NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2015

FIAT STANGUELLINI FRECCIA D’ORO 1100, 1948

Piloti: Aldo TERIGI e Mario BERTI

Quarti assoluti e primi di categoria oltre 1100 cc, Mille Miglia 1948

Elaborazione modello STARLINE MODELS, scala 1/43

Febbraio 2015

 

MM 1948

 La gara fu vinta da una Ferrari 166 C coupé Allemano con l’equipaggio Biondetti/Navone.

 Altre due auto su base FIAT 1100 si classificarono negli altri due posti del podio.

 

La foto che smentisce

 Il modellino è stato criticato come replica poco fedele della Stanguellini che corse la Mille Miglia del ’48. Una delle poche foto della gara mostra invece che la casa tedesca Starline Models ha realizzato un’ottima replica, migliore dell’originale oggi conservato in un museo italiano di vetture d’epoca.

 

 

 

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Il futuro visto dall’Italia del 1948

 E’ un vero peccato che vetture italiane, di grande bellezza, siano portate alla ribalta, del mercato modellistico die-cast, da aziende straniere.

 STARLINE MODELS, azienda di punta e con base in GERMANIA, ha proposto la versione in scala di questo gioiello di carrozzeria e di aerodinamica con origini tutte italiane.

 

Una delle rare foto della vettura durante la MM del 1948

 

 Il modello è semplice ma con un’ottima verniciatura, un discreto interno e un’altrettanta discreta fedeltà di replica. Unico grosso difetto sono i cerchi di plastica che soffrono di una verniciatura che, a contatto con le nostre dita, acquisisce le nostre impronte digitali rovinandosi permanentemente.

 Purtroppo l’azienda tedesca non riesce ancora a risolvere questo problema, e non da poco, immettendo sul mercato cerchi che si rischiano di rovinare se non se ne conosce il tallone di Achille.

 Due le soluzioni per rimediare a ciò: la prima consiste nello sverniciare i cerchi sperando di riuscire a rimuovere e poi rimontare i copertoni; la seconda si basa semplicemente sul fare attenzione e non toccare mai questi e di trattarli con vernice trasparente acrilica, lucida, una volta che si termina l’elaborazione del modello.

 Io ho scelto la seconda possibilità e, credetemi, non è stato comunque semplice gestire l’elaborazione senza mettere le mie dita su di loro.

 A parte questo problema, il modellino si smonta bene e richiede poco lavoro per rifinirlo dignitosamente.

 

 Gran parte dell’elaborazione l’ho messa in atto negli interni. I sedili li ho carteggiati per eliminare i segni di stampa che, spesso mi capita di notare nei modelli di diverse collezioni, riducono la qualità del modello finito. Li ho poi ridipinti di un color cuoio molto rosso e sfumato lungo la parte esterna degli schienali e delle sedute. Il colore l’ho lievemente reso lucido con l’aggiunta di un medium appropriato.

 Il volante è quello proprio di STARLINE MODELS, semplicemente carteggiato e dipinto nuovamente.

 La leva del cambio e del freno a mano le ho rifinite e dipinte nuovamente. Ho aggiunto i pedali, ridipinto gli interni delle portiere e ricoperto con vernice trasparente la strumentazione del cruscotto.

 

 

 

 La griglia anteriore nasconde la replica dei due fari che erano montati sulla vettura. Purtroppo se questa griglia fosse stata in fotoincisione sarebbe stato il massimo, di modo che i due fari si sarebbero potuti vedere bene.

 Il faro supplementare è quello del modello, ho solo dipinto con tre mani di vernice trasparente sintetica la parabola al fine di darle massima lucentezza e simulare al meglio il fatto che fosse di vetro.

 Tappo benzina e targa sono sempre quelli dl modello e non hanno necessità nemmeno di essere smontati per ritocchi di sorta.

 Il terminale di scarico è quello originale, l’ho però rifinito tramite una punta di trapano e poi ho dipinto con del nero opaco l’interno.

 Con l’aiuto di un pennello triplo zero, ho evidenziato le profilature delle due portiere e del cofano anteriore.

 Per terminare la veloce elaborazione, ho lucidato la carrozzeria scaldandola prima con dell’aria calda. Questa operazione permette alla vernice di ammorbidirsi e di facilitare la lucidatura supportata con una crema specifica per carrozzerie (Vi consiglio di verificare che non sia abrasiva altrimenti si rischia di opacizzare la vernice e di rovinare i numeri di gara).

 Quando lucido una carrozzeria, utilizzo dei semplici guanti monouso di tipo sanitario che, preventivamente, lavo per eliminare tracce di lubrificanti presenti per facilitarne l’introduzione delle mani. I guanti permettono di non rovinare la lucidatura che con tanto scrupolo realizzo, non restano quindi impronte e possibili piccole righe causate da unghie e cute molto secca. Sconsiglio guanti di cotone dato che rilasciano pilucchi difficili poi da eliminare.

 

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