NISE, Federico Cavann@ in Genova
"work-shop" 2009 - 2014 Sturmführer 12. SS-Panzer-Division "Hitlerjugend". BATTAGLIA DI CAEN (NORMANDIA), GIUGNO 1944 Elaborazione componenti
DRAGON, scala 50mm Febbraio 2014. |
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Note bibliografiche: Oltre
alle pagine di WIKIPEDIA, giuste per poter
approcciare la Battaglia di NORMANDIA, sicuramente il libro di Paul CARRELL
“SIE KOMMEN!” dettaglia quanto avvenne nella prima settimana dopo lo sbarco
alleato. A livello di ordine di battaglia il testo italiano non è una attenta e corretta traduzione. Consigliabili altri
volumi tra cui quelli scritti da Max HASTINGS, James LUCAS, Enzo BIAGI e Antony BEEVOR (per
la narrazione storica ma non documentaristica). A
livello uniformologico, in genere sono già un’ottima fonte
le pubblicazioni OSPREY. Per documentazione più tecnica vi sono le
pubblicazioni scritte da Andrew MOLLO “UNIFORMS OF THE SS” (in particolare il Volume 6). Immagini, nomi di prodotti, marchi, sono:
tutelati dai rispettivi copyright se registrati o non scaduti, fanno
riferimento e solo ai loro legittimi proprietari. |
La
divisione HITLERJUGEND entra nella battaglia, NORMANDIA 1944 Quando, il sei giugno 1944, avvenne lo
sbarco degli Alleati in NORMANDIA, le truppe corazzate tedesche non erano
dislocate in prossimità delle coste del nord della
FRANCIA. Questo comportò un sensibile ritardo nella
risposta difensiva tedesca. In
particolare la 12.SS Panzer Division
“HITLERJUGEND” fu dislocata da Von GEYR, comandante dei gruppi carri armati
Ovest, dalla prima posizione entro un raggio di 20 km (in località LISIEUX) a 50 km di distanza dalla costa. Alle
prime luci del sei giugno la divisione corazzata, comandata dallo SS-Brigaderführer Kurt MEYER che insieme alle altre unità
corazzate di riserva, la Divisione PANZER LEHR del generale Fritz BAYERLEIN e
la 1.SS-Panzer-Division "Leibstandarte
SS Adolf Hitler” comandata dal SS-Brigadeführer
Theodor WISCH, si preparò per muoversi in direzione della costa. Ma nessun ordine fu diramato. Solo il giorno successivo,
dopo un continuo fiume di ordini e contrordini, la divisone di Kurt MEYER si
spostò in direzione di CAEN per andare anche in soccorso alla 21 Panzer Divion. La
battaglia a CAEN si risolse con una forte controffensiva tedesca che riuscì a
fermare l’avanzata delle truppe corazzate inglesi e canadesi. Da ricordare che MEYER poté guidare un’efficace risposta grazie
alla presenza di gruppi corazzati costituiti da semoventi e cannoni. Quando si parla, o si scrive, della
Battaglia di NORMANDIA troppo spesso si citano i reggimenti di carri armati (vedi l’asso degli assi, il comandante di
carro Michael WITTMANN) ma poche volte si ricorda
che la difesa, dell’interno della regione francese, fu garantita grazie ai
gruppi semoventi. Il
figurino qui presentato rende onore agli equipaggi di queste unità, ed è
l’ennesima dimostrazione che le parti DRAGON sono quanto mai adatte per
creare un soggetto unico e personalizzabile nel suo insieme. Per
la realizzazione di quest’ufficiale, ho utilizzato gambe e tronco partendo
dal kit DML6574 (German Warriors 1940 –
1941). Le braccia sono sempre di DRAGON ma di un altro set. Testa
WOLF/HORNET, mani ALPINE, fotoincisioni ABER e poi accessori di varie marche. Nell’ambientazione ho incluso due proiettili
che sono di produzione ACADEMY. Nella foto sotto ho indicato le parti DRAGON
utilizzate. In
fase di montaggio ho modificato subito le gambe, accentuando il
disallineamento dei due piedi e curvando verso l’esterno quello destro.
Quest’operazione l’ho compiuta scaldando la gamba destra tramite dell’acqua
molto calda. Con questo espediente il polistirene si è ammorbidito e con le
mani (e molta delicatezza) ho
ruotato il piede di pochi gradi sufficienti, però, a cambiare la postura. Ho
unito gamba sinistra e destra, stuccando poi la fessura che si forma tra le
due parti. Il
tronco l’ho ripulito della cinghia che avrebbe dovuto tenere la Machine Pistol MP40 e corretto
la parte della giacca che avrebbe dovuto alloggiare il
porta caricatori (tramite una semplice
stuccatura realizzata con TAMIYA PUTTY), inoltre ho limitato la base del
tronco per diminuire l’angolo di piegamento in avanti. Le
braccia non coincidevano con il torso, rimaneva una fessura che ho corretto
sempre con il TAMIYA PUTTY. Terminato il montaggio di queste parti, ho
iniziato la fase di rimodellazione delle pieghe, in particolare quelle dei
pantaloni erano troppe. A mio personale avviso il figurino ne aveva troppe;
una moda degli ultimi tempi che è stata incentivata
da ALPINE e che di norma rischia di generare un effetto “jeans” a dei
pantaloni che nella realtà erano di cotone abbastanza grezzo per non
risentire (se non ben poco) del
continuo e prolungato uso. Questa resta, ripeto, un’opinione personale;
ritengo importante che sia anche il pennello a dare rilievo alle forme e non
la sola scultura. Oggi, invece, noto che sempre più produzioni tempestano le
divise con un mare di pieghe e pieghette che, se guardate bene le foto
dell’epoca, proprio non c’erano. Con troppe pieghe, e di dimensioni così
minute, spesso poi si ricorre all’aerografo e al tamponamento a pennello del
colore per creare le luci relative. La
colorazione è quella già illustrata per altri soggetti, quali l’ufficiale
della Div. PANZER LEHR e il sottufficiale della Div. HITLERJUGEND. Per
questo soggetto, però, ho cambiato il colore di base dell’uniforme. Invece del VERDE OLIVA BRUCIATO ho scelto
del FELDGRAU di personale produzione. Altro piccolo esperimento messo in atto è
stato l’impiego del colore “fluo” arancione
miscelato al feldgrau. I lavaggi con questa miscela li ho applicati dopo aver
dipinto le sfumature chiare di ogni singola piega. In precedenza ho già
eseguito i lavaggi sul colore base. Invertendo le fasi di lavoro ho notato
che il figurino resta meno soggetto a un effetto ruvido delle singole pieghe,
eliminando quell’inestetismo cromatico che io chiamo “effetto gesso”:
sfumature troppo ruvide e opache che appunto rilasciano
la sensazione che il figurino sia fatto di gesso. Per la giacca ho utilizzato un feldgrau
puro come base, a cui ho aggiunto del bianco puro
per le sfumature chiare; per le parti in depressione ho realizzato dei
passaggi con del feldgrau a cui ho aggiunto del marrone molto scuro e
dell’arancione fluorescente. Il
pantalone segue lo stesso metodo di colorazione solo che la base di partenza
è lo stesso feldgrau con l’aggiunta di marrone scuro. Il
colore olivastro che i due capi di abbigliamento acquisiscono è direttamente
proporzionale alla quantità di colore fluorescente aggiunto: tanto più ne
aggiungevo e tanto più l’uniforme tendeva al verde oliva. Quindi
ho dovuto rivedere le proporzioni per evitare che la base feldgrau tendesse a
scomparire per acquisire una colorazione più consona alla stessa uniforme ma
prodotta nel 1945. La
testa è una WOLF/HORNET, prodotta per un set di cinque pezzi. Io vi ho solo
aggiunto la pipa e rimodellato le orbite oculari
che, secondo me, erano fin troppo pronunciate. Comandanti di
truppe corazzate Waffen SS in Normandia nel 1944. Il
primo ufficiale a destra indossa la Panzerjacke in
colore feldgrau, (Bundesarchive,
Bild 101I-299-1805-03) Sottufficiali di
truppe corazzate dell’HEER con la divisa da carrista indossata anche dagli
equipaggi dei semoventi delle Wafffen SS. (Bundesarchiv, Bild 101I-721-0387-18A) La stessa scena da
una diversa angolazione. (Bundesarchiv, Bild
101I-721-0387-21A |
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