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NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2012
FERRARI 375 PLUS, TEAM
FERRARI Equipaggio
José Froilàn
GONZALEZ e Maurice TRINTIGNANT, 1° assoluto.
LE MANS 24 ORE, 1974. Elaborazione modello di serie, scala 1/43.
Luglio 2012
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Modellismo |
Pittura e grafica |
Il motore
12 cilindri a V,
cilindrata complessiva di 4954 cc, 330 cv a 6000 g/m. La vettura
pesava a secco 1030 kg.
Tre ufficiali alla
24 Ore di Le Mans
La Scuderia Ferrari mise in gara tre vetture 375 Plus. Gli altri due
equipaggi erano Maglioli/Marzotto e Manzon/Rosier. Questi due
equipaggi si dovettero ritirare per noie e guasti al cambio.
Sfortunata alla
Mille Miglia
Vincitrice in molte gare mondiali, non ebbe la possibilità di
imporsi alla classica italiana.
La gobba come un
cammello
La vettura si
differenziava fondamentalmente per il cofano posteriore, era stato
cambiato per alloggiare un serbatoio con maggiore capacità.
Umberto, fratello
maggiore di Claudio
La famiglia Maglioli vanta un passato glorioso nel mondo delle
corse. Umberto fu tra i principali protagonisti del curriculum
sportivo della 375 Plus.
Suo fratello minore, Claudio, é stato uno dei più importanti
collaudatori e preparatori di auto come le Fulvia e le Stratos.
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Bella e vincente, quasi
sempre
Anche se prodotta in
scala ridotta, questa FERRARI resta un esempio di eleganza,
sportività e potenza che va oltre il foreground mediatico di ogni
tempo.
Prodotta in serie per la collezione del quotidiano sportivo "La
Gazzetta dello Sport", il modello é in generale di buona fattura,
qualche dettaglio é stato ovviamente dimensionato e realizzato per
esigenze produttive ma nel complesso la riproduzione é
sufficientemente aderente al modello reale.
Unico dettaglio che proprio stona sono i cerchi, realizzati in
plastica a bagno cromatico. E' stato sufficiente sostituirli con un
treno di quelli fotoincisi a cui però sono state montate le gomme di
serie del modello in quanto che hanno la spalla maggiore rispetto a
quelle fornite con i cerchi fotoincisi.
Altra sostituzione apportata é stata quella del volante, sempre
fotoinciso. Il resto dell'elaborazione ha riguardato la sostituzione
del blocco cambio (quello di fabbrica é in plastica con una
iniezione grossolana e spessa), la colorazione dei sedili, dello
specchietto retrovisore esterno e la finitura di tutte le prese
d'aria e le altre parti in depressione. Per queste ultime, come
quelle relative alle portiere e ai cofani, invece di un rosso scuro
o del classico nero é preferibile usare una mina a grafite tenera
che poi si fissa tramite del trasparente semilucido.
"Le Ferrari sono sempre
emozionanti, nuove, teatrali, ma poi diventano classiche. Non è poco”.
R. Lauren
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