NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2009 - 2013 FIAT
ABARTH 131 RALLY (Versione concessionari) - 1976 |
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La
sorella minore Turismo Internazionale I
colori della vittoria Altri soggetti correlati |
La
versione che venne omologata nel 1976 Immagini, nomi di prodotti, marchi, sono: tutelati
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Quattrocento colpi Sono quattrocento
colpi al cuore di chi ha amato la STRATOS. Ma loro,
le FIAT ABARTH 131 Rally, quegli sguardi rabbiosi forse non se li meritavano.
Una mattina del 1976, quando i quattrocento modelli furono raggruppati in un
piazzale per l’omologazione della vettura nel Gruppo 4
dei rally, finiva la storia della STRATOS ma iniziava quella della sua
sorella minore: la 131.. Una
creatura nata da un prodotto di serie quindi come risposta agonistica allo
strapotere di STRATOS che di serie non aveva proprio nulla. La
versione commerciale fu distribuita tramite i concessionari ufficiali. La
versione arancione è quella più ricordata e forse la più utilizzata nelle
foto promozionali e pubblicitarie di allora. Molte di quelle quattrocento
vetture, probabilmente, si ritrovarono presto in qualche officina per essere
ulteriormente elaborate, per poi iniziare la carriera agonistica di tanti
giovani piloti italiani. Alcune di loro finirono la loro carriera tra
incidenti e rottamazioni frettolose, altre continuarono a correre nei trofei
slalom e cronoscalate (le gare in
salita, per capirci). Alcuni modelli, poi, furono impiegati per
usi di promozione; persino come auto dei giudici di gara durante il GIRO D’ITALIA
ciclistico del 1977. Questa particolare versione è descritta nel numero di
marzo del 2011 della rivista GRACE, un numero quasi
interamente dedicato alla FIAT 131 “Orgoglio italiano”. Nei miei trascorsi modellistici ho
realizzato diverse 131 rally, per cui volevo elaborare una variante che
riproducesse la tre volumi in una diversa specialità agonistica. Prendendo spunto dalle gare dove corrono
modelli storici, ho immaginato una versione per gare a cronometro. La base di TROFEU è perfetta nella versione
“orange” senza sponsorizzazioni di sorta.
Verificando foto dell’epoca ho cercato quindi di replicare la versione dei
concessionari ufficiali. Eternamente il modello ha una verniciatura
ottima. Mi è stata sufficiente una lucidatura a secco con un panno per la
pulizia delle lenti. Partendo dal davanti della vettura vi illustro l’elaborazione. La
fanaleria anteriore è quella originale TROFEU; non
sarebbe corretta in quanto che, nel 76, i quattro fari avevano lo stesso
diametro ma ho immaginato che il proprietario avesse in seguito sostituito la
fanaleria originale magari dopo un piccolo crash in gara. Quella del modello
l’ho resa più lucida con una vernice trasparente a smalto. I fendinebbia li
ho sostituiti con due “tappi” bianchi perché, nelle gare a tempo in genere,
queste luci supplementari non hanno molto senso. Ma per non lasciare due
buchi non molto estetici, ho preso i fanali e li ho ridipinti di bianco dopo
averli lisciati a dovere con carta smeriglia da 600
e da 1200. Le
luci di posizione riprodotte erano rettangolari ed erano quelle della prima
serie di 131 (quelle con lo sponsor
OLIO FIAT, blu e giallo), questo tipo di faretto fu montato sui 400
esemplari per l’omologazione. Ho aggiunto sul lato destro il gancio di
recupero (dipinto in giallo, tanto per
dare vivacità al muso). Completano il tutto le frecce laterali
tonde, in realtà dovevano essere rettangolari ma non disponevo di qualcosa
capace di replicare il pezzo originale. In questi casi preferisco aggiungere
un dettaglio meno fedele ma di maggior qualità
estetica che non, a tutti i costi, applicare dettagli mediocri. I
cerchi sono delle produzioni, di cui ho perso traccia, con il frontale
fotoinciso. Se ci fate caso, sono molto simili a quelli usati negli anni 70,
con il solo difetto che la “mia riproduzione” è a cinque dadi mentre i mozzi
FIAT erano a quattro (…incredibile! Mi faccio le pulci da solo!). Gli
scarichi li ho realizzati con l’immancabile tubetto di alluminio. Il
pianale non l’ho elaborato poiché non ero riuscito a recuperare
documentazione in merito. Il
cofano l’ho arricchito di tre ganci di chiusura, realizzati con filo
elettrico in color metallo. Ho
aggiunto lo stacco dell’alimentazione sulla destra del parabrezza, con
relativa decal triangolare riproducente la saetta. Immancabili due tergicristalli fotoincisi
che, se non ricordo male, erano di produzione RACING43; quelli originali
erano sempre fotoincisi ma troppo piccoli quindi sicuramente fuori scala. Gli
specchietti retrovisori esterni sono quelli originali ma dipinti in nero
opaco. Infine le decal con sponsorizzazione del marchio
FIAT e di PIRELLI. L’elaborazione degli interni è molto
semplice ma di effetto. Ho
lasciato il solo sedile del pilota, aggiungendovi le cinture di sicurezza
realizzate con del nastro adesivo telato. Una variante, quella del nastro
telato, che poi ho abbandonato a favore della carta dipinta perché
quest’ultima rimane più facile da incurvare ed è più sottile rimanendo quindi
più consona alla scala del modello. Gli interni
li ho arricchiti con un estintore dal lato del passeggero, collegato però con
il comando di attivazione posto sul cruscotto. Il
rollbar è quello originale a cui, però, ho
sostituito alcune parti perché la plastica, probabilmente in fase di
montaggio, era rimasta incurvata. Per
ragioni puramente di luce in fase di scatto, le foto qui mostrate tendono all’arancione
vivo. In realtà il colore del modello è più vicino al rosso originale che
FIAT utilizzava per le sue vetture. |
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