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Colonnello
Rodolphe de MAY
Nato a Berna nel 1764 morì nel 1833 con il grado di brigadiere onorario.
Colonnello Frédéric THOMASSET
Nato a Orbe nel 1764 morì nel novembre del 1812 durante l'attraversata
della Beresina.
Maresciallo
Nicolas-Charles OUDINOT
Nato nel 1767 a Bar le Duc e morto a Parigi nel 1847, fu tra i
marescialli di Napoleone ad essere ferito il maggior numero di volte in
battaglia. L'imperatore non ebbe mai di lui una grande stima ed ebbe a
ricordarlo con la frase "Un brave homme, ma poca testa".
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Bibliofrafia
- Frederic POUVESLE, Tavole a colori relative ai battaglioni
svizzeri del Primo Impero.
- F.G. HOURTOULLE "L'epopee napoleonienne". Histoire & Collection
(1997).
- Carle VERNET, "Uniformi napoleoniche". Tavole a colori,
Bibliothéque de l'Image (2001).
- Riviste TRADITION e FIGURINES.
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I reggimenti di fanteria svizzera
Nel 1803 una convenzione militare, tra FRANCIA e la
Repubblica svizzera, stabilì la costituzione di quattro reggimenti.
I quattro reggimenti, costituiti da fanteria - granatieri -
artiglieria e altre specialità appiedati e ippotrainati, combatterono nei maggiori
teatri di guerra napoleonici. Furono reggimenti costituiti da ufficiali di grande capacità
e da soldati che si distinsero in combattimenti estremi nonostante appartenenti a un
corpo straniero.
Il 3° Reggimento nacque nel 1806. Alla fine del 1807 il 1°
Battaglione venne inviato in SPAGNA, il 2° a seguire nel 1808. Le
cose non andarono per il meglio e il 1° Batt. venne catturato per
intero a BAILEN.
Nel 1812, sotto l'armata comandata dal Maresciallo OUDINOT,
il battaglione partecipò alla campagna di RUSSIA.
Il comando del reggimento all'inizio venne assegnato prima al Colonnello
Rodolphe de MAY, nel 1806, il
quale venne catturato nella battaglia di BAILEN. Rimase prigioniero
degli Inglesi fino al 1814. Il comando venne assegnato
successivamente al Colonnello Frédéric THOMASSET, che lo comandò nella campagna di RUSSIA.
Il figurino e la colorazione
La base é METAL MODELES e tutto quello necessario alla
trasformazione, tranne la
parte di arredo della scena (scovolo cannone, pistola e sciabola).
Il montaggio é stato molto semplice, solo un po' di attenzione per
la posizione delle braccia e l'allineamento per la sciabola.
La colorazione l'ho completata tutta ad acrilico, tolto l'uso di
colore ad olio per rendere più profonda la parte incisa e in
rilievo.
Nell'insieme mi ero posto l'obiettivo di ottenere una colorazione
che ricordasse lo stile cromatico tipico delle stampe inglesi del
19° secolo.
Non era mia intenzione, quindi, dare una percezione di
verosimiglianza alla realtà: uniforme invecchiata, impolverata e via
discorrendo. Mi sono ispirato ai figurini dipinti dagli artisti inglesi a cavallo degli anni 70 e 80. Il loro stile era pulito e
delicato, privo di eccessi pittorici come sfumature, weathering e
drybrush, giusto per dare un'idea.
Pur utilizzando gli acrilici, ho cercato
di fare passaggi molto sottili e sfumati in modo progressivo e mai
repentino. Ho quindi lavorato sempre con 2 preparazioni parallele,
con un punto di chiaro tra le due. Ogni volta che esageravo nella
sfumatura più chiara, la ricoprivo con una tonalità più bassa. Al
termine, le parti in rilievo e incavate, le ho lievemente scurite
con colori ad olio.
Le parti in metallo le ho dipinte con una miscela oro puro oppure
metallo acciaio alle quali aggiungevo marrone/giallo/bianco per la
prima e nero/celeste/bianco per la seconda.
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