesta
Divisione, avevo intrapreso una
disquisizione sulla colorazione dell’incarnato e in particolare quella dei
busti. Riprendo il filo del discorso tramite un
secondo busto. Questa volta niente Seconda Guerra Mondiale ma un soggetto
relativo al Primo impero francese sotto Napoleone Bonaparte. Oltre alle foto di rito, a un accenno
storico al soggetto e alla sua uniforme, questa volta ho dedicato una parte
dell’articolo alla mia personalità modalità di dipingere gli incarnati e le
logiche che attuo per fare ciò. Non sono contrario a set di colori per
realizzare i visi, tutorial video di ogni genere e sorta. Questi elementi
possono essere di supporto ma non essere la finalità, ossia il copiare senza
dare un’anima al proprio lavoro. Lungi da me l’idea di fare polemiche sterili
ma la Modellistica, grazie a Dio, ha margini di interpretazione e per suo
principio dovrebbe esprimersi con la creatività e non con regole e standard
omologanti. Vi invito a leggere le note alle singole
foto, di modo che Vi possa essere indicativo quanto sopra da me riportato.
Uscire da regole di omologazione così che il proprio lavoro non diventi un
ripetersi meccanico e piatto ma essere, soggetto dopo soggetto, di stimolo a
tenere accesa la fiamma della passione per un’arte che tanto può dare sia a
chi la realizza sia a chi la ammira. Per
tornare all’inizio della pagina… Giovedì
2 gennaio Buon Anno a chiunque stia leggendo questo
editoriale di inizio 2025. Oltre agli auguri, mi permetto di invitarvi
a seguire il sito che, per questo nuovo anno, si propone di presentare nuovi
e vecchi lavori sia per quanto riguarda i figurini e i busti storici sia i
modelli di auto da competizione in scala 1/43. Quindi, già durante queste
festività, mi sono messo a lavorare sia di pennello sia di tastiera per
continuare ad offrire modelli, recensioni di film, informazioni e curiosità
modellistiche e storiche. Non dimenticate poi che vi è anche la pagina
FACEBOOK dove altro materiale pubblico con una certa continuità. Per concludere il 2024, ho prodotto un video
catalogo dei lavori realizzati e di alcuni del passato ma che hanno
affettivamente un grande valore. Auguri ancora e sempre insieme, questo
conta. Grazie Per
tornare all’inizio della pagina… Domenica
29 dicembre Siamo a fine anno e sono doverosi gli auguri
per il 2025, ringraziandovi per essere stati attenti visitatori del sito e di
aver condiviso con me la Vostra passione modellistica. Concludiamo con un
ultimo busto, un sergente carrista americano operativo in Europa e realizzato
in scala 120mm. Per il 2025, spero di poter sempre garantire
soggetti interessanti e di arricchire le singole schede con informazioni sia
storiche sia uniformologiche che tornino utili per i Vostri elaborati. Auguri a Voi, siate felici e speriamo che il
2025 sia decisamente migliore di un 2024 che, ahimè, non è stato certo uno
degli anni migliori nella breve storia del nostro pianeta e per molti di noi. Speriamo quindi che per una
volta tanto “Non Ita Semper Erit”. Per
tornare all’inizio della pagina… Immagini, nomi di prodotti,
marchi, sono: tutelati dai rispettivi copyright se registrati o non scaduti,
fanno riferimento e solo ai loro legittimi proprietari. |
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Speciale
Guerra Civile Americana 1861 - 1865 (scala 50 mm Sezione Modellismo) |
Confederate States Army: Van Dorn Reserve, 11th Mississipi
Regiment (1861) |
Esercito Confederato, caporale di cavalleria - Confederate Army, Corporal Cavalry 8th Texas Cavalry Regiment
(Terry's Texas Rangers |
US Regular Union infantryman,
American Civil War 1861-1865. Uniforme da combattimento |
Esercito dell’Unione, Tenente di fanteria a cavallo - Union Army, mounted infantry Lieutenant.
Battaglia di Chickamauga, 1863 |
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Speciale
FIAT ABARTH OT 1300 e 2000 (Sezione Modellismo) |
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FIAT ABARTH OT 1300 Clemente AVVENTURIERI Primo di classe e nono
assoluto TRIESTE - OPICINA, 1966 |
FIAT ABARTH OT 1300. Piloti Enzo
BUZZETTI – Giuseppe VIRGIGLIO. 50a TARGA FLORIO 1966,
ritirati al 3° giro |
FIAT ABARTH OT 1300. Piloti Mauro NESTI/Toine HEZEMANS/Ernst FURTMAYR. Gran Premio del Mugello (ITALIA), 1967 |
FIAT
ABARTH 0T 2000, Rally Costa Brava 1971. Equipaggio Manuel Juncosa/Manuel
Salsas. Secondo
assoluto. |
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