NISE "work-shop" 2009 – 2021

 

“Spiaggia Rossa – Beach Red”

Film, 1967

Aprile 2021

 

Altri soggetti correlati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Galleria 2° Conflitto mondiale

 

Documentazione 2° Conflitto mondiale

 

 

 

 

La locandina italiana del film (Copyright Unite Artist)

“Spiaggia Rossa – Beach Red”, 1967

 

Regia di Cornel Wilde

Sceneggiatura di Cornel Wilde, Clint Johnston e Don Peters

Prodotto da Cornel Wilde per la Theodora Productions Inc.

Fotografia di Cecil R. Cooney

Montaggio di Frank P. Keller

Musiche di Les Baxter

 

Durata 105 minuti

Pellicola a colori

 

Interpreti principali:

 

Cornel Wilde: capitano MacDonald

Rip Torn – sergente Honeywell

Burr DeBenning: soldato Egan

Patrick Wolfe: Cliff

Dale Ishimoto: capitano Tanaka

 

 

La trama

 La storia racconta di un ipotetico sbarco di fanteria, e Marine americani, su un’isola del Pacifico presidiata da una nutrita guarnigione giapponese.

 A comandare un plotone, di Marine americani, vi è il capitano MACDONALD con l’aiuto dell’esperto sergente HONEYWELL.

 Sbarcati dagli HIGGINS, e sottoposti a un fuoco serrato di sbarramento, i Marine riescono a superare le spiagge e a trovare rifugio all’interno dell’isola.

 Da qui il lento avanzare per conquistare l’isola infestata dai Giapponesi, questi si sono abilmente infiltrati nella jungla costruendo bunker e rifugi di ogni genere.

 Alcuni uomini del capitano MACDONALD, EGAN e CLIFF in particolare, andando in avanscoperta scopriranno il piano dell’astuto comandante TANAKA: accerchiare i Marine trasvestendo i suoi soldati con elmetti e uniformi americane.

 

 

 

 

Produzione e curiosità sul film

 La pellicola fu girata nelle FILIPPINE ed ebbe un ridotto supporto da parte dell’Esercito americano, la ragione di ciò era legata al fatto che era in pieno svolgimento la guerra in VIETNAM. Questo comportò un sensibile aumento di budget per poter riprodurre le scene con la presenza di centinaia di comparse ed effetti scenici che simulassero un vero sbarco sotto il fuoco nemico.

 

 La trama non si basa su uno o più fatti realmente accaduti. La sequenza dei Giapponesi, vestiti con uniformi marine, prende spunto dal libro di Peter BOWMAN, “Beach Red: A Novel” (Random House, 1945)., che menziona i Giapponesi che indossano elmetti americani per infiltrarsi nelle linee americane. Non si sono mai registrate azioni di tale genere, tuttavia vi fu un contrattacco giapponese su larga scala il 7 luglio del 1944 a SAIPAN, reso vano dalle truppe dell'esercito americano che però subì pesanti perdite.

 

 Il film inizia con una scena di sbarco, intramezzata da filmati originali che erano stati realizzati dall’esercito americano durante la guerra nel Pacifico.

 Questi filmati versavano in non buone condizioni; per poterli inserire nel film e riversare da 16 mm a 35 mm, la produzione si fece carico delle spese di riedizione e restauro.

 L’intera sequenza di apertura dura oltre 30 minuti e sarà, in parte, riproposta da Steven SPIELBERG nella pellicola “Salvate il soldato RYAN”.

 Le uniformi utilizzate, così come gran parte dell’equipaggiamento, era posteriore al periodo bellico rappresentato; persino i carri armati sono post Seconda Guerra Mondiale. Ciò che era fedele come riproduzione erano gli elmetti con il telo mimetico e le armi utilizzate (fucili BAR, M1 e GARAND).

 Altre parti del film, come l’avanzare all’interno dell’isola e gli scontri con le forze nemiche, furono di ispirazione per il regista Terence MALIK per il film “La sottile linea rossa”.

 A sua volta, però, il regista di “Spiaggia rossa” prende spunto da altre pellicole di guerra. È il caso della scena che vede il soldato CLIFF e un soldato giapponese scambiarsi l’acqua di uno con le sigarette dell’altro. Questa scena la ritroviamo nel film del 1930 intitolato “Tutto tranquillo sul fronte occidentale” diretto da Paul BÄUMER.

 

 Il film era una esplicita denuncia alla vanità e alla inutilità della guerra in VIETNAM, elementi disgreganti della natura pacifica delle persone e capaci solo di annientare, oltre a vite umane, la dignità di un qualsiasi individuo.

 Ottenne un discreto successo sia di pubblico sia da parte della critica specializzata. Buone le recensioni tra cui quella del NEW YORK TIMES che giudicò il film come "un ammirevole film di guerra che dice un po’ e suggerisce ancora di più, grazie a Cornel Wilde”. Ancora più positiva la recensione di VARIETY “… in contrasto a molti film dichiaratamente contro la guerra, Spiaggia rossa è indiscutibilmente sincero nel suo messaggio che la guerra è un inferno”.

 Prodotto in pieno periodo bellico, era in corso la guerra in VIETNAM e nel periodo in cui le forze militari americane registrarono un alto numero di caduti sul campo, non sfugge a determinati elementi del cinema impegnato politicamente e socialmente di quegli anni (siamo alle porte del ’68 e delle contestazioni sociali in America) senza però perdere una connotazione di genere bellico.

 Successivo al film “La tua pelle o la mia – None but the brave” del 1965, Spiaggia rossa ha una trama migliore e nell’insieme anche la recitazione non cade in luoghi comuni e con dialoghi sopra le righe. Da notare che la pellicola, tolta la presenza di Cornel WILDE, non include attori famosi e le uniche presenze femminili sono relative ai flashback a cui i vari protagonisti sono spesso soggetti nel tentativo, disperato ma umano, di non perdere il contatto con una realtà trasfigurata dalla guerra.

 

 Due note finali. La moglie del capitano MACDONALD era interpretata da Jean WALLACE che era la moglie di Cornel WILDE. Il motivo musicale dei titoli di apertura fu scritto dal Il colonnello Antonino Ramirez BUENAVENTURA (artista di fama nazionale nelle FILIPPINE) e cantato dalla WALLACE.

 

 

 

 

 

 

 

 

«Questo è ciò per cui siamo qui. Per uccidere. Il resto è tutto schifo!».

Sergente Honeywell

 

 

Immagini, nomi di prodotti, marchi, sono: tutelati dai rispettivi copyright se registrati o non scaduti, fanno riferimento e solo ai loro legittimi proprietari.
Sono qui pubblicati a solo titolo d’informazione non costituendo profitto di sorta in tale contesto.

Policy privacy

 

Creative Commons License