NISE "work-shop" 2009 – 2024 “Gli eroi del
Pacifico - Back to Bataan” (1945) Film, 1945 Gennaio 2024 |
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La trama Il film inizia con un commando di Rangers
dell'esercito americano che, nel 1945, libera prigionieri soldati americani
dal campo di prigionia giapponese di Cabanatuan. Ma il regista, dopo poco, fa un salto
indietro nel tempo, al 1942. Il generale MacArthur lotta per resistere a
Bataan contro i Giapponesi, resa che nella storia reale si verificherà con un
seguito di violenze inaudite da parte dei Giapponesi sia nei confronti dei
militari Alleati sia verso la popolazione filippina. Al colonnello Joseph Madden (John Wayne) e
ai suoi ufficiali è ordinato di abbandonare Bataan e di organizzare una
guerriglia con il supporto della popolazione locale e impiegando, come figura
emblematica di ribellione filippina, il capitano Andrés Bonifacio (Anthony
Quinn). Bonifacio, però, è in un momento “tragico”
della sua vita sentimentale: la sua amata è una cantante locale famosa, Dalisay Delgado (Fely Franquelli). Delgado parrebbe fare comunella con i
Giapponesi, questo ovviamente provoca in Bonifacio un crollo emotivo non da
poco (Eh! Si sa che l’amore uccide avvelena più del cianuro). Solo dopo,
colpo di scena, scoprirà che la bella amante in realtà, con i messaggi
propagandistici pro Giappone, trasmetteva informazioni utili agli Alleati che
resistevano nelle isole filippine. Madden, per intanto, si dà un gran da fare
per combattere i nipponici invasori e, insieme ai guerriglieri locali, inizia
la sua prima missione che consiste nel far saltare un deposito di benzina
giapponese e far fuori le fila dei soldati a guardia del deposito. Proprio durante uno di questi scontri,
Madden e i suoi uomini si imbattono nella Marcia della Morte di Bataan (fatto
reale) e si rendono conto che gli Alleati a Bataan si sono arresi. I Giapponesi
dilagano per tutte le Filippine cercando di accattivarsi la popolazione
locale. Passano i mesi dove i due protagonisti,
Madden e Bonifacio, sono impegnati spasmodicamente nel sabotaggio e nella
guerriglia. Nell'ottobre 1944, Bonifacio e il suo gruppo
si recano a Leyte, dove circolano voci sull'imminente invasione americana per
liberare le Filippine. Dopo essere arrivato su una spiaggia proprio a Leyte,
Bonifacio si riunisce con Madden che è arrivato con un sottomarino insieme al
tenente comandante Waite (Lawrence Tierney), un ufficiale della marina
statunitense. Waite incarica Bonifacio e Madden della missione di prendere e
tenere un piccolo villaggio per impedire ai rinforzi giapponesi di respingere
l'imminente sbarco delle forze americane previsto nelle successive 24 ore. Riusciranno i nostri eroi, e i loro fedelissimi
uomini, a bloccare i Giapponesi fino all’arrivo dei inforzi americani?
Produzione e
curiosità sul film La disfatta di Bataan (aprile 1942) ebbe importanza
decisiva per l'esito finale dell'intera campagna delle Filippine del
1941-1942 e fu una vittoria cruciale per il Giappone; dopo poco più di un
mese la fortezza di Corregidor (sede del quartier generale del generale Douglas
MacArthur) cedette le armi e il generale Wainwright firmò la resa totale di
tutte le truppe americano-filippine ancora in azione nell'intero arcipelago. La Marcia della Morte fu uno dei momenti più
spietati e crudeli dell’intero conflitto mondiale. Dopo la resa della fortezza di Corregidor, i
Giapponesi avevano intenzione di concentrare circa 80.000 prigionieri nella
zona di San Fernando, nel cuore delle Filippine. Non essendovi ferrovia o
altri mezzi per far spostare i prigionieri, i Giapponesi diedero atto a una
crudele marcia forzata dove assenza di riposo, cibo, acqua e medicinali,
causò la morte di migliaia di prigionieri. Degli 11.976 soldati americani e
66.304 filippini presenti a Bataan, al momento della resa, si stima che nella
marcia ne morirono rispettivamente 650 americani e tra i 5 e 10.000 regolari
filippini (Fonte Wikipedia). Secondo Paying Homage to a Special Group of Veterans, Survivors of Bataan
and Corregidor, nei campi di prigionia giapponesi, della Seconda
Guerra Mondiale, il tasso di morte fu 30 volte superiore quello dei campi di
prigionia (per militari Alleati) tedeschi. La moglie di Ben Barzman,
Norma, ricordava che Wayne era amichevole con suo marito nonostante Barzman avesse espresso opinioni fortemente comuniste.
Wayne a volte lo abbracciava e lo chiamava un "dannato comunista",
al che Barzman appellava Wayne scherzosamente
"fascista". Wayne aveva anche creato un rapporto
amichevole con il regista Edward Dmytryk, di cui
esaltava e ammirava il talento come regista. L'attore era sinceramente
perplesso sul motivo per cui Dmytryk, che era ben
pagato e godeva dei frutti della democrazia americana, avesse tanta simpatia
per il comunismo; di tanto in tanto Wayne scherzosamente gli chiedeva:
"Ehi Eddie, ma perché ce l'hai con l'America?" Durante le riprese, Dmytryk
e Barzman scoprirono che Wayne si rifiutava di
avere una controfigura. Idem il giovane e talentuoso Quinn. Prima di cimentarsi in scene pericolose,
Wayne era però solito farsi coraggio con un whisky “tonificante”. In
un’occasione di queste, disse a Barzman prima del
ciak: "Farai meglio a essere dannatamente sicuro che tutto funzioni e
che non scopriremo che queste scene sono un qualcosa che hai sognato nella
tua testolina come regalo d'addio". Il film in originale fu girato in
bianco e nero e solo successivamente fu colorizzato con dei risultati
alquanto discutibili. In alcune scene, John Wayne si ritrova con i capelli
castano scuri mentre Anthony Quinn in alcune scene risultava avere una
carnagione più da pellerossa che da abitante delle Filippine.
Uniformi e
armamenti Le uniformi indossate dagli attori erano
effettivamente quelle di produzione del ’45. Si trattava di diverso materiale
ormai in dismissione da parte delle forze americane presenti nelle Filippine. Sulle uniformi giapponesi, non ho
sufficiente conoscenza per affermare quanto fossero delle repliche fedeli se
non dei residuati sottratti ai prigionieri a fine conflitto. Alcuni dei mezzi corazzati giapponesi erano
dei residuati americani con delle sommarie insegne nipponiche. «Non
c’è dubbio che chi combatte ha il completo aiuto e simpatia del popolo». Maj. Hasko Immagini, nomi di prodotti, marchi, sono:
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