NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2009 - 2014

SS Oberscharfuehrer Franz STAUDEGGER. 2° Plotone, 13a Compagnia Panzer, 1.SS Panzer Division LEIBSTANDARTE SS ADOLF HITLER

OPERAZIONE “TOTALISE”, agosto 1944

Elaborazione componenti DRAGON, scala 50mm, prima parte

Settembre 2014.

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La meglio gioventù

 Franz STAUDEGGER (1923 – 1991) è stato il primo membro della 1a Divisione SS LEIBSTANDARTE SS ADOLF HITLER, con il grado di Unterscharführer (sergente) e capo carro di un Tigre 1, a essere decorato con la Croce di Cavaliere.

 Il 7 luglio 1943 STAUDEGGER ingaggiò un attacco solitario contro un gruppo di circa cinquanta T-34 sovietici intorno a PSYOLKNEE, nel settore meridionale della Battaglia di KURSK.

 STAUDEGGER distrusse ventidue carri armati sovietici, mentre il resto si ritirò. Per tale azione fu insignito dell’alta onorificenza “Ritterkreuz des Eisernen Kreuzes”.

 La notizia ebbe un tale clamore, in GERMANIA, da portarlo alle cronache nazionali come l’eroe tedesco, e nazista, per eccellenza.

 Lo stesso Führer volle conoscerlo personalmente, durante l’incontro l’Unterscharführer fece un resoconto dettagliato della battaglia tra i tank tedeschi e quelli nemici. Come premio aggiuntivo, oltre alla decorazione militare, gli venne fatto omaggio persino di un’automobile.

 STAUDEGGER, dopo la sua militanza sul fronte orientale, continuò la guerra nel 101. SS Panzer Battalion partecipando, nel 1944, alla battaglia di NORMANDIA, sotto il comando di Michael WITTMANN, e infine partecipò Battaglia delle ARDENNE sotto il comando dell’Obersturmbannführer Joachim PEIPER.

 Terminata la guerra, lavorò nelle ferrovie e come agente di vendita di assicurazioni.

 Pur se abile conduttore dei carri armati TIGRE I e TIGRE II, non ricevette molte decorazioni ma fu considerato uno dei grandi dei mezzi corazzati tedeschi: Ritterkreuz des Eisernen Kreuzes, Eisernes Kreuz K2, Eisernes Kreuz K1, Winterschlacht Im Osten.

 

 

Franz STAUDEGGER immortalato dopo avere ricevuto la Croce di Cavaliere nel 1943, a lato il simbolo della Divisione LEIBSTANDARTE SS ADOLF HITLER (Fonte WIKIPEDIA/BUNDESARCHIVE)

 

 Con questo articolo affronterò due argomenti distinti: la realizzazione di un carrista utilizzando materiale DRAGON e la colorazione con mimetismo definito a “foglie o fronde di quercia”. Nella prima parte tratterò la realizzazione del soggetto e l’ambientazione in cui l’ho collocato. Nella seconda tratterò esclusivamente la parte di colorazione della mimetica.

 

Realizzazione del figurino

 Il soggetto è l’insieme di diverse parti DRAGON. Il busto proviene dal kit n.6111, le gambe dal kit n.6574, le mani sono NEMROD e la testa di HORNET. Indossa la classica uniforme a due pezzi dei carristi, (per i dettagli dell’uniforme vedere il soggetto a questo link.

 Il busto l’ho ripulito degli spallacci e delle spalline. Ho rifinito il colletto e predisposto il foro per aggiungervi la testa di HORNET.

 Le gambe le ho modificate all’altezza del giro vita per poterlo far coincidere con il busto.

 

Il figurino in fase di elaborazione; a destra un figurino simile, di ALPINE MINIATURES, ideale per ispirarsi quando si elaborano le pieghe del panneggio.

 

 Le pieghe della giacca e del pantalone hanno bisogno di essere rifinite nel panneggio. Io modifico l’uniforme tramite l’uso di lime semi circolari e stondate, poi le carteggio per rendere morbide e armonizzate con le altre.

 In genere cerco di riprodurre le pieghe presenti nelle foto che ritraggono quel dato. Se non possiedo foto pertinenti, cerco un altro figurino che possa ispirarmi per le modifiche necessarie.

 Le gambe avevano degli scarponcini con lacci, purtroppo la qualità della stampata non era buona e allora ne ho realizzato una versione con stivaletti. In questo caso con un bisturi affilato ho eliminato il rilievo delle stringhe.

 Le spalline le ho realizzate con Plasticard e filo elettrico, quest’ultimo ideale per realizzare il filetto rosa che indicava l’appartenenza ai corpi corazzati.

 I bottoni della giacca e delle spalline sono in piombo punzonato.

 La fondina della pistola è sempre di DRAGON.

 Alcuni dettagli importanti riguardanti i pantaloni. Iniziando dalle patte delle tasche anteriori, le ho ripulite con un bisturi per aumentare il rilievo rispetto al pantalone. Con una punta da incisioni, ho aumentato il rilievo lungo la cerniera anteriore. Sul posteriore, con Plasticard, ho costruito le patte delle tasche posteriori. Infine, in fondo ai gambali, ho aggiunto le cordelline per stringere i gambali stessi attorno allo stivaletto.

 A montaggio finito, in genere, stendo una stuccatura molto leggera che mi consente di evidenziare le parti che richiedono di essere ritoccate. Essendo solo un velo, questa stuccatura si rimuove facilmente e richiede solo un lavaggio con acqua a fine lavoro. Dopo di che si può eseguire la stuccatura finale con un primer molto fine (sconsiglio quelli per grandi superfici perché troppo ruvidi e facili a colare se dati su piccole superfici).

 

 

L’uso della foto digitale aiuta a trovare errori che magari, in diretta, si tende a non vedere. Le foto sopra sono quelle che realizzo e poi uso per segnarmi dove apportare le correzioni alla scultura.

 

Realizzazione dell’ambientazione

 La base ha una superficie di 35 x 35 mm. L’ho coperta di DAS, per realizzare il terreno, a cui ho aggiunto un piccolo palo di legno e della vegetazione fotoincisa e naturale.

 Fissato il palo, e lasciato essiccare bene il DAS, ho praticato dei fori per poi fissare il fogliame fotoinciso.

 Ho incollato erba sintetica, tenendo degli stuzzicadenti conficcati nei fori in cui avrei poi fissato la vegetazione. Dipinta l’erba e opacizzata con pigmento color terra, ho dato forma al fogliame fotoinciso, l’ho stuccato abbondantemente prima di colorarlo.

 Colorato con acrilici, il fogliame l’ho rinforzato con una patina di acrilico trasparente opaco (maneggiarlo, affilato com’è, si rischia li togliere il colore).

 Una volta incollato con gel cianoacrilico alla base, ho fissato la vegetazione naturale la quale poi va dipinta con colore a olio e anch’essa rinforzata con trasparente acrilico.

 Tocco finale è la collocazione di fiori naturali in alcuni punti, fissati con colla vinilica e ritoccati con acrilico bianco.

 

Seconda parte, per continuare…

 

 

Bibliografia:

Paul CARRELL “SIE KOMMEN!”, BUR (1998)

Antony BEEVOR “D-DAY, LA BATTAGLIA CHE SALVO’ L’EUROPA”, RIZZOLI (2010).

Gordon A. HARRISON “UNITED STATES ARMY IN WORLD WAR II, EUROPEAN THEATER OF OPERATION: CROSS-CHANNEL ATTAK” (1951).

Andrew Mollo "Uniforms of the SS, VOL.6", Windrow & Green - 1992.
Andrew Mollo " Le Forze armate della Seconda guerra mondiale", Ist. G.De Agostini 1982.

Andrew Steven & Peter AMODIO “WAFFEN-SS, UNIFORMI ED EQUIPAGGIAMENTI”, ERMANNO ALBERTELLI EDITORE (1990).

Rivista periodica UNIFORMI & ARMI, Giugno1990.

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