NISE, "work-shop" 2009 - 2018

OBERSCHAFUEHRER (Maresciallo)

SS-Panzer grenadier 2, SS "DAS REICH"

Battaglia NORMANDIA, agosto 1944

 

Elaborazione figurino di produzione, scala 50mm

Luglio 2018

 

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LA Divisione “DAS REICH” nel nord della Francia, agosto 1944

 Le truppe della DAS REICH furono dislocate vicino a Tolosa (FRANCIA) poco prima del 6 giugno 1944 (D-DAY).

 Era una divisione Waffen SS fornita di 2500 mezzi e quasi cento carri armati, quindi con una capacità d’impatto notevole per la controffensiva contro le truppe Angloamericane sbarcate a giugno.

 Quell’estate, per i Tedeschi, non fu facile raggiungere la NORMANDIA dato che i continui attacchi delle forze partigiane impedivano la rapida percorrenza verso il nord della FRANCIA.

 Per sfuggire ai continui agguati, la divisione si divise in tre gruppi i quali cercarono di raggiungere separatamente il nord e dare supporto alle truppe tedesche che già combattevano contro gli Angloamericani.

 Per la cronaca, comandava la divisione il Gruppenführer Hans Bernard LAMMERDING.

 

Il Gruppenführer Hans Bernard LAMMERDING, a destra, ripreso da un cinegiornale dell’epoca nel 1944.

 

Lammerding fotografato nei primi anni ’60 al tempo delle indagini in merito ai crimini di guerra commessi sotto il suo comando in Francia (Copyright sconosciuto).

 

 Ad Adolf DIEKMANN comandante del 1° battaglione DER FUHRER, fu assegnato il compito di portare più corazzati che gli fosse possibile sulla costa arrivando a TULLE. A BRIVE, un paese in prossimità dell’obiettivo di DIEKMAN, iniziò un macabro succedersi di esecuzioni di partigiani e civili.

 Il corpo di un partigiano francese, Maurice VERNIER, dopo la sua uccisione fu legato al cofano di un mezzo tedesco e quest’ultimo successivamente fatto transitare ripetutamente per le vie del piccolo paese; terrificante messaggio per tutta la popolazione come monito a non collaborare con le forze della resistenza locale.

 Nonostante ciò, i partigiani continuarono la loro opera di sabotaggio e informarono gli Alleati affinché bombardassero la linea ferroviaria sulla quale viaggiavano i mezzi corazzati destinati alla DAS REICH.

 Fu nella cittadina di ORADOUR SUR GLANE, il 10 giugno del ’44, che la divisione si macchiò, per mano dell’Untersturmführer Heinz BARTH, della morte di centinaia di civili; una spietata risposta alle pesanti perdite subite in seguito agli attacchi aerei e ai sabotaggi locali messi in atto dalla Resistenza.

 Con l’operazione “COBRA”, gli Alleati portarono un duro colpo alla DAS REICH che perse quasi tutti i carri armati. Solo il 14 agosto alla divisione delle Waffen SS sarà dato l’ordine di ritirarsi.

 Dopo la campagna di NORMANDIA, la divisione combatterà ancora sulla LINEA SIGFRIDO, nella battaglia del BELGIO e sarà decimata in UNGHERIA nel marzo del 1945.

 Nessuno dei responsabili, di quegli eccidi avvenuti in FRANCIA, ne rispose penalmente.

 Nei primi anni ’50 il processo a LAMMERDING e ad altri responsabili delle SS e della GESTAPO si risolse con una amnistia generale. Solo Heinz BARTH fu processato nel 1981 e condannato.

 Tra coloro che furono accusati ma non furono poi condannati vi era Elimar SCHNEIDER che ritroveremo protagonista tra i famosi scatti della Battaglia delle ARDENNE.

 Durante un’intervista televisiva, nel 1982, egli dichiarò di non aver avuto mai rimorsi, e di non provarne, per essersi arruolato nella DAS REICH e di aver in parte partecipato alle esecuzioni capitali ai partigiani e alla popolazione francese.

 

  

Elimar Schneider fotografato nei primi anni della guerra e, a destra, durante la Battaglia delle Ardenne (Copyright sconosciuti).

 

Il soggetto

 Dopo molti anni, ho utilizzato il secondo soggetto di una confezione prodotta da VERLINDEN negli anni ’90. Sono passati almeno vent’anni dal suo acquisto ma, nonostante ciò, resta una buona base per un soggetto con indosso una tarnjacken. Qualche piccola modifica e gli ho dato una nuova vita. Il sottufficiale, da me elaborato e rappresentato, potrebbe essere stato al comando di una colonna di mezzi corazzati da trasporto; per tale ragione il suo vestiario è un misto per fanteria e mezzi corazzati.

 Le gambe e le mani le ho sostituite. In particolare le mani sono in parte riscolpite (i pollici per la precisione) per poter permettere al soggetto di impugnare il binocolo in modo più naturale.

 Purtroppo, con quelle originali, sembrava che fosse tenuto solo con la punta delle dita…

 La mimetizzazione della tarnjacken (giacca mimetica) è del tipo “foglie di quercia” in versione estiva. Non facile da dipingere, specie se la scultura ha diverse pieghe in cui dover infilare la punta del pennello.

 I pantaloni erano i classici da carrista neri, opportunamente dettagliati.

 Il cappello è l’M43 (Einheitsfeldmütze) di colore nero utilizzato dai corpi corazzati, qui in una versione estremamente economica senza la profilatura bianca sopra la testa.

 

 Nel realizzare figurini storici da oltre quarant’anni, purtroppo, alle volte si elaborano con qualche difetto storico non da poco.

 E’ successo con questo figurino. Mea culpa.

 Qui a fianco, ho messo due foto del dettaglio del colletto della giubba di ordinanza con le relative mostrine.

 Appare chiaro che mi ero bellamente dimenticato di dipingere il profilo del colletto e che serviva a indicare il grado del sottufficiale.

 La morale è semplice: l’uniformologia è un’arte che richiede attenzione e tempo per i dettagli.

 La fretta, nel dipingere i figurini, così come la sicumera uniformologica, nel determinare questo o quel dettaglio, sono due difetti disdicevoli.

 

 

 

www.malgre-nous.eu

https://fr.wikipedia.org/wiki/Massacre_d%27Oradour-sur-Glane

 

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