NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2009 - 2017

Major-General Robert Elliott "Roy" URQUHART CB DSO,1st AIRBORNE

Operazione “Market Garden”, Settembre 1944

Figurino in metallo prodotto da HORNET, scala 50mm

Giugno 2017

Roger Saunders

 E’ forse stato uno dei massimi esponenti inglesi, e mondiali, nel campo della scultura di figurini storici in scala 50 e 54 mm.

 Ha creato i marchi Hornet e Wolf che hanno permesso a migliaia come me di poter dipingere figurini esclusivamente dedicati alla seconda Guerra Mondiale.

 

 Cessata la produzione di figurini in resina, oggi sono quanto mai apprezzate le sue “teste”, fondamentali per il completamento sempre dei figurini della Seconda Guerra Mondiale.

 

 

 

Gli speciali di NISE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Altri soggetti correlati

 

 

 

 

 

 

Galleria 2° Conflitto mondiale

 

Documentazione 2°conflitto mondiale

 

 

 

Una foto scattata durante le riprese del film “Quell’ultimo ponte” del 1977 (Regia di Richard Attenborough). A sinistra Gene Hackman, nel ruolo del maggiore generale Stanisław Sosabowski, a destra Sean Connery nel ruolo del maggiore generale Roy Urquhart (www.imdb.com).

 

 

 

 

 

Immagini, nomi di prodotti, marchi, sono: tutelati dai rispettivi copyright se registrati o non scaduti, fanno riferimento e solo ai loro legittimi proprietari.
Sono qui pubblicati a solo titolo di informazione non costituendo profitto di sorta in tale contesto.

Avere come amico David Niven

 Robert Elliott "Roy" URQUHART nacque a Londra nel 1901, figlio di un dentista di origini scozzesi. I suoi studi militari iniziarono al ROYAL MILITARY COLLEGE, di SANDHURST.

 Nel 1920 era distaccato a MALTA con il suo battaglione, lì conobbe e legò la sua amicizia all’attore David NIVEN, che ha ricordato URQUHART nella sua autobiografia “La Luna è un palloncino”; l’attore inglese ebbe con lui sempre un forte legame e lo descrisse come "un serio soldato di grande fascino e calore".

 Dal 1941 iniziò la sua carriera militare e che avrà un lungo percorso lungo tutto il secondo conflitto mondiale.

 Combatté in INDIA, NORD AFRICA e ITALIA, sempre in reparti di fanteria.

 Nel settembre del 1944 partecipò all’Operazione “MARKET GARDEN”, alla testa della Prima divisione paracadutisti inglese.

 Il piano, comandato dal tenente generale BROWNING, come si sa finì in maniera quasi catastrofica e il povero URQUHART rimase chiuso nella Sacca di ARNHEM, con i suoi uomini, per nove giorni.

 Al suo rientro in INGHILTERRA, furibondo per aver visto gli uomini della sua divisione letteralmente fatti a pezzi, andò cercare BROWNING e lo prese letteralmente a cazzotti stendendolo a terra. Di questo episodio, ovviamente, BROWNING non ne fece menzione in alcun rapporto e l’unico testimone fu un ufficiale di URQUHART.

 Per il servizio reso nell’Operazione “MARKET GARDEN” fu insignito del DUTCH BRONZE LION.

 Combatté ancora in NORVEGIA e chiuse la sua carriera militare con il grado di Generale nel 1955.

 Da civile entrò nell’industria meccanica e divenne dirigente, manco di carriera non ne avesse fatta abbastanza sotto le armi!

 Sposato e con 4 figli, scrisse un libro dedicato alla battaglia di ARHNEM

Nel 1958 URQUHART pubblicò “Arnhem: Britain's Infamous Airborne Assault of World War II” (ISBN 0-9644704-3-8); le ragioni di tale pubblicazione furono fortemente personali al fine di fare luce su come fossero andati i fatti durante quei nove giorni di battaglia.

 Nel 1977 l’attore, anche lui scozzese, Sean CONNERY vestì i panni del nostro eroe nel film “Quell’ultimo ponte” e dove lo stesso URQUHART fece da consulente per la sceneggiatura e le ambientazioni.

 Un aneddoto legato al film lo ricorda lo stesso Generale. Egli rimase stupito dalla reazione impazzita quando disse ai suoi figli che il suo personaggio sarebbe stato interpretato dal BOND di sempre, cioè Sean CONNERY; egli non riusciva a capire cosa ci trovassero in lui di così tanto eccitante.

 Uomo semplice e diretto, si divertiva a vedere le facce delle persone appena si presentava come “generale”; tra le vittime di questo scherzo vi furono i mariti delle sue figlie.

 E proprio in merito a sua figlia ELSPETH, egli è ricordato per averle detto di non fidarsi degli uomini che acquistano le mezze bottiglie di vino, specie per il primo appuntamento.

 E’ morto nel 1988, certo di aver vissuto una vita quanto mai unica.

 

Il Generale Urquhart saluta i suoi ufficiali subalterni prima dell’inizio dell’Operazione “Market Garden” (Copyright sconosciuto).

 

 A livello storico, il Generale URQUHART ha ricevuto valutazioni quanto mai eterogenee ed spesso contrapposte.

 Gli storici inglesi del secolo scorso lo hanno spesso giudicato un comandante coraggioso quanto sfortunato, è il caso dello storico inglese Basil H. LIDDELL HART, mentre alcuni più contemporanei, come Max HASTINGS, lo liquidano come un comandante con scarsa preparazione.

 In particolare, proprio HASTINGS, giudica negativamente la figura di URQUHART, nel suo volume “ARMAGEDDON La Battaglia per la Germania 1944 – 1945 (2004)” citandolo solo in due pagine e con parole decisamente poco lusinghiere.

 Alcuni storici, infine, mantennero la linea della figura del soldato coraggioso ma non sufficientemente preparata ad azioni come comandante di fanteria aviotrasportata.

 Sin dal 1944 gli esperti militari, di ambo le parti, ritenevano non utili o comunque poco proficui i lanci di truppe di fanteria paracadutate dietro le linee nemiche. Le truppe aviotrasportate erano un corpo scelto che poteva prevedere poche centinaia di uomini, erano richiesti tempi di addestramento lunghi e costosi mentre il semplice uso di fanteria paracadutata prevedeva certo un numero più elevato di elementi ma troppa poca preparazione con conseguenti scarsi risultati militari.

 Nel primo caso, le truppe specializzate di allora non potevano quindi essere in un numero elevato di elementi e poi il loro equipaggiamento e armamento sarebbero stati insufficienti per affrontare un potenziale nemico già posizionato con postazioni di difesa fisse e comunque maggiormente armato.

 Nel caso invece di fanteria aviotrasportata, le perdite sarebbero state maggiori perché gli uomini non sarebbero mai stati sufficientemente addestrati ai lanci quanto dei veri paracadutisti, poco esperti ad atterrare nei punti stabiliti e di certo poco pratici nell’essere pronti al combattimento una volta liberati dei paracaduti e recuperate le armi che ovviamente finivano ovunque in quanto lanciate separatamente (durante il D-DAY le sacche da lancio americane contenenti le armi da fuoco, legate alle gambe dei soldati della 101a e della 82a AIRBORNE, si rivelarono disastrose sotto ogni punto di vista).

 

 

 Il figurino è opera di Roger SAUNDERS quando ancora produceva esclusivamente con il marchio HORNET e i suoi prodotti erano tutti realizzati in metallo bianco.

 Pur se sono passati non meno di vent’anni (e qualcosa di più…), questo prodotto merita ancora un bel po’ della nostra attenzione. Io lo avevo iniziato a dipingere ai miei primi albori modellistici, come soldatinaio parliamo del 1994, ma il risultato fu pessimo. Lasciato in un angolo della bacheca per tanto tempo, dopo tutti questi anni ho deciso di sverniciarlo e di dargli una nuova vita.

 Il figurino è lo stesso così come era prodotto allora e senza modifiche di sorta.

 Unica variazione è stata l’aggiunta della fondina dell’arma, questa l’avevo già montata in passato e quindi non ho potuta posizionarla a destra come sarebbe stato più corretto vedendo le foto del mio soggetto.

 Per il resto, un ottimo pezzo. Pur se con tanti anni sulla schiena, un bel tuffo nel passato dei figurini storici.

 

Il Generale Urquhart indossava un Battle Dress con evidenziati i distintivi delle truppe inglesi aviotrasportate e impiegate nell’Operazione “Market Garden”

(Copyright sconosciuto).

Questo sito

Mappa del sito

E-mail e contatti

Aiuti per navigare

Diritti d'autore e copyright

Per collaborare a NISE

A-F G-O P-Z

Creative Commons License